MUSICA




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Sir Elton John, trionfo a Caracalla


L'entusiasmo del tutto esaurito e un'atmosfera da grande evento hanno accolto questa sera Elton John alle Terme di Caracalla, nel secondo "extra", dopo il concerto di Bob Dylan, in programma nel cartellone estivo del Teatro dell'Opera di Roma. Puntuale, solo qualche minuto dopo le 21, l'eccentrico baronetto è entrato in scena indossando una giacca tutta lustrini sui toni del blu e gli immancabili occhiali colorati, mandando subito in delirio il pubblico numerosissimo (seduto tra le prime file anche Renato Zero) e variegato per età e provenienza geografica. Un altro bagno di folla dunque, e nessuno strascico di stanchezza per la popstar inglese (John si è esibito ieri sera al Lucca Summer Festival), che fin dalle prime note ha dispensato grande energia alla platea con la generosità dei grandi artisti.

Seduto al pianoforte a coda e accompagnato da un grintosa band di cinque elementi, il cantautore ha rotto il ghiaccio intonando The ***** is back e poi Bennie and the Jets, invitando i fans con un gran sorriso a far sentire più forte il proprio affetto. Grande emozione è arrivata con la leggendaria Candle in the wind, e poi via via con i tanti pezzi storici in scaletta, da Daniel a Rocket man (introdotta da un lungo assolo al pianoforte), da The one a Your song (qui tutti con i telefonini in mano a riprendere il momento), fino a Don't let the sun go down on me. Tra pop, rock e blues, e con quell'inconfondibile timbro di voce in grado sempre di sorprendere con le sue sfumature, Sir Elton, classe 1947, ha dimostrato che gli anni passano, ma forse non per lui che sembra davvero non sentirli.


E' evidente che quattro decenni sui palcoscenici di tutto il mondo, numerosi Grammy vinti, 25 dischi di platino e 35 d'oro conquistati e la presenza costante nelle hit inglesi e americane non sono ancora sufficienti a esaurire la voglia di raccontare l'amore e il mondo che cambia. Qualche parola in inglese per ringraziare il cielo di "avergli dato la musica" e i suoi sostenitori per avergli consentito una carriera così lunga, e poi, un'emozione dopo l'altra, come un perfetto padrone di casa l'artista ha condotto la serata a termine concludendo il concerto con il ritmo travolgente di Crocodile rock. A giudicare dall'entusiasmo del pubblico, spesso in piedi, prodigo di applausi e sempre pronto a cantare insieme al cantautore e showman inglese, l'idea che Caracalla possa essere la giusta location per ospitare eventi anche non necessariamente "classici", come l'opera o il balletto, si è rivelata giusta.
L'importante per la Fondazione del Teatro dell'Opera di Roma è che sia rispettata l'eccellenza culturale: e in merito a quella anche stasera non ci sono stati dubbi.