MUSICA




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Mina e Grillo

Mina ha espresso liberamente il suo pensiero sui politici. In quello che ha scritto c'è indubbiamente una parte di verità. Peccato solo che come "rimedio" inneggi a Beppe Grillo, che personalmente trovo un attore comico straordinario ma al quale non mi sognerei di affidare le sorti del mio Paese. Nemmeno Monti mi piace però sia chiaro...

Re: Mina e Grillo

mario
Mina ha espresso liberamente il suo pensiero sui politici. In quello che ha scritto c'è indubbiamente una parte di verità. Peccato solo che come "rimedio" inneggi a Beppe Grillo, che personalmente trovo un attore comico straordinario ma al quale non mi sognerei di affidare le sorti del mio Paese. Nemmeno Monti mi piace però sia chiaro...


In estrema sintesi, due sono le qualità che dovrebbero contraddistinguere chi svolge un lavoro, da quello più umile a quello legato ad incarichi istituzionali: onestà e competenza.

Qualcuno può possedere solo la prima, altri solo la seconda la quale, però, risulta inefficace, o peggio, addirittura dannosa, se priva dell'onestà.

Come è altrettanto vero che l'onestà è prerogativa fondamentale ma inefficace se manca poi la competenza.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che, quasi sempre, il raggiungimento di una certa posizione implica compromessi, non sempre necessariamente legati a malaffare o a illegalità, ma che inevitabilmente condizionano, frenano, la realizzazione dei programmi di interesse generale.

Il fine dovrebbe essere il bene dello Stato che, anche parzialmente, può essere raggiunto attraverso l'ascolto delle diverse parti che, se avessero intimamene acquisito questa consapevolezza, valuterebbero il valore intrinseco delle proposte indipendentemente dai partiti che le esprimono.

E questo vale per i partiti e per i cittadini ai quali manca però una oggettività di analisi che consenta loro di valutare "ciò che si dice" piuttosto che "chi lo dice".

Ma i partiti si preoccupano di mantenere calmo il proprio elettorato e l'azione degli stessi partiti è anche spesso indebolita da rivalità e mire carrieristiche interne.

Il marcio dei partiti rispecchia poi il marcio che esiste nella nostra coscienza dove diritti e doveri vengono valutati in base al proprio tornaconto, cioè dove ognuno pretende il rispetto dei propri diritti ma pensa che i doveri riguardino soprattutto il prossimo.

Monti può essere paragonato ad un chirurgo che si trova a dover salvare un paziente con un intervento altamente demolitivo.

E' comprensibile che chi si trovasse ad osservare tale intervento fosse colpito dalle modalità apparentemente impietose.

Ma forse chi osserva, dovrebbe però chiedersi quali sono i motivi che hanno condotto il paziente in sala operatoria: se cioè si scoprisse che si tratta di un soggetto che per anni ha fumato ed adesso si vede togliere un polmone a causa di un cancro, forse le responsabilità di tali esiti non verrebero attribuite al chirurgo che sta intervenendo.

L'ignoranza, la superficialità di giudizio, l'istintività, sono acerrime nemiche della verità.

Sono, questi, i molteplici elementi che pongono l'osservatore a valutare l'evento presente senza far porre invece l'attenzione sugli eventi pregressi che l'hanno determinato.

Ci sono poi i furbetti che, navigando il malcontento di questi ignoranti, superficiali, istintivi, riescono a catalizzare la loro attenzione e, spesso, anche i loro voti.

Può allora capitare che un comico, che certamente dispone di qualità comunicative, si adatti bene a tale ruolo ma c'è differenza fra riuscire a sedare gli animi, interpretare un diffuso, comprensibile e giustificato malcontento, e possedere i requisiti (onestà e competenza) per risolvere i problemi.

Tutti, comici compresi, hanno il diritto ad una partecipazione attiva alla vita politica, ma sta alla capacità di chi ascolta comprendere se esistono propositività o buone, ma sterili, doti comunicative.

Ed è qui che sta il labile confine fra farsi condurre per una giusta strada o farsi fottere.

Il pericolo non sta dunque nei politici ma nella nostra capacità di saper distinguere fra un buon chirurgo e un imbroglione.

Del resto, solo l'altro ieri, un abile comunicatore, disprezzato pittore senza alcun titolo di studio, seppe ben interpretare il malcontento dei tedeschi e seppe altrettanto bene trasformare i problemi nazionali in tragedia mondiale.

Alberto