MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
De Gregori&Ligabue: please continuate le carriere soliste


Sono due artisti integri, Francesco De Gregori e Luciano Ligabue: lontani dal mondo delle marchette di chiambrettiana memoria. Intelligenti, pensanti magari anche troppo. Due artisti navigati, nelle canzoni dei quali si riconoscono migliaia e migliaia di persone, e pazienza se i ragazzini sono fuori dalla loro gittata, sono cose che capitano anche ai trentenni (o anche meno).
Proprio per il rispetto che porto alla storia dei due, mi sento di consigliare loro, sinceramente e fuori di polemica, di proseguire le carriere soliste in santa pace, o almeno di scegliere altri partner. La verità vera (ampiamente sussurrata) è che sono yin e yang, non si prendono, De Gregori e Ligabue. Non sto dicendo che non debbono andare a pranzo, ci mancherebbe, o chiacchierare su un palco. Quelli sono cavoli loro. Possono tenere concerti sullo stesso palco, purché non contemporaneamente.
Dopo il primo ralenti di "Alice", un'ospitata comune da Fazio al Galà tv della Liberazione ha tolto ogni pathos a "Viva l'Italia". E quella era "la" canzone della serata, doveva rappresentare (come rappresenta) l'oggi del nostro Paese.
De Gregori possiede quest'arte, in alcune canzoni famosissime non a caso: di saper costruire un crescendo emotivo intorno a un soggetto, facendolo diventare irresistibile. Bene, il loro duetto smorza questo pathos, le canzoni risultano rallentate, mosce, prive di appeal, e onestamente "Viva l'Italia" ne è uscita con le ossa rotte. Ma perché mai bisogna far del male a se stessi e alle proprie canzoni?
Luciano Ligabue non è the new Lucio Dalla per De Gregori, che peraltro ha ampiamente duettato (e duellato) nella propria vita. No, Ligabue ha un suo mondo anche vocale così definito e spoglio, da non poter supportare la poesia sommessamente lussureggiante dell'amico e collega.
Poiché sono ampiamente invisa al loro team, e credo anche a loro, prego tutti di non guardare il dito ma la luna. Onestamente, anche loro come me almeno in questa occasione.

Marinella Venegoni