MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Buon compleanno Patty Pravo



Patty Pravo è il nome d’arte di Nicoletta Strambelli, cantante italiana eccentrica, elegante, trasgressiva e magnetica che ha segnato un’epoca della musica nazionale. Nata a Venezia il 9 aprile da una famiglia borghese, trascorse la sua adolescenza a Santa Marta, Venezia, con la nonna e lì ebbe modo di conoscere il cardinale Roncalli ed Ezra Puond. Più tardi andò a Londra ma fece ritorno dopo appena due giorni e si trasferì a Roma, dove iniziò ad usare il nome Guy Magenta.

E a Roma nel frattempo era già nato il Piper, storico locale della Capitale in cui Patty Pravo cominciò ad esibirsi diventando in breve tempo una vera e propria star. Lì, la ragazza del Piper (così è poi stata soprannominata la cantante), fu notata dall’avvocato e agente Alberigo Crocetta. Proprio dopo quell’incontro cambiò il suo nome d’arte e nel 1966 incise il primo singolo, Ragazzo triste, per l’etichetta ARC (parte della RCA). Fu il primo di tanti altri successi e nel 1967 uscì Qui e là, Se perdo te e apparve al cinema in Passeggiando per Subiaco.

Il 1968 fu l’anno della pubblicazione di un singolo che non apprezzò mai in quanto descriveva lo stereotipo della donna dipendente dal suo uomo. Parliamo del brano La bambola, che ottenne successo a livello planetario e riuscì a vendere 9 milioni di copie. Uscì poi il primo album, Patty Pravo, contenente La bombola, Ragazzo triste, Se perdo te e versioni di canzoni celebri. Arrivarono poi partecipazioni a trasmissioni televisive, caroselli e pubblicità per l’Algida. Nel 1969 uscì Il paradiso, brano scritto da Mogol e Battisti e già pubblicato un anno prima ma senza particolare successo.

Gli anni Settanta si aprirono con il duetto con Little Tony nel Festival di Sanremo nel brano La spada nel cuore. L’anno successivo lasciò la RCA e passò alla Phonogram, etichetta con la quale incise tre album prodotti interamente da lei. Il primo fu Di vero in fondo, in cui interpretò anche brani di altri cantautori (E tornò la primavera di Guccini, Di vero in fondo, scritta da Gino Paoli ed Emozioni di Lucio Battisti).

Fu poi la volta dell’LP Per aver visto un uomo piangere e soffrire Dio si trasformò in musica e poesia, seguito da Sì… Incoerenza. Dopo aver pubblicato questa triologia tornò alla RCA Italiana e nel 1973 pubblicò Pazza idea, 45 giri che ottenne la prima posizione in classifica sia con l’album che con l’omonimo singolo. Nel 1974 uscì Mai una signora, anche questo un altro successo dell’artista italiana. Un anno dopo fu la volta dell’album Incontro e del 45 giri Incontro/Mercato dei fiori, al quale seguì un tour. Con la RCA Patty Pravo pubblicò anche Pensiero Stupendo, canzone leggendaria e ancora oggi famosa, che nel 1978 si classificò al nono posto tra i 45 giri più venduti a livello nazionale.

Negli anni Ottanta Patty Pravo si allontanò dai media e per un periodò si stabilì negli Stati Uniti. Quegli anni complicati a causa degli attacchi della stampa si conclusero con la partecipazione al Festival di Sanremo con Per una bambola. Arrivò poi un altro periodo di pausa, durato fino al 1997, anno in cui tornò alla ribalta con Dimmi che non vuoi morire, brano scritto da Vasco Rossi, e con l’album Notte, guai e libertà.

Gli anni Duemila si sono aperti con un’altra collaborazione con Vasco Rossi, una nuova partecipazione al Festival con L’immenso e con la pubblicazione dell’album Radio Station. Tanti i progetti successivi, da due colonne sonore per un film di Roberto ****za a un disco live, dall’album tributo a Dalida Spero che ti piaccia… Pour toi… all’uscita de La bambola a 40 anni dalla sua prima pubblicazione, fino ad arrivare alla nuova partecipazione al Festiva di Sanremo nel 2009 e nel 2011, fino all’inserimento di Pensiero stupendo e Sogno nel film Mine vaganti di Ferzan Ozpetek.

9 aprile 2015