MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Imany, cantautrice, ex modella - (una Chapman più morbida e dolce)



Imany, seconda modella di Francia dopo Carlà a evolvere in cantautrice. Non è ancora una epidemia, ma tocca prestare attenzione al fenomeno, soprattutto perché la ragazza originaria delle Comore ma nata in Provenza, vero nome Nadia Mladjo (34 anni se Wikipedia dice il giusto), quando qualche anno fa ha cominciato a pensare di scrivere e cantare non aveva dalla sua parte la stessa popolarità della ex première dame: eppure il suo album passionale e sobrio, «Shape of a broken heart», uscito nell’estate, ha infilato dritto la strada dell’ascolto. Il brano «You Will Never Know» è un tormentone, e in un recente showcase milanese ha dovuto ripeterla allo sfinimento; anche Fazio l’ha voluta al suo show, forse in vista di Sanremo. In dicembre poi, comincerà a furor di club un lungo tour in Italia

Insomma, Imany è qui per starci, e se ne è contenti, tutti. E’ ovviamente molto bella, alta e sottile con i tratti delicati sulla pelle ambrata; è chic con il suo foulardino in testa che, spiega, «mettevo quando non avevo i capelli in ordine finché una fan mi ha detto che mi stava benissimo»; diventerà presto una moda generale ma si sa non è questo che conta. Conta il suo stile semplice e intenso, assecondato da una voce bassa e profonda: come una Tracy Chapman più morbida e romantica. Chitarra e voce è il suo stile, e tra l’altro con Carlà, Imany ha in comune anche il chitarrista marocchino, Taofik Farah, che però nel 2014 se ne parte in tour con la Bruni. E comunque Imany ha da fare: il suo orossimo progetto, sono le musiche per un film del quale già si parla molto in Francia, «Homosapiennes» della regista e attrice Audrey Dana, con la crema delle attrici nazionali, da Isabelle Adjani a Laetitia Casta a Vanessa Paradis: «Un film di donne per le donne, storia in 28 giorni di undici personaggi differenti, nel quale si racconta come gli ormoni influiscano sulla vita quotidiana», sorride Imany dentro i suoi zigomi clamorosi. Dana le ha anche chiesto di recitare: «Ma era troppo tardi quando l’ho saputo. Comunque, le canzoni sono ormai scritte, ora bisogna produrle. E’ bello, mi fa lavorare il cervello. E’ una sfida così ardua che non dormo di notte», racconta con la sua voce profonda.

E’ stato difficile cominciare? «Il difficile è trovare il coraggio di farlo. Non vengo dalla musica, non la ascoltavano neanche i miei genitori, non l’ho studiata. A lungo la mia voce mi ha anzi disturbata, poi ho visto che me la notavano in tanti, e ho capito di aver sempre voluto cantare: ho cominciato a 23/24 anni, mentre facevo la modella negli Stati Uniti dove sono rimasta 7 anni. Due anni fa mi sono messa a prendere lezioni di chitarra, ora riesco anche un po’ ad accompagnarmi».

Quando ha capito che ce l’aveva fatta? «Non penso di avercela ancora fatta, l’unica cosa è che oggi riesco a pagarmi l’affitto. Ho così tanto da imparare, canto le canzoni che creo a qualcuno che le mette sul pentagramma, il mio produttore è stato preziosissimo». Dice che, quando ha cominciato, aveva in mente proprio la Chapman («il suo produttore mi ha contattata»), ma anche un po’ Bob Dylan. L’importante è mirare alto. Di Carlà, dice, le piace il lavoro artistico: «I giornali sono stati crudeli con il suo matrimonio con Sarkozy. Una cosa molto francese, io non ho votato Sarkozy ma ci si sposa con chi si vuole. E’ tutto molto maschilista...». Nina Simone le dice niente? «Mi sento vicina a lei per la musicalità, ma era una donna agitata e alcolica. Io a malapena bevo caffé».



Le date del tour: 3 dicembre Milano, 5 Firenze, 6 Roma, 7 Bari, 8 Napoli, 10 Senigallia, 11 Rimini, 12 Torino.


Marinella Venegoni

www.lastampa.it

Imany - Please And Change