MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Calvin Harris, 66 milioni in 8 mesi (e l'EDM bandita dalla venue USA)


La musica elettronica impazza, ma è pazzia vera se si pensa ai guadagni della sue star. La rivista Forbes, che fa un po’ venire il nervoso per la fissa di raccontarci (proprio a noi) quanto guadagnano questo e quello - o quanto siano importanti come modelli di riferimento generale anche personaggi molto discussi che tu definiresti scamorze - ha appena pubblicato l’annuale lista «Electronic Cash Kings», cioè i nababbi di quel genere di musica che viene definita EDM. electronic dance music, sulla quale (come vedremo) si stanno addensando inquietanti nuvoloni.
Nei guadagni mondiali del genere svetta il trentenne produttore autore e DJ scozzese Calvin Harris, che nei primi 8 mesi di quest’anno con le sue performances al Coachella Festival e con una serie residenziale a Las Vegas (come una qualunque Britney Spears) ha incassato finora 66 milioni di dollari; un bel balzo visto che nel 2013 si era fermato a soli 46 milioni: «L’ascesa della dance è stata astronomica negli ultimi tre anni - ha commentato lui con Spin -. Mi è successo di essere nel posto giusto al tempo giusto». Anche modesto, se si pensa che la sua «Summer» viene accreditata come una delle canzoni dell’estate in questa (brutta) stagione che ha avuto la prerogativa di non avere più tormentoni. Al secondo posto c’è David Guetta con soli 30 milioni, al terzo Avicii con 28. Steve Aoki, che è solo quinto, ha incassato 23 milioni: e se si pensa che il più pagato del 2012 fu Tiesto con 22, si capisce che la follia elettronica non ha davvero più pareti.
Nuvoloni si addensano comunque sul genere, accusato per i suoi suoni pesantissimi e luci accecanti di portare gli adepti a comportamenti sopra le righe. Gli eventi di EDM sono sempre più spesso associati a morti per droga e arresti per i motivi più vari; fenomeni finora in ombra visti appunto i guadagni del musicbusiness che non è una mammoletta: i primi dieci protagonisti di quest’anno hanno incassato finora 268 milioni di dollari, l’11 per cento in più dell’anno scorso. Ma i primi teatri e arene hanno cominciato a dire basta, e se ne discute molto negli USA: il la viene dal Congress Theater di Chicago, che ha bandito «Per sempre» l’EDM dal suo circuito, dopo che nel 2013 aveva perso la licenza per gli alcolici in seguito a episodi di droghe, lotte e persino stupri in serate di quel tipo.
In verità, a Chicago, ne son successe di ogni anche al concerto di Beyoncé con Jay Z, con 20 arresti. Così, il Comune ha agito d’astuzia, proponendo al circuito di ridare la licenza degli alcolici solo se bandiva l’EDM: "musica creata dai DJ che usano software e speciali equipaggiamenti invece che strumenti tradizionali, mentre non c’è problema per i musicisti che inglobano i sintetizzatori nella loro performance, cantando e suonando». Gli artisti in carne ed ossa diventano custodi di comportamenti umani accettabili, mentre le macchine tunz tunz liberano la bestia che è in noi: problema naturalmente degli umani, e non delle macchine.

Marinella Venegoni

www.lastampa.it

Calvin Harris - Summer