MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Restyling delle nostre musiche da film - Diventano sinfoniche e multimediali

La miglior musica italiana da cinema abbraccia il mondo sinfonico. Cercando nuovi linguaggi, internazionalità, e multimedialità, per non farsi dimenticare e continuare invece a sorprendere orecchie, occhi e menti troppo distratte nell’epoca digitale, le nostre più celebri colonne sonore hanno incontrato la New York Philharmonic Orchestra che se n’è impadronita, e ne ha fatto repertorio per il galà di debutto della sua prossima stagione, all’Avery Fisher Hall di New York, il 16/17 settembre prossimi. E’ facile in fondo ridiventare intramontabili anche per i più distratti, se si è numeri uno come Rota, Bacalov, Morricone, Cipriani; e si può sconfiggere la scomparsa della memoria se si è premi Oscar come la suite di «Otto e mezzo», se si hanno brani fortissimi da «La dolce vita» e «Amarcord» ancora di Fellini, o da «Anonimo Veneziano» di Enrico Maria Salerno; ci sono anche brani da «Nuovo Cinema Paradiso» di Tornatore e altro materiale che ancora non è stato reso noto, nei nuovi arrangiamenti commissionati a William Ross, che è mago in quel campo.
Un’eccellenza artistica italiana, arricchita da amore, rispetto e intraprendenza economica. Il coraggioso progetto è di Caterina Caselli e di suo figlio Filippo Sugar, per valorizzare queste musiche dopo l’acquisto da parte del Gruppo Sugar del catalogo CAM, storica etichetta romana leader nel campo. L’impresa sta dunque per diventare pubblica - e arriverà anche in Italia nel 2015 - con il titolo «La dolce vita, music from italian cinema», sotto la direzione d’orchestra di Alan Gilbert, e con Alec Baldwin come narratore. Sul palco, voci ormai note nella fusion lirica che piace tanto agli americani e che ha fatto la fortuna di Andrea Bocelli fra gli yankee: il cantante, compositore e attore Josh Groban, il soprano Renée Fleming (da noi, si vedrà).
Ma poiché la multimedialità è il sale della nostra epoca, sono state commissionate per il progetto alcune imprescindibili videoscenografie a Giuseppe Ragazzini, pittore, scenografo e visual-artist che ha lavorato con i principali artisti pop italiani, da Paolo Conte a Gianna Nannini. Sono specie di opere d’arte animate, spesso incantevoli, che accompagneranno ogni esecuzione della Philharmonic Orchestra, in una fusione di linguaggi ormai consueta nelle kermesse live di musica popolare. Per la regìa, la Sugar ha scelto Giampiero Solari.
Come spiega Caterina Caselli: «Abbiamo messo insieme gli arrangiamenti dei temi più belli, e creato animazioni originali che, con i filmati della PBS, la tv pubblica americana, aiutano gli spettatori a tornare nell’atmosfera di questi grandi film. Alcuni brani diventeranno anche grandi canzoni». Una visione a tutto campo, nella quale niente viene trascurato, destinata dopo il debutto di settembre ai mercati e alle platee di tutto il mondo che ne vorranno fare esperienza.

Marinella Venegoni

www.lastampa.it