MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Un pensiero d'amore a Mimì. Grande voce e grande donna


Il 12 maggio di venti anni fa, se ne andava tragicamente a soli 47 anni, nella sua casetta di Cardano al Campo, Mia Martini detta Mimì, una delle grandi interpreti del repertorio italiano del Dopoguerra. Ricordo come fosse oggi la camera ardente al cimitero di Busto Arsizio. Ai quattro angoli pezzi di famiglia, sorelle e genitori fra loro non comunicanti, e al centro lei, che sembrava guardare ormai pacificata lo spettacolo di quel nucleo diviso da inimicizie e anche antichi odi.
Mimì Martini non ha avuto una vita felice. Il grande amore con Fossati finito dopo 9 anni, la fama di menagramo che le era stata messa addosso da alcuni figuri dell'ambiente dei tour (lei stessa mi raccontò questi particolari), il rapporto difficile con la sorella Loredana che pure amava moltissimo (e che alla sua scomparsa soffrì di dolore indicibile, passando anni difficili).

Il ritorno sulle scene e al successo, nel 1989 a Sanremo con "Almeno tu nell'universo", l'aveva in parte risarcita dalle mille amarezze che aveva sofferto, ma non era bastato.
Mimì era dolce e fragile, innamorata del suo mestiere, dolorosamente stupita del mondo nemico intorno, e poi felice di averlo riconquistato.
Quel che le mancava era un amore sul quale appoggiarsi. Si portava sulle spalle la solitudine degli anni difficili che l'avevano emarginata. Ma la sua figura ancora oggi viene ricordata da chi l'ha seguita con un affetto che prescinde da anniversari e celebrazioni (che non riescono mai bene, e anche questo è un destino).
Le mandiamo un bacio lassù dove sarà finalmente serena.
Mimì ti vogliamo bene, sappilo.


Marinella Venegoni