MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Il giorno dei negozi di dischi (se non l'Italia, salviamo l'italiano)


Ho letto sul comunicato di The Voice (la voce) che i concorrenti fanno la battle (battaglia). E allora mi sono girate le scatole (altro non posseggo in materia, né in italiano nè in inglese) forse complice la dissennata giornata del Parlamento Italiano appena trascorsa. Così, vi parlo della "Giornata dei negozi di dischi" e non del Record Store Day, convinta di parlare della stessa cosa di cui si parla in inglese. E volendo essere antica, scordo immagini e video per una volta. Excuse me.

La giornata del negozio di dischi è soprattutto dei dischi di vinile. Il mio negoziante di riferimento che abita davanti a me, stamattina mi ha detto che cambierà indirizzo perché guadagna molto meno e quel negozio lì non se lo può più permettere. Lo fanno anche gli scarpari e le marmiste, del resto.

Comunque, anche questo è un segno dei tempi (bellissimo disco di Prince, tra l'altro). Eppure il giorno del negozio di dischi ha un grosso appeal, sempre più grande e con sempre meno negozi. Le etichette ne appro f ittano per lanciare o rilanciare prodotti anziani: un ep di un concerto dei REM dell'89, per dire. Un picture disc di David Bowie fra passato e presente, un singolo di Dylan ("Wigwam"). Escono con festeggiamenti ad hoc pure Mina, Battiato, Nomadi, PFM e l'immancabile registrazione vinilica del "Trilogia 83-89" dei Litfiba tornati alla gloria da quando è tornata la storica formazione (sono, loro, fra i rarissimi esiti positivi della crisi).

Dovunque si fa festa, come se il passato potesse tornare: ci sarà anche questo, fra gli esiti positivi della crisi? I ragazzi contemporanei non hanno la soddisfazione di farsi firmare un disco dal loro divo di riferimento, o di ricordare un'opera visualizzandone la copertina. Chissà se ci prenderebbero mai gusto o se, come mi dice Ry Cooder, ormai sono rincitrulliti davanti ai loro gadget elettronici.

Succedono tante cose, per il Giorno dei Negozi di Dischi.

Esce il libro "Vinilici" a cura del Mei, su tutti i negozi di dischi, i collezionisti, le rarità. Edizioni Zero (ho ricevuto questa notizia sulla mail circa 30 volte: ragassi, datevi una calmata)

Martedì 23 al Circolo degli Artisti di Roma dalle 19 alle 2 proiezione di "Vynilmania, quando la vita corre a 33 giri al minuto" di Paolo Campana.

Oggi a Milano sempre alle 19, al Teatro Dal Verme trasformato in piazza, scambi di dischi, stand di negozi storici milanesi, incontri con Aldo Nove che sta diventando una popstar con i suoi libri musicali, Enrico Ruggeri, Luca De Gennaro celeberrimo DJ.

A Torino, a differenza che quelli del Mei, nessuno mi ha fatto sapere nulla. Nemmeno una mail, altro che 30. Ma è d'obbligo passare almeno per un tributo a Disco D'Oc in corso Raffaello: il signor Ferraro di sicuro vi festeggerà, e ha delle rarità vere.

I discografici dicono che la festa fa aumentare le vendite del 24/25 per cento. Dunque festeggiano pure loro...


Marinella Venegoni

www.lastampa.it