MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Sanremo, continuano le pagelle Big (Ma la serata è apparsa più moscia)


FRANCESCO RENGA: "A un isolato da te" e "Vivendo adesso". Voto: 8

E' anche un bel ragazzo, il barbone gli sta benissimo. Ma Il voto è soprattutto all’interprete. Nessuno, se non la Ruggiero, ha allevato come lui la propria voce, nutrendola con studio continuo, e trovando gran difficoltà però nel reperire uno stile e un repertorio adatto. Anche qui la fatica si indovina. "A un isolato da te" di Casalino guarda a mondi più tradizionali, l’apertura odora di Abba lontano un miglio, e la ballad poi si apre a conforto della voce. Elisa ha scritto invece "Vivendo adesso", un più efficace power pop che racconta incontri clandestini con testo piuttosto retorico, ma vincente grazie a lui che rischia proprio la vittoria 14. Per ora, passa con la canzone di Elisa.


GIULIANO PALMA: " Così lontano", " Un bacio crudele". Voto: 7

Il debuttante più agé della combriccola, con i suoi 48 anni, è un tipo che quando canta ti fa comunque ballare, e si muove con grande ritmo sul palco grazie all’enorme esperienza accumulata in anni gloriosi con i Bluebeaters ora abbandonati. Il primo brano è firmato da Palma con Nina Zilli ed è certo il più grazioso; il secondo non è che si allontani in verità molto dal primo, se non per l’ulteriore carica ritmica. Ma Palma compie il suo dovere sociale di divertire, in un Sanremone alquanto tristanzuolo. E vince con Nina Zilli, un raro primo brano che passa.


NOEMI: " Un uomo è un albero", "Bagnati dal sole". Voto: 5
C’è un po’ di provincialismo in tutti noi, quando ci accendiamo perché (come in questo caso) qualcuno è andato a incidere a Londra. Noemi è una ragazza sveglia che si muove cercando una propria identità artistica, dopo essersi molto affidata in giro. I nuovi brani sono lodevoli nelle intenzioni, però il secondo, elettronico, suona più esperimento sonoro che canzone vera e propria, anche a causa del testo; mentre il primo, «Un uomo è un albero", a parte le immagini bislacche sempre del testo, decolla con qualche imbarazzo anche per l'ascoltatore, che non capisce tanto entusiasmo. (nel finale dell'albero, tra l'altro, Bob Marley si rivolta).


RENZO RUBINO: " Ora", "Per sempre e poi basta". Voto: 5.

Si sono sentiti fischi in platea, che magari si potevano ascoltare prima. Con Rubino, Fazio si è voluto trasformare in talent-scout. L’anno scorso fra i Giovani ha servito la causa gay, con il brano più brutto di un album grazioso. Ora, un po’ avventurosamente trasformato in Big, Rubino si riscatta guardando al mondo cantautorale e perfino, per quanto possibile, a Umberto Bindi. Ma l’ambizione deve ancora fare i conti con limature, asciugature e più esperienza, mentre il rischio di trasformare i brani in una fiction sono reali. Alla fine ha vinto il primo brano, "Ora".


RON: "Un abbraccio unico", "Sing in the rain". Voto: 5

Alla fine il telefoto ha scelto la parte più allegra della poetica di Ron, riscattando così in qualche modo questa stagione problematica per uno dei cantautori più significativi dell’età dell’oro, autore di «Piazza Grande», che nel primo brano non riesce a trovare la chiave per un ritorno avvincente, e si avvita in un formalismo stilistico che evoca da lontano grandi momenti, senza riuscire a emularli. «Sing in the rain» è poi una trovatina divertente, un pop-folk con il suo banjo e l’allegra band, ma non così spumeggiante com’era forse nelle intenzioni dell’autore.


RICCARDO SINIGALLIA: "Prima di andare via", " Una rigenerazione". Voto: 6
Poco risentito, subito ritrovato, l’ex Tiromancino torna qui da solo con il suo stile consolidato e senza sorprese. Gradirà forse "Una rigenerazione" la sua generazione, che si potrà specchiare in un ottimismo elettronico e un po’ fanciullesco, immemore di cadute e risalite anche musicali; mentre "Prima di andare via" sembra uno sposalizio fra le sue ritmiche e quelle di Manu Chao, in una dolcezza snervata e minuziosa che si alimenta dell’esperienza lunga, e farà di certo sognare qualcuno. Sinceramente, poi, sfuggono le prospettive a lungo termine di questa presenza, al di là del piacere di essere a Sanremo.


FRANCESCO SARCINA: "Nel tuo sorriso", "In questa città". Voto: 5

L’ex leader delle Vibrazioni torna da solista, dopo l’ennesima implosione di una band, e propone l’unica bandierina di rock accorato e sanguigno, in questa rassegna di canzoni fuori dal tempo e dallo spazio. La sua intensità va al servizio di una riconosciuta poetica, fra la prima canzone di puro stile Vibrazioni, con l’ausilio emotivo di chitarre sia nella prima ballad che più copiosamente, poi, nella inutilmente accorata «In questa città». Sanremo potrebbe comunque per lui essere una buona ripartenza.


DIODATO. " Babilonia". Voto: 5
Fra retorica e pensieracci, il ragazzo del mondo indie parte bene in sussurro, poi erompe in un canto disperato e metaforico sui nostri tempi difficili. L'impressione è di una ambizione non contenuta e un poco opprimente, che ci lascia affondare nello slogan condivisibile: "certi giorni ho il cuore nero ed è sempre lunedì"


FILIPPO GRAZIANI: "Le cose belle". Voto: 6


La voce ricorda quella indimenticabile del suo babbo Ivan, la canzone è un poprock di protesta adatta ai tempi, ma bella carica che neanche nei più verdi Anni '60 cui si ispira. "La mia generazione è a spasso/come lupi sul Gran Sasso" è il riassunto del problema.


BIANCA: "Saprai": 6
La ragazza torinese che s'è fatta da sé, uscita da SanremoLab, promette di occuparsi seriamente del proprio futuro. Vocalità cristallina, venata di soul. Un tipo pop ma non troppo rassicurante. si attendono sviluppi.


ZIBBA: "Senza di te". Voto: 7
Quel vocione alla Pierangelo Bertoli nasconde un cuore da lottatore e lunghi anni di gavetta, che cedono più al pop in questo momento delicato di grande esposizione tv. Ma Zibba ha già scritto altrove parte della propria storia e generalmente ha uno sguardo più ampio.


*** Passano Zibba e Diodato***

Marinella Venegoni

http://www.lastampa.it/2014/02/19/blogs/on-the-road/sanremo-continuano-le-pagelle-big-ma-la-serata-apparsa-pi-moscia-tU2fTuyTJom0fXHMeAbvLP/pagina.html