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Giusy Ferreri: “È stato un tempo di ricerca e di nuovi stimoli ma anche una rinascita"

“L’attesa è finita”. Con queste parole, Giusy Ferreri è stata accolta da Paola “Funky” Gallo a Radio Italia per presentare il suo nuovo disco che segna il ritorno dopo 3 anni di pausa: “È stato un tempo di ricerca e di nuovi stimoli ma anche una rinascita, dovuta a una crescita interiore. Agli album precedenti avevo lavorato con ritmi diversi. Volevo staccare, godere di una lunga pausa per poter sviluppare nuove collaborazioni".

Alla domanda se “X Factor” le abbia fatto più bene o più male, Giusy non si sbilancia: "E’ stato il trampolino di lancio che mi ha permesso di essere popolare e molto apprezzata come interprete, celando quasi del tutto il mio lato artistico, quello della scrittura. Tutto quello che è arrivato prima era un dono in più, però forse stavo sottovalutando qualcosa che volevo comunicare io. Adesso è il momento di svelarmi di più”.

Dopo la clip di “Ti porto a cena con me”, la chiacchierata si fa più tecnica: “Anche grazie all’aiuto di Linda Perry in California, ho lavorato sulla mia voce scegliendo la strada di contenermi un po’. Negli anni precedenti ero più aggressiva, ho cercato di fare un percorso di pulizia nella tecnica vocale. Linda mi ha detto: ‘Canti spesso con molta aria nel suono e una vocalità troppo scura. Perché non cantare più dolce?'".

Nel disco, Giusy ha scritto due brani che trattano dello stesso argomento ma visto da due lati opposti: “Nella canzone ‘L’anima’ racconto quanto ognuno di noi deve rispettare la propria natura e preservarla dagli altri. La ghost track ‘Ho ucciso il diavolo’ è invece un dialogo tra me e lui in cui parlo di come si può vendere l’anima al diavolo e poi giocare d’astuzia per riprendersela”. Un’altra canzone importante de “L’attesa” è “Qualunque vita è straordinaria”, scritta dall’ex Fame di Camilla Ermal Meta: “Lui è molto talentuoso. Io l’ho leggermente modificata perché per me aveva un significato importante, per via di alcune esperienze di vita. L’ho dedicata a mio papà e a mio fratello che hanno vissuto situazioni difficili di salute”.

Ai fan che premono per nuove collaborazioni, Giusy risponde: “Mi piacerebbe confrontarmi con la parte più alternativa del rock italiano, come Afterhours e Marlene Kuntz, anche se il mio repertorio è molto distante dal loro. E poi Elisa. L’adoro, mi piacerebbe sentire l’accostamento tra una voce eterea come la sua e la mia molto più cupa”.


http://www.tgcom24.mediaset.it/speciale-radioitalia/2014/notizia/giusy-ferreri-%E2%80%9C%C3%88-stato-un-tempo-di-ricerca-e-di-nuovi-stimoli-ma-anche-una-rinascita-_2035967.shtml