MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
De Gregori canta una ragazza:"Penso al futuro dei nostri giovani"

Una ragazza classe 1995, un viaggio su un volo low cost, una destinazione verso cui prendere il volo, consapevole che la strada non sarà mai in discesa. "Perché la vita è un po' come la casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright: camminiamo su un ponte che passa sopra qualcosa che non è mai fermo. Eppure quell'instabilità, che può essere una cosa drammatica, può anche rivelarsi incredibilmente vitale" spiega Francesco De Gregori che, come nuovo singolo del suo ultimo album Sulla strada, pubblicato oggi in versione limitata con allegato dvd e booklet fotografico, ha scelto proprio Ragazza del '95, inno (apparentemente) scanzonato di una generazione sull'orlo di una perenne crisi di nervi.


Dai nuovi successi alle canzoni che hanno fatto la storia: il cantautore Francesco De Gregori si racconta a Repubblica, con estratti dal suo ultimo videoclip "Ragazza del '95"(intervista di Andrea Morandi, video di Antonio Nasso)

Una generazione, anche, dal futuro incerto: "Non amo quando i giovani vengono definiti come una categoria - dice De Gregori - perché non lo sono. Però dico una cosa: ci vuole l'ottimismo della volontà e i ragazzi che reclamano dei diritti oggi devono sapere che hanno anche dei doveri verso il futuro, loro e di questo Paese".

E a sessantadue anni compiuti e a quarant'anni dal primo disco solista (Alice non lo sa, 1973), l'artista ci tiene a mantenere un rapporto stretto proprio con l'era digitale che sta forgiando milioni di ragazzi, vantando 50mila followers sul suo profilo Twitter fdegregori e 122mila su Facebook: "Con i social network ho un rapporto laico, disincantato - spiega - so che sono uno dei molti mezzi di comunicazione che un artista si trova davanti e non posso che parlarne bene. Certo, è un mondo in cui ognuno è autorizzato a dire ciò che pensa, con i mezzi e la carica d'odio che può avere, ma una persona pubblica deve mettere in conto il fatto di subire critiche, anche feroci, aspre, ingiuste. E comunque bisogna contestualizzare: ciò che si legge su Twitter spesso ha una sua credibilità solo in quell'ambito lì. L'intelligenza sta anche in chi legge".

In continuo e costante movimento, sempre su e giù da un palco, in attesa del tour estivo che decollerà il 10 luglio dalla Cavea dell'Auditorium di Roma, De Gregori riflette anche su come, a quattro decenni dalle prime composizioni, lo scrivere canzoni non sia diventato più semplice. Anzi, al contrario: "Molto più difficile, e per un semplice motivo: con il passare degli anni devi stare attento a non far riferimento a un tuo lessico personale che hai già utilizzato in passato, a non ripetere termini e situazioni. Una volta un tizio mi disse che nelle mie canzoni ci sono sempre mari e treni, e in effetti è vero, aveva ragione. Mi consolai subito però, pensando che, in fondo, anche l'Odissea è piena di viaggi: ci sono dei tòpos a cui l'essere umano tende a ritornare".

Andrea Morandi

www.repubblica.it

Francesco De Gregori "Ragazza del '95"