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Los Angeles, addio a Scott McKenzie

Scott McKenzie, autore della celebre "Be sure to wear flowers in your hair", canzone che negli anni Sessanta venne adottata dal movimento hippie della west coast americana come vero e proprio inno, è morto all'età di 73 anni nella sua casa nell'area urbana di Los Angels: ad essere fatale, all'artista, è stato un attacco cardiaco quasi sicuramente indotto dalle numerosi complicazione della sindrome di Guillain-Barré - una rara patologia che colpisce il sistema nervoso - che lo affliggeva da tempo.

Secondo le prime indiscrezioni, il corpo dell'artista sarebbe stato rinvenuto dai vicini di casa nel pomeriggio di ieri: McKenzie, che negli ultimi tempi era stato ricoverato in ospedale per ricevere le cure necessarie, aveva scelto qualche giorno fa di uscire dalla clinica contro il parere dei medici e di fare ritorno presso la sua abitazione.

All'anagrafe Philip Wallach Blondheim, nato in Nord Carolina nel 1939 poi trasferitosi con la madre a Washington DC dopo la morte del padre, McKenzie formò da giovanissimo la band doo-wop degli Abstracts, che - una volta trasferitisi a New York - registrarono due singoli cambiando il proprio nome in Smoothies. All'inizio degli anni Sessanta, durante l'esplosione della folk music, Scott imbracciò il mandolino e formò, con Dick Weissman, i Journeymen, con i quali diede alle stampe due album fino allo scioglimento della band, avvenuto nel 1964.

Presente nella primissima formazione dei Mamas & Papas, dai quali comunque si sganciò per proseguire da solista (per poi farne ritorno negli ultimi anni per un tour dal vivo con una line-up profondamente rimaneggiata), e co-autore di "Kokomo" dei Beach Boys, McKenzie pubblicò la sua unica grande hit, "Be sure to wear flowers in your hair", nel 1967: ispirata alla prima edizione del festival di Monterey Pop Festival, la canzone - che, vuole la leggenda, sia stata registrata dall'artista indossando una ghirlanda di fiori al collo - raggiunse il numero quattro nella classifica di vendita statunitense e il primo posto di quella inglese.

"Anche verso la fine di quel decennio, quando molti di noi persero la speranza, quando l''estate dell'amore' sembrava essersi tramutata in un inverno di disperazione, la nostra musica ci ha dato il coraggio di rimanere vivi e di portare il nostro messaggio nel mondo che abbiamo sognato di cambiare", si legge in uno dei suoi ultimi messaggio sul Web.



www.rockol.it

Scott McKenzie - San Francisco

Scott McKenzie - San Francisco