MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Morgan, X Factor non mi ha pagato. Sky, suo compenso pignorato da Equitalia


I conti non sono chiusi tra Morgan e X Factor: il leader dei Bluvertigo oggi ha accusato il talent show di non averlo pagato e Sky e Fremantlemedia hanno prontamente replicato che il suo compenso è stato liquidato ma pignorato da Equitalia per un "credito di oltre 300 mila euro". Dietro la questione soldi si nasconde evidentemente di più visto che Morgan, presentando il Brianza Rock festival, di cui è direttore artistico, si è lasciato andare a una lunga invettiva contro i talent: ""Il talent show, ma soprattutto X Factor, è la tomba della creatività. Mi piacerebbe - ha dichiarato lo storico giudice televisivo - che i titoli fossero: 'X Factor non ha pagato Morgan', quello dovrebbe essere il titolo. Il leader dei Bluvertigo si è detto contento di "aver abbandonato la tv ed essere tornato alla musica, per me è una nuova ventata di novità".

Ha poi rivolto un appello a non partecipare ai talent show: "Chiunque ha talento non faccia un talent show". Incalzato dai giornalisti ha aggiunto che il talent show "è uno stratagemma per far firmare un contratto discografico a tutti quelli che si iscrivono". "Sappiate ragazzi - ha continuato - che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo". Secca la replica firmata da Sky e Fremantlemedia che in una nota spiegano di aver interamente liquidato la quota di spettanza della società Edizioni Però, che gestisce i diritti di immagine di Morgan, mentre la quota di spettanza dell'artista è stata invece sottoposta a pignoramento da parte di Equitalia Nord Spa, per il soddisfacimento di un credito di oltre 300.000 euro vantato dalla società di riscossione nei confronti dell'artista.

Nel contratto stipulato dall'artista con Fremantlemedia c'era anche una clausola che prevedeva un bonus legato al rispetto degli impegni con la produzione. Il bonus non è stato corrisposto perché "Morgan ha tenuto più volte pubblicamente una condotta incompatibile con i principi basilari di professionismo". Nell'ultima edizione del talent, infatti, Morgan aveva disertato un'intera giornata di registrazione del cosiddetto 'Bootcamp', andata in onda con soli tre giudici presenti, e aveva abbandonato in diretta una delle puntate della fase Live di X Factor, adottando "dei comportamenti incresciosi anche dietro le quinte''.

Le dichiarazioni fatte oggi da Morgan per Freemantlemedia e Sky "appaiono del tutto prive di fondamento e diffamatorie. Ciò sorprende e amareggia una volta di più un gruppo di lavoro che negli anni ha fatto tutto il possibile per aiutare e supportare l'artista nella propria complicata vicenda umana e professionale, andando molto al di là di quanto normalmente avviene nei rapporti tra emittente, produttori e artisti, con pazienza infinita. Almeno - conclude la nota - fino ad oggi''. Del resto Morgan non e' nuovo a uscite clamorose. Nel 2010 un'intervista gli costo' la partecipazione al Festival di Sanremo e in diverse occasioni a 'X Factor' è stato protagonista di feroci polemiche con gli altri giudici.

Morgan, la risposta al comunicato di Sky su X Factor


Come era ovvio e anche ragionevole, non si è fatta attendere la risposta di Marco Castoldi in arte Morgan alla replica di Sky (abbiamo dato conto ieri sia delle dichiarazioni di Morgan a proposito di X Factor, sia di quella a proposito del pagamento dei suoi compensi, sia del comunicato stampa di Sky).
La riportiamo integralmente, com'è giusto. Anche se non nascondiamo che preferiremmo che le parti in causa si parlassero direttamente anziché a mezzo stampa, social network e via dicendo. Ecco quello che Morgan ha scritto sul suo Facebook:

Trovo che i loro insulti siano la cifra del livello basso che rappresentano. A quelli rispondo dicendo che quella macchina in Italia si è quasi interamente retta sulle mie idee e sulla mia competenza, possono demolirmi o cercare di farlo quanto a loro pare, come è avvenuto per tutta l'estenuante scorsa edizione. Possono costruire una mia immagine pubblica deviata e sgradevole, possono rovinarmi la reputazione quanto vogliono e lo fanno e continuano, si chiama mobbing. Quello che conta è che la realtà e le tracce concrete del mio lavoro sono sufficienti per smontare qualsiasi tentativo di discredito. E comunque sia queste cose riguardano personalmente il sottoscritto e sinceramente nei panni di uno spettatore direi: chissene...
La cosa che invece voglio sia chiara è che la decadenza di quel format ormai irrecuperabile usa dei giovani artisti prendendoli in giro da subito, castrando loro qualsiasi iniziativa di carattere artistico costringendoli ad eseguire come soldatini qualsiasi imposizione senza diritto di replica allo scopo di un preordinato progetto di usa e getta e il 99,9% dei casi più 'getta' che 'usa'.
Dico: se avete la sensazione di possedere un briciolo di talento sappiate che lì metterete la parola fine alla vostra potenzialità, se proprio non resistete, almeno munitevi di avvocato (da subito) e fate valere i vostri diritti, non dico di artisti, ma almeno di persone comuni, perché altrimenti vi prendono per il c...