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U2 pronti per l’esame tour


Il 14 maggio a Vancouver debutta il live di «Songs of Innocence». L’album che in settembre uscì gratis su iTunes, provocando sorpresa e sconcerto, arriva al confronto con il pubblico





Non più di una trentina di ragazzi freddolosi e perplessi giravano ieri sera intorno alla Rogers Arena di Vancouver, un bestione di cemento grigio e rotondo che di solito fa da casa ai Canucks, la squadra di hockey locale, ma che in queste settimane è stato appaltato alle prove degli U2, pronti ormai al debutto di domani sera per il tour di «Songs of Innocence». L’album che in settembre uscì all’improvviso gratis su iTunes, provocando sorpresa, discussioni e sconcerto, arriva al confronto con il pubblico.

Ma un velo di tristezza è sceso sulla vigilia, i fans innumerevoli da tutto il mondo che per sere e sere hanno seguito le prove fuori dall’Arena, com’è tradizione per gli U2, rispettano ora con il silenzio e l’assenza la scomparsa del padre di Larry Mullen Jr, il batterista, avvenuta in un ospedale di Dublino domenica scorsa 10 maggio, giorno tra l’altro nel quale Bono compiva 55 anni. Mullen Sr. aveva 92 anni e la sua fine era prevedibile, i funerali sono stati celebrati, tutti i ragazzi sono tornati a Dublino e non hanno lasciato solo il loro compagno di una vita neanche questa volta.



La macchina degli U2 non si può fermare, non si possono fare i conti con i dolori personali e finirà per non poterli fare nemmeno il povero Larry, che ha questa volta un compito più spettacolare del solito, sia per l’energia complessiva che gli si richiede, sia perché attraverserà con il tamburino al collo la passerella che collega simbolicamente i due palchi che dovrebbero rappresentare l’innocenza e l’esperienza che danno il titolo al tour: sono i due concetti alla base dell’album uscito e di quello che dovrebbe prima o poi uscire.

Questo è il tour più problematico dei 35 anni di vita di questa band: non tanto per i biglietti, che sono stati al 98 per cento venduti in tutto il mondo, quanto per la scommessa che all’interno del gruppo si rinnova, e per uno stato di incertezza sull’accoglienza del loro ultimo lavoro che deriva da com’è stato presentato «Songs of Innocence»: gratuitamente, irritando anche i non-fans che se lo sono trovato sul computer, tanto che un comando è stato aggiunto per cancellarlo, dopo numerose proteste.

«Dobbiamo andare a stanarlo, il pubblico - ha detto Bono di recente -. Ci siamo fatti quest’idea, che dobbiamo proprio andarli a prendere e capire se la nostra band continua a piacere». Gli esami non finiscono mai, diceva Eduardo: fa un po’ specie che Bono si esprima in questo modo, ma è anche un modo per esorcizzare una ripartenza che vuole essere stilistica, tecnologica e di impegno personale profuso.

Marinella Venegoni