MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Sanremo in sintesi – Seconda serata.


Sensibile calo di ritmo rispetto alla prima serata. La causa è il rispetto di rituali stantii ereditati da edizioni precedenti quali partecipazioni di personaggi piò o meno famosi, sicuramente costosi ed inutili in un festival della canzone, come Bastianchich e Charlize Theron. Migliorano le vallette, ma ancora mano infelice nella scelta dei comici. Pintus è un diluvio di parole, di imitazioni, di frizzi e lazzi, ma annoia. Nessuno arriva ai livelli di Rocco Tanica, ahimè confinato in finale di trasmissione. Si parte con i giovani,. Due scontri con eliminazione diretta. Passano i migliori, anche secondo il mio giudizio. Delle canzoni in gara: “Grande amore” del Volo entusiasma più per le voci dei tenorini, che per un effettivo valore della canzone, dall’impianto troppo vecchio per un festival 2.0., ottima Irene Grandi. Tutti gli altri convincono poco. Non bistratterei tanto Biggio e Mandelli che almeno provano a portare una nota di colore. Insopportabile Nina Zilli che rifà il verso a Nina Simone con un motivo scritto dalla stessa Zilli tenendo d’occhio “Feeling good” piegato al suo fastidioso birignao, incolore Raf, troppo acerbo Fragola in un motivo abbastanza buono, inutile Bianca Atzei, un po’ meglio del solito la Tatangelo. Masini porta uno dei suoi “soliti “pezzi, non propriamente riuscito e Moreno chiude con un brano noioso, che si segue a fatica.
Ospitata inutile pure quella di Conchita Wurst e più ancora quella di Javier Zanetti, venuto a promuovere se stesso ed un film argentino sulla sua vita.