MUSICA




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The Voice, al via su Raidue il live show dei record

Modaiola o nerd, video friendly o timida, in grado di acchiappare le simpatie dei giudici o irritante: nulla di tutto questo influirà nella scelta di The Voice of Italy… almeno all’inizio. Dopo X Factor e la parentesi flop di Star Academy torna da giovedì 7 marzo un talent musicale su Rai2. Girato negli stessi studi di via Mecenate a Milano che ospitarono X Factor (ai tempi della Rai) e l’Isola dei Famosi, porterà, nella serata del 30 maggio, a decretare il vincitore italiano del talent nato in Olanda.
Le prime quattro puntate saranno quindi ‘al buio’, sono le Blind Audition in cui oltre alle voci (e solo quelle) dei concorrenti saranno protagonisti i quattro coach che, seduti di spalle, dovranno scegliere ciascuno sedici cantanti, anzi dovranno scegliere sedici voci per creare la propria squadra premendo il pulsante rosso ‘I want you’. E nel caso il concorrente piacesse a più giudici sarà proprio quest’ultimo a scegliere il suo coach. I nomi dei quattro allenatori si conoscono da tempo e alcuni arrivano direttamente dalla sala dei trofei della musica italiana: Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e la rossa Noemi.

Sarà il format che nel mondo ha stracciato i record dei precedenti talent show, saranno i coach, sarà che dopo X Factor su Sky non si torna indietro, ma la Rai ha fatto le cose in grande. Voci potenti, ritmo nel montaggio e giudici-personaggi in grado di competere con Elio e Morgan anche senza travestimenti. «Sono la persona meno televisiva» ammette candido Cocciante che quando sente una voce di suo gradimento tira fuori una grinta da lottatore di wrestling «ma l’artista deve sempre avere il coraggio di provare qualcosa di nuovo. E poi sono contento perché qui si premia la voce, per troppo tempo si è pensato solo al look. Se da giovane avessi partecipato ad un qualsiasi talent non avrei avuto alcuna speranza a causa del mio fisico». E nonostante la lunga esperienza sul piccolo schermo anche Raffaella si sente una matricola «E’ la prima volta che affronto un programma cosi diverso da me, sono felice di tornare non da sola ma in gruppo» racconta Raffaella Carrà «sono entusiasta di questo programma che ho visto in Spagna, ma per me sarà difficilissimo scegliere chi portare ai live. Io cerco la voce, ma anche qualcuno che sappia stare sul palco, non dimentichiamoci che abbiamo anche la tv e non solo la radio. Insomma Shakira e Lady Gaga non hanno solo la voce. Per questo Riccardo porterà avanti un certo percorso con i suoi ragazzi, mentre io punterò anche sulla capacità scenica e cercherò di insegnargliela». Sulla stessa falsariga della Carrà anche Pelù «non dobbiamo creare dei talenti, ma delle personalità, io voglio riportare il rock in tv, ma per favore non chiamatelo talent».

Ad affiancarli ci saranno dei tutor di non minor palmares. Per la Carrà ci sarà Gianni Morandi «questo ‘ragazzo’ è cosi generoso e altruista e ha aiutato moltissimo i miei ragazzi», per Cocciante i Modà, Noemi si affida a Mario Biondi e Piero Pelù a Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Alla conduzione Fabio Troiano che si sente un po’ «un cronista a bordo campo che raccoglierà le emozioni dei concorrenti e quelle dei coach. Il conduttore sta di lato, la protagonista, soprattutto all’inizio, è la voce e questo mi permetterà di prendere confidenza piano piano con questo ruolo che per me è nuovo».

Alle quattro puntate ‘al buio’ ne seguiranno tre Battle in cui ogni coach farà duellare due suoi artisti su una canzone. Al termine saranno i giudici-allenatori a scegliere ciascuno gli otto cantanti da portare ai live. Le puntate dal vivo con televoto saranno sei e vedranno i 32 finalisti esibirsi da solisti o con i coach o con ospiti nazionali e internazionali. Alla serata finale del 30 maggio rimarrà una sola voce per coach, quattro cantanti tra cui il pubblico sceglierà il vincitore di un contratto con la Universal.

Lara Gusatto

www.kataweb.it