MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Storia della Gran Bretagna in 50 dischi, esce il libro

E' intitolato "The people's songs: the story of modern Britain in 50 records" il libro scritto da Stuart Maconie sulle origini (il termine "musica pop" non fu coniato per i zazzeroni di Liverpool ma risale al 1926) e la storia della musica contemporanea in Gran Bretagna. Secondo John Harris del "Guardian", che recensisce il volume, l'autore, il quale ritiene che "i Beach Boys siano meritevoli di analisi esattamente quanto Beethoven", punta su come il grande pop (quindi non l'ultima canzoncina fatta solo per racimolare qualche spicciolo) sia in grando di fare e forse anche cambiare la storia. Nel Regno Unito, si ricorda, è stato attraverso il pop che milioni di persone sono venuti a contatto per la prima volta la società multietnica, con la normalizzazione dell'omosessualitò, con il disssenso politico, e perché no con la scoperta del "mondo" delle droghe. Certo, oggigiorno tutto è diventato più rapido, mostruosamente più rapido rispetto ai tempi dei Beatles: "Bastano un laptop, una infarinatura di bravura, e pronti via". Ma ovviamente grande spazio viene dato ai 49 dischi. Non 50, il cinquantesimo sarà scelto dal pubblico. Chi sì e chi no in quest'opera? In attesa delle immancabili proteste per le esclusioni, Harris riassume bene il lasso temporale analizzato riportando che si spazia dall'alfa di "We'll meet again" di Vera Lynn (la 96enne cantante del tempo di guerra, citata in una canzone dei Pink Floyd) a "Bonkers" del rapper urbano Dizzee Rascal.


I puristi del rock probabilmente vedranno manifestarsi i sintomi dell'orticaria apprendendo che non vi sono capitoli dedicati ai Rolling Stones o ai Led Zeppelin, mentre invece si parla di Spandau Ballet e Bronski Beat, ma l'autore riesce solitamente ad essere "al tempo stesso elegante ed approcciabile".


Stuart Maconie è un giornalista rock nato nel Lancashire che ha lavorato per Q, Word Magazine (chiuso nel 2000), Elle, Times, Guardian, Evening Standard, Daily Express, il defunto mensile Select e Mojo.


www.rockol.it