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Banco del Mutuo Soccorso, malore per Vittorio Nocenzi, ricoverato


Sono gravi ma stazionarie le condizioni di salute di Vittorio Nocenzi, fondatore del Banco del Mutuo Soccorso, storico gruppo del rock progressive italiano, ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania per una emorragia cerebrale. Il tastierista laziale, in questi giorni a Pisciotta, piccolo comune della costa cilentana, dove da quasi trent'anni si reca in vacanza, aveva avuto un malore nella giornata di ieri e le sue condizioni erano apparse immediatamente critiche. E' stato subito posto in coma farmacologico per tentare di arrestare l'emorragia cerebrale; dopo la tac effettuata questo pomeriggio, i sanitari stanno ora valutando la possibilità di intervenire chirurgicamente.

Dopo la scomparsa, nel febbraio del 2014, del cantante del gruppo Francesco Di Giacomo, morto in seguito a un incidente stradale, un altro duro colpo per la band che contribuì a rinnovare le sonorità del rock italiano negli anni '70. Nocenzi, 64 anni lo scorso gennaio, era nel Cilento da alcuni giorni, in attesa di riprendere, insieme al resto della band, il tour dal titolo "Un'idea che non puoi fermare", il cui prossimo concerto è fissato per il 15 agosto in provincia di Frosinone. L'emorragia cerebrale potrebbe essere stata causata dalla rottura di un aneurisma o da un picco di ipertensione. La prognosi resta riservata, in attesa della decisione sull'intervento chirurgico per ridurre l'ematoma cranico.

Il nome di Vittorio Nocenzi è legato indissolubilmente al Banco del Mutuo Soccorso, gruppo tra i più longevi del panorama musicale italiano, fondato proprio da Nocenzi con il fratello Gianni nel 1969. Da quell'anno la band ha pubblicato una ventina di album. Dopo la morte del frontman Di Giacomo, è proprio Vittorio a lanciare la sfida di un ritorno della band sulle scene. Nascono così prima il doppio cd Un'idea che non puoi fermare, omaggio all'amico scomparso, e poi il tour 2015 del Banco, con gli innesti di nuove voci come Giacomo Voli e Margary Signorino e l'apporto delle chitarre di Maurizio Solieri.

Il Banco "non sarà più come è stato finora e per 40 anni, manca una persona insostituibile come Francesco Di Giacomo",

spiegava Nocenzi nel maggio scorso presentando i nuovi concerti. "La passione che ci ha dimostrato il pubblico ci ha convinto ad andare avanti. Lo faremo allontanandoci il più possibile dalle nozioni di patetico e luogo comune, poi sarà il pubblico a giudicare".