MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Ritorna Nina Zilli, con sonorità sospese tra il blues e lo swing


Reduce dall’ultimo Festival di Sanremo, Nina Zilli fa uscire il suo terzo CD, pubblicato dalla Universal dopo tre anni dalla precedente emissione discografica. La produzione artistica è affidata alla stessa Nina Zilli e a Mauro Pagani. I testi di tutte le canzoni sono stati scritti dalla stessa Nina, a eccezione della canzone “ospite”, cover di “Se Bruciasse la città”. Lei si è occupata anche di buona parte delle musiche cui ha collaborato anche Giovanni Pellino per buona parte di esse. Due canzoni sono state messe in musiche da Kaballà e un’altra da Marco Ciappelli e Alessandra Flora.

Fin dal primo brano, che fa da introduzione, capiamo subito che ci troviamo ad ascoltare la Nina Zilli che già ci aveva abituato a questo suo sound misto, fatto da un pop leggero, con influenze retro, le quali risentono di alcune sonorità che risalgono alcune agli anni Cinquanta, altre ad anni più recenti e comunque piacevoli all’ascolto per chi ama il genere easy listening.

Nina Zilli non delude i suoi ammiratori. A Sanremo ha portato “Sola”, un blues moderno lontano dal classico blues cui sono abituati gli estimatori del genere, ma che comunque si fa apprezzare. Non è questa la canzone migliore del disco, ce ne sono di più accattivanti: “Meglio così” che ricorda il morbido swing di Luttazzi, oppure “#RLL (Riprenditi le lacrime)” dall’inciso molto orecchiabile (sarebbe questa la canzone da promuovere perché ha tutti i numeri per piacere al grosso pubblico che, si sa, ha meno esigenze e più facilmente “acchiappabile”). Terza canzone piacevolissima è “Schema libero”, cantata con Neffa: si sa che ogni volta che si sceglie questo cantante si è sicuri dell’ottimo risultato che si ottiene. E anche questa volta la tradizione non si smentisce: Ottima introduzione soft di fiati su un ritmo sapientemente swing.

Le altre canzoni sono tutte “Nina Zilli Copyright”, nel senso che tutte contengono la caratteristica vocale di questa cantante che è stata paragonata a Mina e ad altri grandi nomi del passato prossimo (e in certi casi anche remoto). In realtà, più che una somiglianza ad altri grossi nomi di ieri, è piuttosto la sua indole che la porta ad avvicinarsi a certe sonorità, che rappresentano un po’ i suoi gusti musicali. Se in un precedente DVD riscoprì “L’uomo d’oro” della Caselli, questa volta propone “Se bruciasse la città” di Massimo Ranieri., anche se in quest’ultimo caso la scelta è stata decisamente infelice.

E l’orchestra? Non propone novità, si limita ad accompagnare la cantante in quelle che sono state le sue scelte (d’altra parte anche la maggioranza delle musiche sono sue e questo non può non avere un significato nei confronti degli arrangiamenti che, manco a dirlo, sono stati scritti da lei stessa con la partecipazione, in alcuni casi, di Mauro Pagani e di Neffa nella canzone da lui cantata). Neffa ha anche partecipato al coro in tre canzoni.


Disco piacevole, dall’ascolto non impegnativo ma gradevole. Non aspettatevi novità assolute, ma prendetelo per il verso che merita, che non è poco con quello che si sente abitualmente negli ultimi tempi. E poi alla cantante va riconosciuta, e questa si avverte, una sincerità d’intenti che l’ha tenuta lontana da certe furbizie cui la musica leggera di oggi ricorre in diversi casi.

Confezione elegante in digi-pack con booklet contente i testi e due belle foto della cantante.

Carlo Tomeo