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Negramaro, la rivoluzione è arrivata: "Essere inseparabili, ecco il nostro segreto"



Dal Salento a Nashville, tra la Puglia e il West, in un viaggio che non è mai finito e che a ogni tappa ne aggiunge un'altra: la strana favola dei Negramaro arriva al sesto atto con La rivoluzione sta arrivando, nuovo disco in uscita il 25 settembre, dodici canzoni per sei amici che ancora non riescono a organizzare una chat di gruppo su WhatsApp («Due di noi si rifiutano»), ma che da quindici anni sono inseparabili. «E questa è la nostra piccola grande rivoluzione», sorride il leader Giuliano Sangiorgi, «perché rimaniamo sei pazzi che continuano a suonare e a fare ciò che vogliono, con la stessa passione dei primi giorni, la stessa fame di gente che ama ciò che fa».


"Attenta", pubblicato il 7 agosto, è il secondo brano estratto da "La rivoluzione sta arrivando", l'album in uscita il 25 settembre. È una ballata scritta da Giuliano Sangiorgi, voce della band, che racconta di un bacio come fosse la scena di un thriller tra due amanti. Il video è del regista Piero Messina, in concorso al 72esimo Festival del Cinema di Venezia con il film "L'attesa", che vede tra i protagonisti anche Juliette Binoche.




Dieci anni fa - era il 2 marzo del 2005 - salivano per la prima volta sul palco di Sanremo, subito bocciati - nemmeno a dirlo - ma al primo passo di un'ascesa senza limiti che li portò a rimanere in classifica per quasi novanta settimane, vendere un milione di dischi, arrivare a suonare a San Siro, il tutto sempre alle loro condizioni, con poche concessioni a obblighi mainstream e televisione. «Una rivoluzione che è stata evoluzione, siamo cambiati, cresciuti, maturati, ci sono accadute anche cose brutte che ci hanno fatto crescere. Per questo disco siamo partiti da una masseria in Salento per finire su una highway di Nashville alla ricerca del suono che volevamo, un viaggio che ha fatto crescere l'album, strada dopo strada».

Dopo "Sei tu la mia città", uscito a sorpresa in aprile, e il nuovo singolo "Attenta", arrivato in radio il 7 agosto, i fan dei Negramaro sono in trepidante attesa del nuovo album, "La rivoluzione sta arrivando", che verrà pubblicato il 25 settembre prossimo. "Attenta" è una ballata scritta da Giuliano Sangiorgi, voce della band, e racconta di un bacio come fosse la scena di un thriller tra due amanti ("stai attenta che mi uccidi in questa stanza/ e un bacio non conosce l'innocenza"). È il bacio la scintilla che fa muovere i protagonisti della storia e la loro percezione, un leggero sfiorarsi delle labbra che non lascia nessuna via di fuga ai due innamorati che da quel momento non potranno più tornare indietro, è un segno indelebile, per sempre ("se tutto è bellissimo/ se è come un miracolo/ se anche il pavimento sembra /sabbia contro un cielo /che si innalza altissimo /intorno a noi è bellissimo). Il videoclip è diretto dal regista Piero Messina, in concorso al 72esimo Festival del Cinema di Venezia con il film "L'attesa", che vede tra i protagonisti anche Juliette Binoche. "La rivoluzione sta arrivando" nasce da una lunga esperienza internazionale che ha portato i Negramaro a viaggiare e registrare tra New York, Nashville, Londra, Madrid e la loro terra d'origine, la Puglia, fonte inesauribile d'ispirazione. A novembre la band tornerà sui palchi di tutta Italia con un tour nei palazzi dello sport.






L'idea in testa, poi riflessa in molti brani di La rivoluzione sta arrivando, era un suono à la Kings of Leon («Loro e gli Editors erano in cima alle nostre influenze»), per questo i Negramaro sono andati alla ricerca di uno dei responsabili di quel suono, Jacquire King, tre Grammy vinti e già all'opera su Come Around Sundown e Only by the Night dei Kings of Leon, nonché su The Weight of Your Love degli Editors. «E lui è riuscito a fare un lavoro incredibile, a rendere al meglio il nostro suono senza snaturare l'identità delle canzoni, è stato capace di trattenere l'energia live su disco. Perché la rivoluzione nel titolo? Perché viviamo in un'epoca segnata da 140 caratteri, piena di titoli e volevamo far riflettere, anche solo per un momento, sull'idea che la rivoluzione possa essere messa in atto ogni singolo giorno da ciascuno di noi. Non serve pensare in grande, le cose partono dal singolo, da quello che può fare. Rivoluzionari oggi? Il Papa, sicuramente, per quello che sta facendo, speriamo lo siano anche i governi d'Europa aprendo le porte ai profughi, a migliaia di persone che chiedono solo di vivere, non di vedere altri muri. Nel nostro piccolo a noi piacerebbe anche che fosse fatta una piccola rivoluzione contro il cinismo culturale devastante che ci sta infettando, la logica dell'odio, degli hater, che tutto e tutti fanno schifo, a prescindere. No, non è così».
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Un batterista e un bassista d’eccezione per Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: in una tenuta del Salento ha cantato in compagnia di Paul Simonon e Tony Allen, due degli ospiti internazionali del concertone finale della Notte della Taranta in programma sabato prossimo a Melpignano. I tre si esibiscono in una originalissima versione de “Lu rusciu de lu mare”, uno dei brani simbolo della tradizione musicale salentina. Sangiorgi sabato assisterà alla performance di Ligabue (che canterà in salentino “Beddha ci dormi”) dal backstage del concertone, dove ci saranno anche Serena Dandini, i fratelli Carlo ed Ennio Capasa, Domenico Procacci e Kasia Smutniak, Stefania Rocca, Oscar Prudente, Chiara Mastroianni, Fabio Novembre. Ma anche politici come il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.


Nei cinque anni passati da Casa 69 - l'ultimo disco di inediti che uscì nel 2010 - ai Negramaro sono successe molte cose e i segni del tempo sono tutti addosso, come ferite, gioie, rughe, dal dolore per la morte del padre di Giuliano nel 2013 a una folle notte d'agosto in Salento condivisa con l'ex bassista dei Clash, Paul Simonon, e Tony Allen, leggendario batterista di Fela Kuti. «Un momento incredibile, tutti insieme a cantare Lu rusciu de lu mare, una canzone popolare salentina, con i piedi ancorati alla tradizione e la testa nel futuro». La prossima tappa del viaggio? Mantova, il 4 novembre, primo concerto di un nuovo tour che si protrarrà fino a Natale, con già tre raddoppi di data vista la grande richiesta di biglietti - Bari, 21 e 22 novembre, Roma, 26 e 27 novembre e Milano, 14 e 15 dicembre - e sempre lo stesso entusiasmo incosciente e guascone di chi non sa esattamente cosa accadrà. «Per la disperazione del nostro fonico che si vede la scaletta cambiare sempre all'ultimo istante. Ma questo pizzico di follia è indispensabile per tenere i piedi i Negramaro, perché poi la realtà non deve occupare tutto, altrimenti si smette di sognare. E invece bisogna sempre lasciare all'arte l'arte del sogno».