MUSICA




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Consoli torna su palco, rock senza urlare


Sul palco si definisce un po' "vecchietta per il rock", ora che ha superato i 40 ed è diventata madre. Ma lo fa sorridendo, perché la grinta resta quella della ragazza che scuoteva Sanremo con 'Confusa e felice'. Carmen Consoli torna ad esibirsi dopo un lungo stop e sceglie il Palalottomatica di Roma, sua seconda città dopo la natia Catania, come tappa di partenza de 'L'abitudine di tornare tour' che domani la porterà a Milano, poi in tutta Italia.

"Mi ero quasi dimenticata la gioia pazzesca di salire sul palco, è stata una grande emozione, una festa". Palazzetto dell'Eur gremito ieri sera per il ritorno della 'cantantessa', che, oltre ai suoi successi, ha interpretato uno dietro l'altro i brani del suo ultimo album, uscito a gennaio, che conserva le sonorità più dure della sua musica, ma lascia molto spazio a melodie e ballate romantiche. "In qualche modo ho voltato pagina - confessa -: non occorre urlare e dire le cose ad alto volume. Per comunicare bastano anche meno parole, ma dette con un tono fermo. Voglio che la mia musica mi rifletta al 100%, non mi interessa essere al centro della scena. Avrei fatto musica anche se non avessi avuto successo". C'è la chitarra acustica, che l'accompagna in successi come "In bianco e nero" e "L'ultimo bacio", ma per grande parte dello show è l'elettrica a farla da padrona.

"E' colpa della band - scherza -, mi hanno fatto appendere al chiodo l'acustica e prendere l'elettrica... E' bello lasciarsi guidare e fidarsi dei tuoi musicisti". Band in maggioranza femminile con Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria a dettare la base ritmica. Poi Roberto Procaccini alle tastiere e Massimo Roccaforte alla chitarra. "Con le donne almeno a tavola possiamo evitare di parlare solo di calcio e economia - scherza ancora -. Ci sono tante donne brave anche con gli strumenti, ma la discriminazione è anche nei confronti dei giovani. Se non hai un nome è difficile lavorare. Volevo rischiare un po' con giovani musicisti, come fanno altri colleghi".

"Oggi gli sbocchi sono pochi a causa dei tagli e della crisi ed è difficile emergere - continua -. E' vero che chi fa musica può bypassare il lavoro di promozione delle major, attraverso il web, ma è il tuo brano è una goccia nell'oceano: ci vuole talento e lavoro. I talent? Io ci andrei senz'altro, sono una via di uscita". Abito di seta con motivi floreali ("Gucci - rivela - ha investito su un giovanissimo stilista romano che mi ha chiesto di indossare i suoi abiti perché riteneva fossero perfetti per il mio rock, ho detto subito di sì"), regge la scena alla grande nonostante i tacchi vertiginosi ("ma sono comodissimi", assicura). Canta l'amore in 'Sintonia imperfetta', 'San Valentino' e 'Ottobre', ma denuncia anche la crisi in 'E forse giorno...', la tragedia dell'immigrazione in 'La notte più lunga' e l'omertà della Sicilia in 'Esercito silente', lanciata con le parole di Peppino Impastato.

"E' un momento molto difficile per l'Italia, ma non sono pessimista - afferma -. Questi sono momenti di grande rottura: c'è nuova generazione che pensa in maniera diversa, che non sta a casa che ad aspettare". Durante lo show anche una frecciata sui festini dei potenti con belle ragazze, che "magari diventano ministro". "Non pensavo solo a Berlusconi - sostiene -, ma a tutta una serie di vecchiacci, al modus operandi dell'uomo potente. Anche a me dicevano: 'Vuoi fare la cantante? Vieni allora che c'ho lo yatch'. Poi la responsabilità è pure delle donne, ovvio". C'è tanta Sicilia nelle sue note, a partire dall'omaggio ai Denovo nel duetto con Luca Madonia, con un brano storico della band catanese: 'Grida'. Poi l'interpretazione de 'L'alieno', portata da Madonia e Franco Battiato a Sanremo. "Non posso staccarmi dalla mia terra - confessa - Noi siciliani pensiamo di partire e poi pensiamo subito a tornare". Anche suo figlio Carlo Giuseppe crescerà a Catania. "Io ci sono cresciuta molto bene - afferma -, ci sono molti valori nella mia terra che vorrei mio figlio assimilasse. Vorrei che però avesse anche un piede nel mondo".