MUSICA




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Gli AC/DC in Italia senza Phil Rudd condannato ad 8 mesi di arresti domiciliari



Ieri, 9 luglio 2015, è stato un giorno molto importante per i migliaia di fan italiani del celebre gruppo musicale hard rock australiano formatosi a Sydney nel 1973 ovvero gli AC/DC che hanno dato luogo ad un divertentissimo spettacolo musicale nel comune italiano della città metropolitana di Bologna, in Emilia Romagna ovvero Imola. Al concerto italiano del tour 2015 degli AC/DC era però assente il celebre batterista australiano Phillip Hugh Norman Witschke Rudzeveciu, conosciuto in tutto il mondo semplicemente come Phil Rudd e rimasto in Nuova Zelanda perchè condannato a otto mesi di arresti domiciliari. Ecco nello specifico quanto accaduto. I fatti nello specifico risalgono allo scorso 2014 quando l’artista ha pubblicato un album da solista che non ha ottenuto alcun successo motivo per il quale il batterista ha preso la decisione di licenziare diversi collaboratori. Tra questi l’ex assistente personale al quale il celebre bassista australiano avrebbe anche rivolto minacce di morte.



“Ho intenzione di ucciderti”, sarebbero state queste le parole pronunciate dall’artista parlando al telefono con la vittima che ha dunque deciso di denunciarlo. Inoltre un testimone avrebbe anche affermato di essere stato contattato dall’artista per essere assoldato come killer, dietro il pagamento di duecentomila dollari.

In seguito a ciò la polizia avrebbe fatto irruzione nell’abitazione del batterista all’interno della quale sono stati trovati metanfetamina e cannabis. L’artista è stato condannato a otto mesi di detenzione domiciliare per possesso di droga e minacce di morte.