MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Sanremo 2012, serata 3: Viva l’Italia nel mondo

Per iniziare alla grande, alla grandissima c’è Gianni Morandi, che canta, anti deturpa, una serie di canzoni varie da Frank Sinatra a Mia Martini.
Se vi trovate vicini a un cimitero, occhio, che si stanno rivoltando nelle tombe e stanno pure per uscire. Pensavate di farvi una serata all’insegna di The Walking Dead? Nah, lì tanto gli zombie non li fanno manco più vedere. Restate su Sanremo, che se Morandi and Friends continuano a distruggere le canzoni del passato, gli zombie arriveranno tutti all’Ariston.
A cantare Morandi fa pena. A parlare non è capace. C’è chi rimpiange Baudo, ma a questo punto io rimpiango Elisabettona Canalis. Non è capace a fare una sega, anzi quella mi sa che è molto brava a farla, però almeno fa ridere. Come Twilight. Senza volerlo, eppure sono terribilmente spassosi.

Rocco Papaleo invece non mi ridere manco per sbaglio.
Il suo tormentone “Stiamo tecnici” fa davvero pena.
Che occhi che c’ha poi?
Quanta coca tira, ehm volevo dire beve, per avere degli occhi così? Neanche Luca Bizzarri l’anno scorso era messo a tali livelli…
Ivanka Zoccolova non capisce una sola parola d’italiano, l’unica frase che conosce perché gliela ripetono spesso è: “Abbella, quanto prendi?”, però nonostante questo continua a ridere come un’oca.
Dev’essersi studiata bene i filmati con le vallette degli anni passati… Ragazza studiosa. Si vede che ha uno sguardo intelligente.
Ed ecco che subito, manco a farlo apposta, arriva lui. L'avevo appena invocato, ed eccolo:
Shaggy!



Chiara Civello, You Don't Have To Say You Love Me (Io Che Non Vivo), con Shaggy
Shaggy viene presentato come uno dei più importanti artisti reggae del moa (forse) decenni fa, e comunque è sempre stato considerato un po’ il pagliaccio del reggae.
Viene annunciato il pezzo “You don’t have to say you love me” composto da Pino Donaggio, grande compositore di soundtrack per Brian DePalma. Donaggio e DePalma che torneranno a collaborare sul nuovo film annunciato dal regista intitolato Passion, un remake dell’ottimo thriller francese Crime d’amour e con cui Donaggio potrà tornare grande dopo il lavoro su fiction come Don Matteo.
Peccato che Shaggy si metta a fare uno show personale non richiesto, un po’ come Celentano nella prima serata, e si mette ad attaccare non Famiglia Cristiana, non L’Avvenire, non Aldo Grasso, bensì attacca con la sua sola e unica hit, e forse anche sola e unica canzone che abbia mai inciso: Boombastic, naturalmente. Fino a che non gli sfumano la base a sopresa e lui ci rimane di merda e si sta quasi per mettere a piangere. Mi fa quasi pena.
Quando prova a cantare “You don’t have to say etc” non è che mi fa quasi pena. Mi fa proprio pena.
Mai sentito qualcuno tanto stonato!
(voto 6 alla Civello, voto 7 al primo piano delle sue tette, voto 1 di incoraggiamento a Shaggy)

Samuele Bersani, My Sweet Romagna (Romagna Mia), con Goran Bregovic
Goran Bregovic, noto soprattutto come autore delle colonne sonore per Kusturica, viene annunciato come grandissimo compositore da Morandi, che però si dimentica come si chiama.
Questa versione di Romagna mia comunque è roba che manco nelle peggio sagre di paese di sente qualcosa del genere.
Avessi una boccia di vino davanti, magari apprezzerei anche, ma adesso da (purtroppo) sobrio, come direbbe Mara Maionchi, per è un NO.
(voto 4)



Nina Zilli, Never, Never, Never (Grande, Grande, Grande) con Skye
L’artista migliore in gara, insieme a una delle ospiti migliori della serata, con una canzone grande grande grande. Skye a livello di altezza è piccola piccola piccola, ma la sua voce dà merda a quella di un po’ tutti i presenti. Nina compresa, diciamolo.
Poi cantano anche Rome wasn’t built in a day, uno dei pezzi più famosi ma per me non uno dei migliori dei Morcheeba, però ao’ semo in Italia, quindi famo la canzone su Roma.
Saranno le the best of tonight?
(voto 7)



