Ma gli daranno qualche volta da mangiare, a 'sti giudici di The Voice, durante gli ascolti estenuanti di tutti quei ragazzi speranzosi che si affacciano dietro le loro sedie? Per puro caso ho seguito una di queste audizioni, che mi è stata mandata via mail. Un po' tristanzuola, da far poco bella figura. Nessuno dei cinque Splendidi si è girato al termine della performance, ma dal pubblico è scoppiato un grande applauso e i cinque debbono essersi accorti di esser stati inadeguati. Così, hanno giustificato il loro immobilismo in modi così tristi e poco rispettosi della persona che avevano davanti, da farmi venire un po' di malinconia per la figuraccia che hanno fatto.
Si sa che non amo queste competizioni, seguo per dovere ma penso che facciano bene alla tv più che alla musica: fanno bene in realtà anche ai giudici, che ne ricevono visibilità tanto che grazie a XF, Amici e poi The Voice sono riprese carriere che sembravano defunte, e i giudici si ritrovano perfino intervistati sui giornali di carta, robe che si sarebbero sognati. Sento tanti pettegolezzi sulla brillantezza di alcuni, che non sarebbe farina del loro sacco. Ma chi si stupisce ormai, di qualunque cosa?
Sono venuta a sapere questa storia che sto per raccontare solo perché conosco la ragazza in questione, e sono stata informata a posteriori dalla sua famiglia. Luisa Maggioni, 19 anni, nata a Miami da genitori medici italiani, frequenta in Florida l'Università e vive per cantare. Studia canto da quand'era bambina, è stata scelta da Phil Collins come testimonial della sua Fondazione che ha base a Miami, tiene concertini, ha un seguito in Florida e anche in Sudamerica, in numeri rispettabili per una aspirante interprete. Si è iscritta di nascosto a The Voice Italia, poi come spesso capita la famiglia l'ha assecondata.
Ha una certa esperienza anche tecnica, e duttilità, come potrà sentire chiunque ascoltando la sua versione di "Wrecking Ball" di Miley Cyrus, diversa dall'originale com'è normale che sia per una che cerca una propria strada. Quando mi è capitato di ascoltarla in passato non le ho lesinato prediche sul rischio di "pausinismo", ma qui l'ho trovata brava e maturata, con un finale alquanto sorprendente.
Luisa indossava uno smanicato di pelliccia: era stata così vestita, mi ha poi spiegato, dalla produzione. Bene, quel che le ha saputo dire quel gran figo di Pelù è stato, alla fine della performance: "Ma a Miami andate in giro vestiti così da mammuttones sardi?". Poi: "La canzone non mi è arrivata, mi aspettavo una palla che sfondasse la poltrona come nel video". E' un giudizio? E' evidente che soffriva di un calo di zuccheri, non mi so dare un'altra spiegazione.
Durante la performance di Luisa, Noemi ha maturato la convinzione che le ragazze fossero due. All'idea ha aderito J Ax, il nouveau philosophe che più ha avuto successo in queste tornate televisive. Il suo commento: "Non hai preso tutte le note di Miley. Sembrava Lana del Rey che suonava un pezzo di Miley...". Ma qui che cosa viene incoraggiato, il copiare o la personalità di chi si esibisce? E non è stato lui che si è girato per Suor Cristina?
Noemi (che va rivelandosi un po' una scaldatrice di banchi), ha solo ribadito che pensava che ci fossero due persone a cantare, il che sarebbe anche un complimento (ma fin lì non si è spinta). Facchinetti SR ha taciuto, il Jr ha parlato di lana merinos invece che di Lana del Rey. Già, lui di stoffa se ne intende.
Insomma, Luisa se n'è andata, sotterrata dai complimenti di chiunque dal pubblico e dietro le quinte, ignorata da chi doveva giudicarla. Ha ripreso il suo bravo aereo ed è tornata a casa a Miami a studiare. Quando poi ho visto, e mi hanno raccontato, un po' mi sono vergognata, come italiana, di questi giudici ai quali nessuno da' da mangiare. Si fanno certe figuracce, con la pancia vuota.

Marinella Venegoni