Per chi non osserva da vicino le cose di pop può sembrare incredibile che Rod Stewart mancassse dal vertice delle classifiche del suo Paese da quasi mezzo secolo. Eppure è così. Il suo nuovo "Time", primo lavoro di studio composto da sole nuove canzoni scritte ad hoc da molti anni a questa parte, va al vertice della nuova chart del Regno Unito a 34 anni dalla volta precedente. L'ultimo numero 1 britannico per Rod the Mod era arrivato nel 1979 con "Greatest hits vol. 1", ma il suo ultimo disco di studio ad agguantare la posizione di testa era stato "A night on the town" del 1976. Era l'anno di fondazione del quotidiano "la Repubblica" e della Apple. "Sono entusiasta", ha commentato Stewart alla notizia. "C'è voluto un po' di tempo, ma ne è valsa la pena". Poi ha ordinato champagne. Nuove le prime tre posizioni. Dopo "Time" debutta al 2 "English rain" di Gabrielle Aplin. Vent'anni, da Bath, l'artista ha già raggiunto il numero 1 della classifica britannica; è accaduto nello scorso dicembre, quando la sua cover di "The power of love", commento sonoro dello spot natalizio della catena John Lewis, singolo con la rilettura del celebre brano dei Frankie Goes To Hollywood, è - appunto - schizzato al primo posto della chart. Esordisce al numero 3 "Modern vampires of the city" dei Vampire Weekend, mentre chiudono la Top 5 "The shocking Miss Emerald" (4) e "Home" dei Rudimental. Una sola nuova entrata nella parte inferiore della Top 10. E', al 6, "A" di Agnetha Faltskog. Per l'ex Abba si tratta di un posizionamento eccellente visto che il precedente "My colouring book" si era fermato in dodicesima posizione e quello prima ancora, "I stand alone", addirittura in settantaduesima. Niente scossoni dal 7 al 10, con "All the little lights" di Passenger (il 29enne cantautore Mike Rosenberg) al 7, "Our version of events" di Emeli Sandé all'8, "To be loved" di Michael Bublé al 9 e in chiusura la colonna sonora di "Les misérables". "More light" dei Primal Scream debutta al 12, "Re-Mit" dei Fall al quaranta.


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