Sono lontane quanto il sole e "La luna", cantata appunto da Patty Pravo, la più agée ma di pochi anni. A qualche mese di distanza, si affidano ciascuna a un cantautore blasonato - Berté a Edoardo Bennato, Pravo a Vasco Rossi - per un singolo alla vigilia dell'estate.
Ha cominciato Loredana. Umorale, viscerale, orgogliosamente solitaria, in un momento psicologico decisamente positivo, è riuscita con la produzione dell'amico di sempre Mario Lavezzi (e con l'aiuto di Gigi D'Alessio) a incidere questo brano che rincorreva da mesi, e che voleva anche portare a Sanremo prima di ricevere la telefonata di Giggi. "Ma quale musica leggera" è una bella canzone pop assai amara, dove canta con misura e rabbia (quando ci vuole) i sogni di bambina che si trasformano in realtà, e i risvolti poi amari dello showbusiness: "Sul palco sono rose e fiori/dietro le quinte è guerra grande", dice il ritornello accompagnato dall'armonica di Bennato in un video carino recitato da bambini. Un lampo nella melodia ci ricorda Ivano Fossati, ma c'è un afflato di realtà non sublimata che subito riporta al vero autore. Brano cantabilissimo, e brava Loredana.
In questi giorni è invece disponibile su iTunes "La Luna", opera seconda della coppia vincente per antonomasia Vasco Rossi/Patty Pravo.
Lei, Patty. Distratta, aerea, indifferente, lontana. L'opposto insomma della collega. In un momento appannato della sua carriera discontinua, è tornata dall'unico principe che riesca a farla tornare principessa.
"La Luna" ha la musica di Curreri e il testo di Vasco Rossi, ed è un'operina di puro pop con chitarra (s'immagina non di Solieri) rockeggiante. Un po' manierista, venature ironiche, voce di Vasco sullo sfondo, racconta quel che è stato e quel che è nell'animo di una vecchia ribelle individualista. E cattura. Una canzone dell'estate per anagraficamente adulti.

Marinella Venegoni

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