Il comune di Molteno - piccolo centro nella Brianza lecchese nel quale Lucio Battisti trascorse in assoluto anonimato gli ultimi anni della sua vita - potrà continuare ad organizzare il festival "Un'avventura, le emozioni" in onore e ricordo del cantautore: la manifestazione, nata nel 1999, fu bloccata da una prima sentenza nel 2011, quando la sezione specializzata in materia di proprietà industriale e intellettuale del tribunale di Milano, su istanza presentata dagli eredi dell'artista, impose al Comune - oltre al versare un risarcimento di 70mila euro - la chiusura dei battenti del festival. La Corte d'appello del capoluogo lombardo ha oggi ribaltato la sentenza di primo grado, tornando così ad accordare a Molteno il diritto all'organizzazione della rassegna.

Al centro della contesa, spiega l'edizione online del Corriere della Sera, ci sono le supposte finalità di lucro dell'evento: se, da una parte, i legali della famiglia Battisti hanno provato l'incasso di 220mila euro versati da sponsor al municipio, dall'altro il Comune di Molteno ha provato di aver speso più di quanto guadagnato nell'organizzazione della manifestazione. Di qui la sentenza della Corte d'appello.

"Se dovessimo avallare la motivazione della Corte d'appello di Milano chiunque potrebbe utilizzare per finalità di sponsorizzazione il nome e/o l'immagine di un personaggio notorio, senza il suo consenso, per promuovere un evento culturale e commemorativo, sostenendo di non guadagnarci nulla, ma solo allo scopo di coprire i costi dello stesso, il che è aberrante sul piano giuridico", hanno dichiarato ai cronisti di via Solferino i legali dei Battisti annunciando il ricorso in Cassazione: "La sentenza farà sicuramente discutere. Sono sempre più frequenti i casi di personaggi famosi del mondo dello spettacolo e non o di loro eredi che denunciano l'illecita utilizzazione del nome e dell'immagine del proprio congiunto per scopi meramente speculativi".

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mah..che dire? trovo imbarazzante questa ostinazione degli eredi (perchè poi si parla al plurale visto che a quanto si sa è la moglie a porre qualsiasi veto)a negare tutto ciò che richiama Lucio. Lucio in quanto artista appartiene a tutti e sarebbe ora che qualche tribunale si pronunciasse in merito a tal proposito, credo che gli eredi non possano lamentarsi dei diritti che piombano numerosi ad ogni semestre o no?