MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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La bionda, la bruna, la rossa

Una bionda, una bruna, una rossa. Eccole tutte in fila, il festival è appena finito, le tre vincitrici incontrano la stampa. In testa la superfavorita della vigilia, Emma Marrone, secondo posto nel 2011 con Kekko dei Modà e Arriverà, prima quest'anno con Non è l'inferno. Poi Arisa e Noemi, due ragazze dei talent su tre. "Un grande orgoglio arrivare fin qui con loro", dice Emma, ex Amici, che ha trionfato al televoto e quando è uscita sul palco a prendere il premio si è sciolta in lacrime, d'altronde lo aveva detto un paio di giorni prima, "fuori ho una corazza ma dentro, come si dice a Roma, sono un po' cogliona".

"Se uno è forte è forte, arriva alla gente - dice Emma - al di là dei pregiudizi, la gente è quella che comanda perché compra musica, cerchiamo di rompere questi schemi, noi dei talent ci siamo e non possiamo scomparire". Il momento più difficile per lei è stato praticamente tutto il festival, "salire su quel palco, l'orchestra, cantare bene, affrontare le critiche". E se lo scorso anno, seconda dietro a Vecchioni, disse "io dietro a Vecchioni tutta la vita", quest'anno è dietro a Noemi che sarebbe arivata volentieri, "non mi sarebbe bruciato - dice - io i dischi di Noemi li ho comprati e pure quelli di Arisa, li scarico di iTunes...".

Che fra le tre ci sia grande sintonia si capisce all'istante, la conferenza stampa si trasforma ben presto in uno scambio di battute, di risate, le tre si cimentano in alcune imitazioni-cavalli di battaglia, Emma imita Giusy Ferreri, Arisa canta come Malika Ayane e Noemi parla come Vasco Rossi e tutte e tre si divertono un sacco, sfottono anche i cronisti, "sono stanchi - dice Arisa a Emma - quando fai una battuta alla fine devi dire 'è una battuta', sennò non capiscono".

Arisa, ormai una veterana della ribalta dopo aver partecipato come giurato all'ultima edizione di X Factor, già vincitrice fra i Giovani di Sanremo 2009 con Sincerità (e di nuovo a Sanremo nel 2012 con Malamorenò), ha corso l'unico rischio di essere tradita dall'emozione, "non ci sono stati momenti particolarmente difficili, l'unica difficoltà è stata quella di controllare la mia emotività, ogni tanto mi lascio prendere un pochino e avevo paura del tema della mia canzone", perché La notte parla di un amore finito e lei con il suo fidanzato si è lasciata da poco.

Più serena Noemi, con la sua risata fragorosa, "io ho vissuto tutto con molta tranquillità, mi piaceva molto il pezzo, il testo, la musica mi rappresentava bene; io sono abituata a vivere la vita con tranquillità. Forse, l'unico momento complicato era... quando dovevo scendere le scale per andare sul palco", dice, e tutte e tre scoppiano a ridere. Chiosa Arisa: "Poi vi chiedete come mai vincono le donne?".

Alessandra Vitali

www.repubblica.it

La differenza – di Ernesto Assante

Tre pezzi diversi, tre modi diversi di intendere la canzone e la vocalità. Quello di Arisa è un classico pezzo di canzone d’autore, con un testo appassionatissimo e ben interpetato, con un eccellente suono orchestrale.

Quello di Noemi è in bilico tra pop e rock, con un intepretazione saggiamentte “bluesy” per la voce roca della brava Noemi, che sfrutta al meglio l’hook, il ritornello ripetuto all’infinito che colpisce e si memorizza con facilità.

Quello di Emma, che non è per nulla antipatica e per niente scema, è un pezzo di moderno pop italiano, quello che va per la maggiore oggi, quello dei Modà, con un testo retorico ma attaccatissimo alla realtà, l’unico dell’intero festival. Lei lo inteprrta tutto di potenza, è vero che strilla moltissimo, ma l’arrangiamento superock del ritornello non consente molto altro a dire il vero. E lei ha una notevole intonazione

Detto questo il pezzo più bello è quello di Arisa, quello che mi piace di più è quello di noemi, quello che ascolteremo di più è quello di emma

Assa





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