Il matrimonio deve avere ancora un senso se la fantastica 73enne Tina Turner, dopo 27 anni di fidanzamento, ha deciso di sposarsi con Erwin Bach di 17 anni più giovane.



La cantante soul di “We don’t need another hero“ e “The Wedding” e il produttore musicale tedesco hanno scelto una cerimonia privata andata in scena sulle rive del lago di Zurigo. Il matrimonio, con rito buddista e intervista esclusiva a Hello, si è tenuto il 4 luglio a Chateau Algonquin, quella che Tina chiama “la mia casa”, nel comune svizzero di Kuesnacht, alla presenza di 120 invitati, tra cui Oprah Winfrey e Bryan Adams.

Magica Tina. Ha lasciato il bianco agli ospiti (l’aveva chiestro espressamente) e lei si è palesata in abito bustier in organza verde pavone doppiato in chiffon nero, indossato su leggings con Swarovski (e sandaletti argentati), firmato dal suo “caro amico” Giorgio Armani. La cantante ha raccontato di averlo visto durante una sfilata della collezione Armani Privé a Pechino ”su una modella filiforme” e di aver subito pensato: “Lo voglio, anche se non lo indosserò mai. Anzi, sarà il mio abito da sposa”.

Un abito da favola, l’ha definito un adorante Erwin. Una storia romantica, la loro. Si erano incontrati per la prima volta alla Emi Record nel 1985. portando avanti una relazione platonica per oltre un anno, prima di cedere alla passione. Subito tutti avevano definito Erwin un toy boy e invece lui ha dimostrato di essere un wedding boy. Bravo!

La coppia è arrivata alla cerimonia insieme con Erwin al volante di una Rolls-Royce nera sulle note di My Way di Frank Sinatra.

Armani ha disegnato anche gli abiti per lo sposo, le damigelle e la testimone.

Erwin Bach ha indossato uno smoking nero con revers a punta Armani Made to Measure, abbinato a camicia bianca e cravatta grigio perla.

Rhonda Graam, testimone degli sposi, sfoggiava un abito composto da tunica in satin di seta verde lime decorato con pietre Swarovski in tinta, nastri torchon, maniche e scollatura in tulle di seta, abbinata a pantaloni in satin di seta.

Per le damigelle, abiti in taffetà di seta lilla, con decorazioni floreali, ricoperti da tulle di seta in tinta e corpetto con ricami di paillettes e strass.

Pare non avesse alcuna intenzione di risposarsi Tina, soprattutto dopo la traumatica esperienza con il primo marito Ike Turner, da cui divorziò nel 1978 e di cui denunciò le violenze domestiche. “Il matrimonio è come un possesso”, diceva. “Mi sento bene così”.

Ma l’amore, si sa, fa cadere ogni certezza. “Ho raggiunto il mio Nirvana” commenta ora spumeggiante Tina. ”Quella felicità di quando puoi tirare finalmente un sospiro profondo e dire: ora va tutto bene”.


Maria Teresa Veneziani

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