Un po' d'imbarazzo c'è, di fronte alla furia distruttrice di Vasco chiuso (penso) nel suo Stupido Hotel, occupato come ormai si sa a scrivere "l'Altra Autobiografia" su Facebook. Leggendo i suoi pensieri sinceri quanto spietati su Claudio Baglioni e "Passerotto", sulla musica in minore di Amadeus Minghi, sulla fisicità e sulla vocalità di Piero Pelù, si rimpiangono le vecchie ipocrite buone maniere che consentono di convivere senza ammazzarsi, come avviene o avveniva invece fra i rappers cresciuti all'università della strada.
Si attende con ansia la reazione dei tre sotto tiro: taceranno da perfetti gentlemen come ha fatto a suo tempo Luciano Ligabue? Finirà tutto a tarallucci e vino? Con il Liga, un po' è andata così.
Alla fine, a Vasco interessa solo raccontare la propria storia nuda e cruda, e sta andando avanti in questa autobiografia scodellata alla coque come l'ovetto del breakfast. E' già arrivato a "Rock sotto l'assedio", in queste ore.
Una cosa è certa. Claudio Baglioni all'improvviso ridiventa oggetto di interesse. Ci sarà qualcuno che riprende a canticchiare "Passerotto non andare via". Ci si ricorda di Minghi il cui mondo era un po' appannato. Piero Pelù ha la volata per il tour dei Litfiba di partenza imminente.
Ci sarà da stare con le orecchie dritte, nei prossimi giorni.

Marinella Venegoni

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raggiunta la veneranda età dei 60 chi lo trattiene più... e poi si sa che tutti, anche i comuni mortali, ad un certo punto non ne possono più di trattenersi dal fare commenti più o meno graditi e il bon ton a questo punto è un ricordo che vale 10 lire tanto per citare (scoprite chi?)è uno cui vasco evidentemente teneva in modo particolare e vi posso assicurare ricambiato già da tempi non sospetti (l'ho intervistato e quando mi ha detto che il suo artista italiano preferito era Vasco mi sono decisamente sorpreso!).meditate gente, meditate...