MUSICA




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E se ci facessero pagare YouTube? Potrebbe succedere dal 2016

Tornano a circolare le voci di YouTube a pagamento: secondo quanto riportato un paio di giorni fa da theverge.com , la popolare piattaforma video (di proprietà di Google), si preparerebbe a presentare due servizi in abbonamento entro fine 2015 o inizio 2016.

Si tratterebbe, in pratica, dell’estensione della formula già applicata a YouTube Music Key (un servizio per lo streaming musicale in abbonamento che ha debuttato lo scorso novembre) e di un altro servizio al momento senza nome che farà pagare gli iscritti per alcuni contenuti: «In questo modo - secondo The Verge - YouTube sarebbe un mix di contenuti gratuiti, supportati dagli annunci pubblicitari e anche a pagamento con abbonamento».

La piattaforma di condivisione video, nata oltre 10 anni fa, vuole “monetizzare” la sua popolarità, cercando anche di contrastare un colosso come Facebook, che è di fatto diventato un concorrente: a gennaio il social network ha superato YouTube per numero di video visualizzati, grazie anche all’escamotage dell’autoplay, cioè la funzione per cui i video “partono” da soli.

Il concetto che dovrebbe seguire YouTube con i servizi a pagamento non si discosta molto da quello messo in campo da Apple Music e Spotify, ma anche da piattaforme come Sky e Mediaset Premium, che propongono “pacchetti” online di contenuti (sport, film, intrattenimento). Tutto questo in attesa del debutto di Netflix in Italia , previsto per ottobre.