Che una signora di 56 anni, artista lunare e lunatica, si esibisca davanti al pubblico per la prima volta da quando ne aveva 20, e che susciti tanto clamore, che faccia vendere tanti biglietti aerei dall'Australia e dagli Usa, che occupi i siti e le pagine di tanti giornali in tutto il mondo, la dice lunga sullo stato della musica popolare internazionale di oggi: che appare a tutti gli effetti un gigante di argilla con i piedi saldamente piantati nel cemento del secolo scorso.

Kate Bush è rimasta sdraiata nell'inconscio collettivo mentre il mondo della musica si sgretolava, le tecnologie evolvevano, i dischi scomparivano, nuovi volti arrivavano e si eclissavano. Ha chiesto ai fans di non usare i telefonini durante il debutto all'Hammersmith, ma alle 5.30 di stamattina Pitchfork mandava un primo filmato (lunare e bellissimo) del concerto.

"Before the Down" è uno spettacolo teatrale, con una lunga parte che gira intorno a "The Ninth Wave" dall'album "Hounds of Love", sull'idea di una donna perduta in mare fra mostri e salvataggi in elicottero. Accanto a lei il figlio Bertie di 16 anni, anche in un pezzo solista. L'artista ha detto che è stato l' impulso di lui a farle decidere questa rentrée: incredibile termometro di tempi impazziti, sospesi come non mai fra passato e presente (e ansiosi di liberarsi di entrambi, ma per ora senza successo, pare).

Marinella Venegoni

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