MUSICA




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Balli d'estate, basta con i caraibi: agli italiani piacciono gli anni Ottanta



Gloria Gaynor, i Village People, il tormentone "Get Lucky": una ricerca racconta che cosa abbiamo ballato in vacanza. Finito il predominio di bachata e macarena, sul podio ci sono gli evergreen che hanno fatto la storia della dance


Chi tanto si era dannato per imparare i complicati movimenti d'anca della bachata può darsi pace. I balli caraibici che da decenni tormentano le estati degli italiani cedono il passo alla dance degli anni Settanta-Ottanta. Più Tony Manero che Carmen Miranda, meglio i ritmi alla Studio 54 che i trenini ay ay caramba. L'estate sta finendo - tanto per citare - ma per molti vacanzieri è stata segnata da serate danzerecce in spiaggia, in discoteca, nei villaggi turistici, in casa fra amici. La fine di agosto è il momento giusto per trarre pensosi bilanci, anche perché pare che il ballo sia stato (e sia ancora, per chi deve finire le ferie o sta per partire) il momento più divertente della vacanza per 7 italiani su 10. Che hanno scelto di scatenarsi con la musica elettronica, la dance e il soul.

Bando a I Watussi, cult di intere generazioni celebrato dai film vanziniani e da orde di signore ammassate nei balli di gruppo per le quali l'hully gully è un dogma. Bando pure alla Macarena: sul podio 2013 si posizionano i Daft Punk con Get Lucky, Pitbull feat. Christina Aguilera con Feel this Moment (che contiene la parte strumentale di Take on Me dei norvegesi A-ha, anni Ottanta doc), gli immarcescibili Village People con YMCA, che piace a tutti ma quasi nessuno fa le mosse giuste con le braccia, e l'immancabile Gloria Gaynor con I will survive, che basta at first I was afraid e tutti cominciano a scalpitare.

A intercettare la tendenza, attraverso l'analisi di oltre 300 testate internazionali (quotidiani e periodici) e di 1000 tra blog, forum, siti web, social network oltre al monitoraggio su 1.200 uomini e donne tra i 16 e i 35 anni è il gioco "Just Dance". Dalla ricerca emerge che il ballo rappresenta "voglia d'evasione" (45%) "un modo per mantenersi in forma in maniera disimpegnata" (28%), "un modo facile per socializzare e fare nuove conoscenze" (32%), e ancora: il modo per ritrovare benessere mentale e fisico, per liberarsi dai freni inibitori. Fra i balli più apprezzati, gli under 40 preferiscono la dance (32%), l'electro-dance (23%), l'hip-hop (12%). I più agguerriti? Le donne, che rappresentano la maggioranza (56%), soprattutto nella fascia d'età che va dai 16 ai 24 anni (72%), seguite da "ballerini" dai 25 ai 34 anni d'età (69%).


Se va scemando l'interesse per bachata, lambada, macarena, salsa y merengue e meneito, non perde punti la discoteca, che resta il luogo in cui la gran parte degli italiani preferisce cimentarsi con la danza. Resistono gli stabilimenti balneari dove le possibilità, un tempo relegate alla sera, si sono ampliate alla tarda mattinata e all'aperitivo, fra mojito e saluti al sole.

Insomma, chi si è potuto permettere un periodo di vacanza "tradizionale" non è sfuggito all'appuntamento con il ballo. Oltre ai tormentoni già citati, si aggiungano David Guetta con Play Hard, Bruno Mars con Treasure, Naughty Boy con La La La, Robin Thicke con Blurred Lines. Contagiati pure i più piccini, ai quali le strutture attrezzate riservano il frequentatissimo spazio della Baby Dance, momento in cui i genitori riescono a liberarsi dai pargoli per prendersi un caffè. Senza tuttavia risolvere l'annosa questione che da tempo ci affligge: ma il coccodrillo come fa?


Alessandra Vitali

www.repubblica.it