Nello stravagante mondo del pop britannico sta ri-esplodendo un’autentica passione per Kate Bush, la musa rock dalla voce di soprano, personaggio inquieto e altrettanto stravagante che non si esibisce in pubblico dal 1979, una vita fa. Il suo debutto tra l’altro risaliva soltanto all’anno prima, dopo che era stata scoperta da David Gilmour dei Pink Floyd, che la presentò alla propria casa discografica. E’ seguita una carriera discontinua ma di enorme spessore, che secondo il giornalismo inglese l’ha resa l’artista con il patrimonio più cospicuo in patria.

Adesso, all’improvviso, non si parla che di Kate Bush, il cui notevole ultimo disco, «50 words for Snow», risale al novembre 2011. Il mondo delle scommesse è in fermento dopo che ieri mattina i bookmakers hanno cominciato a dare 9 a 1 la sua ri-consacrazione come headliner al celebrato Festival di Glastonbury per il 2015. Tutto ciò segue l’annuncio del 21 marzo che lady Bush tornerà sulle scene all’Apollo di Londra - stessa venue dove cantò per l’ultima volta 36 anni fa - per 22 concerti dal titolo «Before the Down», prima del tramonto. Kate Bush ha 56 anni, sente evidentemente l’assillo del tempo e si è così decisa al grande passo, ancora inconsapevole che da lì a poco sarebbe capitato il finimondo.

Gli ottantamila biglietti sono infatti volati via nel giro di 15 minuti, non appena messi in vendita il giorno 28. Kate si è dichiarata «completamente sopraffatta dalla notizia» ma le emozioni non erano evidentemente terminate (i bookmakers, però, danno anche 10/1 che Kate cancelli l’intera serie di concerti sold out previsti fra il 26 agosto e l’1 ottobre) .


Marinella Venegoni

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