MUSICA




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Rolling Stones, inizia la notte magica

La notte magica del Circo Massimo ha preso il via. Alle 20 di domenica 22 giugno il chitarrista e cantante americano John Mayer è salito sul palco per la sua esibizione: «Buonasera Roma. È un piacere incontrarvi», ha detto alle migliaia di persone che da ore attendono l’arrivo dei Rolling Stones. Poi, il grande inizio. Ore 21.50: una fiammata e l’ingresso di Keith Richards seguito da Mick Jagger e dal resto della band danno il via al concerto «014 On Fire». «Grazie. Ciao Roma, ciao Italia», è stato il saluto di Jagger. La band, accolta dal boato del pubblico, ha iniziato lo show sulle note di «Jumpin’ Jack Flash». «Che pubblico fantastico», ha continuato Mick Jagger. E, in italiano, il leader degli Stones si è aggiudicato (anche) un’altra ovazione rilanciando: «L’Italia vincerà la Coppa del Mondo, eh? In bocca al lupo per martedì. Penso che la partita finirà 2-1 per Italia».

Ad assistere, in tribuna Vip, il comico e leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, circondato da molti altri personaggi noti: Zucchero, il premio Oscar Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore e Edoardo Bennato. Presenti anche Emanuele Filiberto, Paola Cortellesi e Giorgia Surina, Alex Britti, Sabina Guzzanti.

I cancelli che permettono l’ingresso per il concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo sono stati aperti alle 13. 71mila i biglietti venduti. I fan si sono messi in coda ore prima dell’apertura. Si tratta per lo più di ragazzi: un popolo giovane per gli eterni ragazzi del rock, che vantano però anche moltissimi fan maturi o coetanei.

Alcune decine di fan dei Rolling Stones hanno optato per vedere il concerto a costo zero, occupando i muretti della sede della Fao che affacciano ad un’altezza di circa due metri sulla spianata di Circo Massimo. «Sono un lavoratore precario - spiega Mirco - un ragazzo trentenne - e non posso permettermi di spendere 90 euro per un concerto. Ma non volevo perdermelo e da qui la visuale non è male». D’accordo due studentesse fuori sede calabresi, Luisa e Maria, che si sono sedute a pochi metri di distanza, sul muretto della fermata della metropolitana. «I biglietti sono andati esauriti subito - dicono le ragazze - e dei bagarini sinceramente non ci fidiamo. Perciò l’idea di vedere lo spettacolo da qui senza la calca che c’è sul prato all’interno non ci dispiace per niente. E poi è anche gratis». Delusa invece Elena una ragazza di Torino che porta nel marsupio la sua bimba Isabella che ha appena 5 mesi. «Io in realtà il biglietto lo avevo comprato da tempo - racconta - purtroppo però non ho trovato nessuno che guardasse mia figlia. Perciò mio marito all’interno e io lo aspetterò qui fuori».

Il piano sicurezza è scattato già sabato sera: bonifiche nell’area, caccia ai biglietti falsi, controlli antiborseggio e antirapina, ma anche vigilanza nelle stazioni ferroviarie, della metro, ai caselli autostradali, ai capolinea degli autobus e nelle aree di sosta dei pullman. Dalla scorsa notte è in vigore anche la «zona rossa», attorno al Circo Massimo e ai monumenti dell’intera area archeologica, con la chiusura totale delle strade attorno alla spianata che ospita il concerto. Via del Circo Massimo sarà riaperta al traffico alle 2.30 di lunedì mentre via dei Cerchi riaprirà durante la mattinata. Una chiusura «eccessiva» (secondo alcuni) che ha diviso la città e provocato anche diverse polemiche. E, per tutta la giornata di domenica, si sono registrati disagi al traffico, nel centro di Roma : forti rallentamenti, in particolare, su Lungotevere Ripa e in via Marmorata.

Le polemiche che hanno riguardato anche il prezzo «stracciato» che gli organizzatori del concerto hanno sborsato per l’affitto dell’area archeologica: solo 7.954 euro, meno della metà di quanto spende la band per alloggiare all’hotel St Regis, in una suite da 14 mila euro a notte. C’è da dire però, che la band inglese pagherà tutti i servizi, dalla sicurezza agli straordinari dei vigili e il potenziamento dei mezzi pubblici (circa 170mila euro). Ben poco , secondo l’opposizione in Campidoglio che annuncia un esposto alla Corte dei Conti: il concerto sold out, porterà agli organizzatori circa 6 milioni di euro (il biglietto costa dai 70 ai 150 euro).

Poco meno di 8.000 per «usare» tutto il Circo Massimo di Roma, 3,50 sterline a testa per calpestare i verdi prati di un parco londinese. Il confronto tra il vantaggio per le casse pubbliche delle due capitali nell’ospitare i Rolling Stones è impietoso. Per avere un’idea approssimativa, se lo stesso calcolo fosse stato fatto da noi il Comune avrebbe incassato, solo per l’affitto del luogo, oltre 300mila euro. Lo scrupoloso regolamento di The Royal Parks, l’Agenzia del Dipartimento britannico della Cultura, dei media e dello Sport che gestisce i nove grandi parchi londinesi, prevede un preciso tariffario per l’organizzazione di eventi negli spazi pubblici. Secondo i dati disponibili, aggiornati al febbraio 2012, per un concerto a scopi commerciali in un parco londinese gli organizzatori devono pagare un «fee», una tariffa, di 3,50 sterline a biglietto, calcolata sulla «capacità» dell’area presa in concessione e non sul numero effettivo di biglietti venduti. Un vantaggio in più per le casse pubbliche, oltre ai costi aggiuntivi che vengono addebitati agli organizzatori.

Secca la replica del sindaco Ignazio Marino: «Roma oggi ha circa 60 mila persone oltre ai 10-20 mila romani che sono venuti per questo evento. Persone che sono andate in albergo, ristoranti, che hanno preso un taxi, un gelato. Roma in un giorno guadagna 25milioni di euro» dice il sindaco che ha voluto questo evento. «Riuscire ad organizzare eventi è una cosa molto positiva - dice ancora - Se a questo aggiungiamo che abbiamo una delle band più importanti della nostra storia recente che suona all’interno della storia archeologica di Roma penso che davvero sia un risultato straordinario».

Preso d’assalto, già da sabato sera, l’albergo dove hanno alloggiato gli Stones: i fan indossano (quasi tutti) una maglietta con la lingua rossa simbolo del gruppo, commissionata al grafico John Pasche da Mick Jagger in persona per accompagnare il tour europeo degli Stones del 1970. «Vengo da Alessandria - racconta una signora - sono fan da quando avevo 9 anni ora ne ho 58. Spero di poter festeggiare il mio compleanno con loro alla mezzanotte, sarebbe il più bel regalo».

E per la band, sabato sera, cena tipica da turisti a Roma al ristorante Antica Pesa di Francesco Panella, molto noto anche a New York. Mick Jagger e i musicisti hanno ordinato pasta alla carbonara e pollo ai peperoni bevendo vino rosso. In un’atmosfera molto piacevole hanno trascorso la serata in compagnia di alcuni amici e del regista Giuseppe Tornatore. Alla fine della cena Mick Jagger ha, in maniera del tutto inusuale, secondo quanto viene riferito dal suo publicist, fatto foto con i presenti, chiamando in particolare Simone Panella, lo chef del ristorante.


http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_giugno_22/fan-gia-fila-circo-massimo-jagger-si-carica-una-carbonara-36ba285a-f9f3-11e3-88df-379dc8923ae4.shtml