Adios a Paco de Lucía, uno dei più grandi chitarristi di flamenco di tutti i tempi. Aveva 66 anni. La conferma è arrivata dal Comune della città natale Algeciras. Il maestro è deceduto nella città messicana di Cancún a causa di un infarto mentre si trovava in spiaggia.

Figlio d’arte, al secolo Francisco Sánchez Gómez, prese il nome che lo ha reso celebre nel mondo della musica perchè, come lui stesso a spiegato, «ad Algeciras, di Paco
(diminutivo di Francisco, ndr) ce n’erano tanti e per distinguermi aggiunsi il nome di mia madre». Unitosi artisticamente nel ’60 con Camarón de la Isla, il «Caruso» del flamenco cantato, contribuí a rendere popolare la musica dei gitanos, anche se ha poi ampliato il suo vasto orizzonte di chitarra classica con il jazz ed il pop.

Memorabile la sua interpretazione in «Friday night in San Francisco» (1981), con John McLaughlin ed Al Di Meola, che lo lancia su scala internazionale. Tra i suoi 30 dischi, quello che rimane il suo testamento è «Entre dos aguas», il più bel ritratto in musica dell’essenza della Spagna, un pezzo storico che riassume l’eterno impulso verso la modernità senza dimenticare la tradizione.

Gian Antonio Orighi

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