«Ormai sono di casa in Friuli Venezia Giulia, è una delle tante case che ho in giro per l'italia e ci torno sempre con grandissimo piacere». È felice Massimo Ranieri che con il suo “Sogno e son desto” farà tappa giovedì 18 giugno al Castello di Udine. Un evento organizzato da Zenit srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Udine, nella rassegna “Udine Vola” e incluso in “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFvg. Uno spettacolo nato per il teatro che poi è diventato un programma televisivo molto fortunato e che ora ritorna in questa serie di appuntamenti estivi.

«Si basa sulla tematica del coraggio - spiega Ranieri -. Oggi serve un gran coraggio a vivere questa vita. Negli ultimi anni siamo sempre più tormentati da una grande paura e dalla consapevolezza che non sappiamo dove andremo a finire. Di persone cbe hanno coraggio ce ne sono, per fortuna, e mi ci metto anche io, ma penso a quante situazioni davvero difficili devono affrontare molte persone ogni giorno. Essendo uno spettacolo ci ho messo dentro anche un po' di amore, lascio spazio al divertissement, alla macchietta napoletana. Insomma io ci provo».

Ma Ranieri, reduce da un ottimo successo televisivo con le sue sei prime serate su Raiuno, che cosa pensa dei talent? «C'è un solo giudice ed è Dio. Io sono ancora oggi in attività e vengo giudicato, quindi non farei il giudice, ma ammetto che quando mi invitano, come è successo recentemente con Maria De Filippi, mi diverto. Mi ricordano me quando facevo le feste in piazza, mi fanno tenerezza. So quanto ci mettono, cosa sperano e conosco i loro sogni».

Ranieri a Udine sarà impegnato nel duplice ruolo di attore e cantante, cui ormai ci ha abituato, ma proporrà brani di cantautori italiani e internazionali: da Fabrizio De Andrè a Violeta Parra, da Francesco De Gregori a Luigi Tenco, da Lucio Battisti a Pino Daniele, da Charles Aznavour a Domenico Modugno accompagnato Max Rosati alla chitarra come Andrea Pistilli, Flavio Mazzocchi al pianoforte, Pierpaolo Ranieri al basso, Luca Trolli alla batteria, Donato Sensini ai fiati, Stefano Indino alla fisarmonica e Alessandro Golini al violino. «Mi hanno sempre detto che sono un cantante melodico e devo cantare “Rose rosse”, ma ho scelto di inserire

in questo spettacolo le canzoni che hanno segnato la mia vita. Le voglio cantare per il piacere di cantarle e di potere anche io dire certe cose che loro, da grandi poeti prestati alla musica, hanno scritto in modo stupendo».
Biglietti in prevendita su TicketOne.

Sara Del Sal