Apparentemente un dato arido da "fissati" delle classifiche, il fatto che Madonna nelle chart britanniche abbia sorpassato Elvis Presley è invece una realtà storica perché nel Regno Unito il King è ancora molto amato. "MDNA", classificandosi al primo posto, diventa il dodicesimo album di Madge ad arrivare al vertice e, così facendo, batte Elvis che rimane fermo a quota undici. Quest'ultimo, per ovvi motivi, non potrà poi tentare di pareggiare. La striscia della Material Mum iniziò nel settembre 1985 con "Like a virgin". Negli anni Ottanta arrivarono altri due Numero Uno, tre negli anni Novanta (includendo il soundtrack di "Evita") e cinque nel ventunesimo secolo. "MDNA" si impone con un numero di copie abbastanza modesto, 56.000, comunque ampiamente sufficiente per distanziare il concorrente più prossimo, "Nothing but the beat" di David Guetta che muove 22.000 unità. "Our version of events" di Emeli Sandé si rialza dal 4 al 3, e anche "Adele" guadagna una tacca andando in quarta posizione. "Who you are" di Jessie J incarna il perfetto esempio della potenza del mezzo televisivo. Arrivato alla cinquantasettesima settimana, il disco, grazie all'apparizione dell'autrice al programma "The voice" su BBC, passa dal numero 23 al cinque. Fortissimi anche i guadagni di posizione di "Teenage dream" di Katy Perry, che rimbalza dal 34 al 6, mentre il resto della seconda parte della Top 10 vede "Mylo xyloto" dei Coldplay al sette, "+" di Ed Sheeran all'8, "Born to die" di Lana Del Rey al 9 e "Sonik kicks" di Paul Weller che scivola dal numero 1 al dieci. Tra le altre nuove entrate: "Noah" del giovane tenore Noah
Stewart al 14, En vivo" degi Iron Maiden al 19 e "Live at Wembley" degli Alter Bridge al trentuno. Per quanto rigarda i singoli, "Turn up the music" di Chris Brown entra direttamente in prima posizione.

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