Nella 'tana' del fan club non ne parla già più nessuno, non si è manco scatenata la solita gara per indovinare i titoli delle canzoni se non nelle primissime ore dopo l'annuncio, niente di niente, sono solo (e davvero molto pochi considerando che si tratta di Mina e non di Silvia Salemi) i fan-atici che attendono questa puntata di 'Unici' che Rai2 trasmetterà in un prossimo giovedì di novembre.

Un album in cui Mina canta le canzoni di Natale (Dio che progetto all'avanguardia! Non l'ha mai fatto nessuno!) a me personalmente suscita interesse zero, se non per ascoltare ancora una volta la sua splendida Voce che invecchia, com'è naturale che sia.

Penso però che a gennaio 2014 già uscirà il primo dei dischi previsti per il prossimo anno (probabilmente di inediti), perché mi sa che per sopperire al pauroso e verticale calo di vendite degli ultimi album a Lugano abbiano pensato a più uscite durante i prossimi dodici mesi o addirittura al ritorno del doppio cd, che significa poca spesa in più per la sua realizzazione ma doppia spesa per i fan e conseguente doppio incasso rispetto al cd singolo.

Un'ultima cosa: leggendo -sempre nel blog- l'articolo che annuncia la puntata di 'Unici' scopriamo che il figlio e (purtroppo) suo produttore Massimiliano Pani si stupisce che il pubblico comune (non i fan sfegatati) non conosca l'ultima Mina e quindi non l'apprezzi (leggi: non compri più i suoi dischi): a parte che in alcuni casi è meglio che il grande pubblico non conosca affatto alcuni suoi ultimi lavori (penso all'orribile "Bau" fra tutti ma anche al lagnosissimo "Mina American Song Book" dell'anno scorso, scomparso dalle classifiche dopo neanche un mese dalla sua uscita segnando un record negativo assoluto per lei), caro Max...se non paghi alla radio non ti passano, neanche se ti chiami Mina. E se non ti passano le radio il pubblico ti dimentica, anche se ti chiami Mina.
Questa è la realtà, o ti adegui o non puoi lamentarti fingendo di non capire.

Ma davvero questa grande donna (e grande Artista) non aveva di meglio del figlio a cui affidarsi per farsi seguire e consigliare in questi ultimi decenni e ora nella parte finale della sua straordinaria carriera?

Gab.

A: Passo il turno anche quest'anno......ma poi, Mina in versione papera non l'avevamo già vista ai tempi di Mina Celentano?

B: Le mancavano solo queste. Due stra-palle.

A: Le ha fatte in Dalla Terra..... versioni ultra rallentate e soporifere......perfino Tu scendi dalle stelle diventa una lagna mortale!

B: Non sono proprio sul Natale. Forse qualcuna. Ma tre palle sempre.

C: Ma è così simpatica in versione Disney? Forse vuole equilibrare la pesantezza del disco con un immagine "spiritosa"

A: Brani di 3 minuti rallentati fino a 6 minuti..... Avanti che finisce il cd siamo a Pasqua!

D: Quanto deve ad Augusto Martelli? Moltissimo, tanto è vero che una volta divorziati 'anche' artisticamente, il declino è stato lentissimo ma c'è stato. Non perché lei non fosse più un'interprete straordinaria, ma perché era bisognosa, come poche altre, di una 'guida' che sapesse far venire fuori tutte le sue capacità straordinarie. Senza questa 'guida', nella routine che annoia lei per prima, Mina è spenta

E: Quando Mina era in questa forma, e stimolata da un arrangiatore che la stimolava a dare il meglio di sé in interpretazioni personalissime, originali e sempre eleganti (pensare in quali mani è finita poi la Tigre, ahimè...), beh, allora davvero sì che non ce n'era per nessuna o nessuno!

Ho letto su FB di questa novità minosa: canzoncine per bambini. Non mi scandalizza il progetto. E' Natale, un omaggio ai bimbi può pure andare, ma se i canti sono del tipo "Silent night", credo che i Genitori non abbiano più difficoltà ad addormentare i Pargoli. Enfin, quand'anche in radio avessero trasmesso le lagne dell'ultimo album, le vendite sarebbero rimasta uguali. Ho preso il vinile, ancora sigillato e credo che così sarà pure per l'album natalizio. Mero collezionismo.

Eppure 12 American Song Book per me rimane uno dei lavori più belli di Mina...

"12 American Songbook" è un album senile, in cui passa ancora una volta l’idea che per fare qualcosa di raffinato o di colto basta rallentare le canzoni, infiorandole di archi e violini e uccidendone lo spirito.
Errore già commesso in passato con altri album infelici come "Napoli secondo estratto" o quel pasticcio musicale che è "L'allieva".
Brani che lasciano il tempo che trovano. Beneficiato del primo ascolto, la gran parte degli acquirenti non sente il desiderio di riprendere più in mano il CD.

avete già affondato la nave prima ancora del varo....!!vero è che nessuno griderà al miracolo ascoltando pezzi di Natale che già di loro sono delle "pezze"!che dire? vogliamo paragonare lo staff mazziniano al comandante Schettino? (giusto per stare in tema)se così fosse sappiamo già anche come andrà a finire.....mi sa che forse sarà l'unica volta che salterò l'acquisto.