MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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La Carrà torna in tv per scovare le “star” del futuro



È il primo talent di Raiuno, tiene a sottolineare il direttore di rete Giancarlo Leone questo «Forte, forte, forte» in onda in prima serata da venerdì 16 gennaio. E a chi affidarlo, questo primo talent di Raiuno, proprio adesso che i talent cominciano ad avere qualche difficoltà, se non a Raffaella Carrà, sempiterna stella della tv che a settant’anni passati torna dopo una lunga assenza a brillare di luce propria dopo il successo di «The voice» che non era suo ma insomma ne ha confermato la vivacità e l’acume? «Lo avevo proposto alla Rai tre anni fa», racconta lei, «ma ormai c’avevo messo una pietra sopra: è stato il produttore Bibi Ballandi che non s’arrende mai, a convincere Leone a metterlo in cantiere. E’ un lavoro pazzesco fare un talent e, dopo sei anni senza un mio programma, confesso di essere molto emozionata. Non cerchiamo un nuovo Fiorello, ma qualcuno che sappia reggere il video: parlare, ballare, cantare, comunicare. Chissà se ci riusciremo».

Come tutti i talent anche questo è una gara, con due particolarità, però. La prima è che a partire saranno in cento, ridotti poi a quattordici che nel gran finale sono solo due chiamati a condurre il programma e votati dal pubblico: il vincitore, nella prossima stagione di Raiuno, avrà uno show tutto suo. La seconda è che i concorrenti non sono debuttanti ma hanno già un loro piccolo percorso alle spalle per cui, anche se giovani, li si potrebbe definire dei semi-professionisti alla ricerca della grande occasione. A condurre un bellone, Ivan Olita, modello ma anche Accademia di Brera, vjay ma anche regista di video, protagonista di spot ma anche qualcosa già fatta in Rai. Raffaella, la mitica Agata, la Signora dei Fagioli, la Regina delle sorprese alla «Carramba», per tutti e per sempre l’Ombelico d’Italia, sarà la «capa» di questa giuria molto europea insieme all’attrice e altro Asia Argento, al ballerino spagnolo Joaquin Cortés, allo stilista tedesco Philipp Plein. La sola, la Carrà, che potrà dare il voto di «Fortissimo» ai concorrenti giudicati dagli altri unicamente con un «Forte».

La regia è del solito muto Sergio Japino con cui Raffaella sostiene, comunque, di avere lunghe e accese discussioni. I coach, ovvero coloro che prepareranno i giovani alle loro prove, sono Chiara Noschese per la recitazione, Tiziano Vasselli per il ballo, Stefano Magnanesi per la musica. Lo studio, dove la Carrà, ormai icona di se stessa, si muove con la solita agevolezza, stretta in una giacchetta di lana rossa un po’ Chanel e un po’ no, è di Gaetano Castelli: con tanti specchi fa anni ottanta, ma pazienza, i revival piacciono.