MUSICA




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MUSICA
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Addio a Ray Manzarek, l'uomo dalle due tastiere che scoprì Jim Morrison e inventò i Doors

Ray Manzarek, 74 anni, se n'è andato dopo una lotta dura e senza tregua contro il cancro in un ospedale tedesco. Aveva accanto i due fratelli e la moglie Dorothy, conosciuta ai tempi dell'Università a Los Angeles, proprio a metà giusta dei Sessanta quando, durante una passeggiata sulla spiaggia di Venice, si era messo a chiacchierare con uno studente che aveva sottobraccio il suo bravo quaderno di appunti con poesie e canzoni nelle quali cominciava a cimentarsi: Ray ascoltò il ragazzo accennare "Moonlight Drive", e gli piacque subito moltissimo. Lo studente inquieto e sognatore era Jim Morrison, la band che i due formarono quasi subito furono i Doors. Una enorme avventura artistica e finanziaria, con cento milioni di dischi venduti nel mondo prima e dopo la morte dell'autore e vocalist, il 3 luglio 1971, avvenuta in un contesto ancora discusso dopo tanto tempo.

Ray Manzarek era un uomo ispirato. Nella natia Chicago aveva cominciato a suonare da bambino, aveva messo in piedi una band con i suoi fratelli e poi se n'era scappato dalla città natia studiando legge a Los Angeles, per allontanarsi poi dalla facoltà e scegliere il cinema e l'arte. Ray Manzarek era un uomo che amava meditare. E fu a una seduta di meditazione dal Maharishi (lo stesso guru dei Beatles) che incontrò gli altri due componenti dei Doors futuri, il batterista John Densmore e il chitarrista Robbie Krieger. Era fatta. Il bassista invece non fu mai trovato, e Ray si fece carico di sostituire il suono mancante con le sue tastiere.



Chiuso fra l'organo e le tastiere, lavorando di pedaliera, con i compagni diede origine a un suono originale che superava il blues e le sperimentazioni del momento, aprendo la via a un fenomeno eclatante, anche grazie all'irrequieto e ineffabile Jim. Un ragazzo che anche sui primi piccoli palchi di piccoli club aveva cominciato a svelare capacità istrioniche e provocatorie.



Finché furono notati dalla Columbia prima e dalla Elektra poi, che diede vita al primo album della band, dove c'era "Light My Fire". Il resto è noto. Dopo la morte di Jim, Manzarek si dedicò alla cura e all'archivio e al rilancio del fenomeno Doors. Ma era un uomo appassionato della musica, e non pe rse mai di vista la sua evoluzione. Lo piangono star vecchie e nuove, che riconoscono in lui una dedizione e un talento che andavano oltre il mestiere dorato di rockstar.



Marinella Venegoni

www.lastampa.it

Ray Manzarek The best organ solo ever. Boston 1970 (edit)