MUSICA




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Decennale dell'iTunes Store: sul sito una timeline ne ripercorre la storia

Il decennale cade domenica, 28 aprile, ma già da un paio di giorni sulla home page di iTunes, anche in Italia, campeggia una timeline che ricorda, anno per anno, le pietre miliari che hanno segnato la storia dell'iTunes Store (un tempo Music Store) della Apple, il negozio di musica digitale (e ora anche di video, film e programmi tv) che ha rivoluzionato il business discografico riportando nell'alveo della legalità una quota rilevante dei consumatori che Napster, pochi anni prima, aveva attratto nell'orbita del consumo illegale e della pirateria.

Fu subito un enorme successo, come noto, con oltre un milione di canzoni in formato download smerciate negli Stati Uniti, al famoso prezzo imposto di 0,99 centesimi di dollaro, nell'arco della prima settimana (nel giorno di apertura l'album più richiesto risultò essere "Sea change" di Beck, e il singolo più venduto "Stuck in a moment" degli U2), e uno straordinario effetto trainante sulla vendita degli iPod, i dispositivi portatili di lettura la cui vendita in massa rappresentava il vero obiettivo dell'azienda californiana. In Italia il debutto del negozio digitale avvenne il 26 ottobre del 2004 e ancora oggi, a dispetto della popolarità universale di YouTube, della crescita esponenziale dei servizi di streaming, della concorrenza di Amazon MP3 e di un modello di business che molti osservatori ritengono in via di obsolescenza, lo store della Apple risulta essere in buona salute in tutto il mondo: tanto che una recente ricerca a cura dell'NPD Group sostiene che nei soli Stati Uniti 44 milioni di consumatori hanno scaricato almeno una canzone o album a pagamento dal negozio Apple nel corso dell'ultimo anno, e che il concetto di possesso propugnato finora da Cupertino possa convivere ancora per diversi anni con quello di accesso promosso da Spotify. Ciò nonostante nei quartieri generali della Apple ci si rende ovviamente conto che rispetto al 2003 lo scenario è profondamente cambiato, e nuove mosse strategiche (sul fronte della Web radio come dello streaming) sono attese nell'arco dei prossimi mesi: solo allora sapremo se Apple saprà giocare un ruolo altrettanto rilevante, e dominante, sul mercato della musica registrata dei prossimi dieci anni.

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