Se è vero che un certo tipo di polemica paga, e se è ancora vero che "sex sells", non si può non notare come l'enorme parlare che si è fatto - dalla fine dello scorso agosto ad oggi - di Miley Cyrus, alla fine un risultato evidente l'abbia sortito: nelle classifiche britanniche la giovane cantante infatti mette a segno un colpo da KO. Miley, tra un twerk ed una mezza rispostaccia a Sinead O'Connor, e senza dimenticare il video
che accompagna "Wrecking ball", debutta al primo posto sia nella chart dei singoli, appunto con "Wrecking ball", sia in quella degli album, con "Bangerz". Il suo album precedente, che qualche polemica l'aveva sollevata ma nulla in confronto con quella attuale, si era fermato al numero otto. Da notare, inoltre, che Miley è la prima artista che quest'anno sia riuscita a portare simultaneamente al numero 1 sia un album sia un singolo.

Al numero 2 degli album un'altra new entry. E' "Brand new machine" dei Chase & Status, il duo britannico di electronica composto da Saul Milton (Chase) e Will Kennard (Status). Sul terzo scalino ritroviamo "AM" degli Arctic Monkeys, sul quarto "Mechanical bull" dei Kings Of Leon
e sul quinto, in rapida discesa dal numero uno, "Days are gone" delle Haim. La seconda metà della Top 10 si apre con "Nothing was the same" di Drake e prosegue con "Join the club" di Lucy Spraggan, ex concorrente di "X Factor". All'ottavo posto, giù dal secondo, ecco "The 20/20 experience-2 of 2" di Justin Timberlake. In nona posizone "If you wait" dei London Grammar di Nottingham, l'ultima novità dei Magnifici Dieci spunta in chiusura con "Too weird to live too rare to die" dei Panic At The Disco. La successiva new entry è al 15, posizionamento che per una volta non deve essere giudicato un mezzo flop: con scarsa pubblicità e poca promozione, arriva "Crimson/Red" dei Prefab Sprout che sembravano finiti nel dimenticatoio. E invece.


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