Matia Bazar, Speak Softly Love (Parla Più Piano) con Al Jarreau
Grande Al Jarreau… ma quando? Pure lui saranno almeno 20 o 30 anni o forse anche di più che manco uno se lo fila più. E diccciamole, ccerte cccose.
Insieme poi ai Matia Bazar, che quelli mai nessuno se li è filati, fa una gran tristezza.
Il love theme del Padrino composto da Nino Rota è molto bello, ma questa versione da pensionato con Al Jarreau che fa dei versi a caso è imbarazzante.
Più che al pensionato, non è che siamo finiti al manicomio?
“Intervistato” da Morandi, Al Jarreau cerca di fare il playboy, ma il suo italiano lo tradisce. Invece di dire “bellissima ragazza”, gli esce “bellissimo ragazzo”.
Sento già i Soliti Idioti dire “omosessuaaaaaaaaale”.
(voto 1)



Emma, If Paradise Is Half as Nice (Il Paradiso) con Gary Go
Emma stasera mostra un po’ di tette, mi sa che ci potrebbe scattare un votino in più, per questo…
Gary Go è quello che un paio di estati fa spopolava con il pezzo che faceva più o meno uuuuh uuuuh uuuuh Wonderful, una canzoncina carina ma al di là di quella non è che abbia più fatto altro, questo tizio inquietante.
La canzone di Patty Pravo è piuttosto ganza e questa versione è decente.
L’unica volta che ho provato ad ascoltare un intero disco di Emma Brown mi hanno quasi portato via con l’ambulanza, però presa così a piccole dosi, all’interno del contesto infernale del Festival, non sarà Il Paradiso (amaro) cantato, ma mi piaciucchia, la ragazza. Sì, magari evitasse di fare vocalizzi e urli eccessivi sarebbe anche meglio, però è promossa. Merito anche delle tette.
(voto 6,5)



Arisa, Que Serà (Che Sarà) con José Feliciano
Ancora un brano da una soundtrack, ancora Nino Rota. Tanto per ribadire che una volta in Italia c’erano il grande cinema, i grandi compositori, le grandi canzoni e oggi…
Beh oggi ci sono tante cose...
Sì, c'è quello...
E quell'altro...
Ehm, di cosa parlavamo?
Jose Feliciano è un residuo bellico. Lui sarà tipo dagli anni ’70 che nessuno lo faceva esibire nemmeno alle feste di paese. Grazie Arisa per averlo riportato tra noi. Potevi anche risparmiarcelo, però grazie tante Calimera!
(voto 6--, il meno meno è per l’intervento di Morandi)



Arriva Federica Pellegrini.
Non mi piace fisicamente. Mi sta sulle palle. È gigantesca e con ste due spallone mi fa persino un po’ paura.
Cosa ci fa a Sanremo? Fosse sto personaggione…
Balla un valzer con Morandi mentre lui la “intervista”. Che scena triste.
Le super intevistone di Morandi… me n’ero scordato. Bei tempi, quelli in cui non ricordavo che Morandi facesse interviste!
Chi ***** se ne frega dei tatuaggi della Pellegrini?
O meglio: chi ***** se ne frega della Pellegrini in generale?
O meglio ancora: ma chi ***** è Federica Pellegrini?

Visto che il tango è troppo antiquato per una ganza come lei, la Pellegrini che è una proprio moderna ci propone un balletto (terrificante) sulle note di "I Gotta Feeling" dei Black Eyes Peas, pezzo che andava 3 anni fa e che quindi è troppo recente per essere considerato vintage, ma troppo passato per essere considerato cool.
Dai, basta con questa ospitata vergognosa.

Giorgia Suina sì che ne capisce! Ma perché le fanno fare solo la telepromozione invece di farle condurre tutto da sola? Risparmiavano lo stipendio sia di Morandi, che di Papaleo, che della Zoccolova, che di Belen and Elisatits.
È figa, è simpatica, sa condurre, sa parlare (al contrario di tutti quelli saliti sul palco dell'Ariston), sa pure l'inglese perfettamente... Ah già, è troppo qualificata. In Italia non va bene.



Francesco Renga, El Mundo (Il Mondo) con Sergio Dalma
Il Mondo è una delle poche vecchie canzoni italiane in grado di commuovermi.
Nella versione originale.
Questa mi fa commuovere per il fastidio fisico che mi provoca il vocione di Renga.
Il tizio spagnolo è meno fastidioso, ma io continuo a preferire di gran lunga l'originale.
Il Mondo non si è fermato mai un momento, ma in questo caso era meglio se si fermava e rimaneva nel passato.
(voto 4)

Gianni Morandi a un certo punto se ne esce con la frase: "Io amo i gay".
Quando l'ha detta Tiziano Ferro, l'han chiamato coming out.
Detta da Morandi, fa un po' l'effetto di quelli che dicono "Sì, ma io non sono razzista. Però tutti 'sti extracomunitari venuti a rubarci il lavoro eh eh eh..."

Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Anema e Core con Mads Langer
E a proposito, tanto per fare un po' i razzisti: dovevano proprio chiamare un danese per cantare un pezzo in napoletano?
Mads Langer viene presentato da Gianni Morandi come un grande compositore, autore di musica e testi. Peccato che il pezzo che viene presentato come suo "You're not alone" sia in realtà una cover del gruppo trip-hop inglese Olive, pezzone che nel 1997 era finito al numero 1 della classifica UK.
Quindi, caro Morandi, prima di dire stronzate documentiamoci un attimo, ok?
(voto 4,5)






Irene Fornaciari, Who Have Nothing (Uno Dei Tanti) con Brian May e Kerry Ellis
Mai piaciuti i Queen, però certo che se passi dal suonare con Freddie Mercury al suonare con la figlia di Zucchero Sugar Fornaciari, due domande su dove sta andando la tua vita dovresti fartele, caro Brian May...
Lo spettacolo è di un kitsch imbarazzante.
Brian Maggio, noto anche per essere il sosia ufficiale di Angelo Branduardi, si lancia pure in un assolo gasandosi come manco un bambino che gioca per la prima volta a Guitar Hero.
Sembra di essere tornati ai tempi degli Europe.


Macchedico Europe?
Dico: Bee Hive!
Per lo spazio interviste di Cannibal Kid, che sono molto meglio di quelle di Morandi, una sola domanda a Kerry Ellis: "Ma chi ***** sei?"
L'esibizione si chiude con le lacrime di Irene Fornaciari.
Credetemi: anch'io sono in lacrime. Per la desolazione totale di questo teatro degli orrori.
(voto 2)

Ivanka Zoccolova dice: "Ennio Morriccione".
Per non essere da meno, visto che 'ste vallette extracomunitare vengono in Italia a fare da padrone, Gianni Morandi si fa valere e tira fuori non l'uccello ma una perla: "Impressioni di settembre, un pezzo di uno dei più importanti gruppi italiani: i Pi Ef Em." *____*
Siamo in Italia, Gianni. L'inglese che non sai devi usarlo proprio nell'occasione più sbagliata?



Marlene Kuntz, "The World Became The World" (Impressioni Di Settembre) con Patti Smith
Finalmente si può parlare di grandi artisti sul palco dell'Ariston.
Certo, non stiamo parlando dei Marlene Kuntz dei tempi migliori, nè della Patti Smith dei tempi migliori. Ma d'altronde NESSUNO che stia al Festival di Sanremo può considerarsi nei tempi migliori della sua vita.
In Boris - Il film si dice: "Dopo la tv c'è il cinema, dopo il cinema c'è la radio e dopo c'è la morte." E Sanremo dove sta? Persino oltre la morte?
Certo che Patti Smith è brutta forte, però "Because The Night" ***** se fa sempre il suo effetto!
(voto 7+)


Dopo Patti Smith, canta Rocco Papaleo.
L'espressione "Dalle stelle alle stalle" devono averla coniata in previsione di questo.




Gigi D'Alessio e Loredana Berté, Flame (Almeno Tu Nell'Universo) con Macy Gray
Macy Gray viene presentata dal solito informatissimo Gianni Morandi come la nuova promessa del soul... Questa espressione poteva essere valida nel 1999, ai tempi del suo primo album, quello anche di maggior successo. Peccato sia da una decina d'anni che nessuno se la fila più, la povera Macy.
"Sai, la gente è strana", parole indicate per Morandi, come dice la canzone di Mia Martini, stuprata da GG D'Alessio.
Sofferta l'interpretazione di una Berté sempre più fatta e sofferente una Macy Gray del tutto strafatta.
Che tristezza vedere Macy Gray in questo stato e finita a duettare con bimbominkia GG.
(voto 6 ad Almeno tu nell'universo, voto 0 alla canzone di GG)

Eugenio Finardi, Surrender (Torna A Surriento) con Noa



Noa bravina, se la cava bene, perdipiù con un pezzo che non sarebbe semplice nemmeno per un Napolitano, volevo dire per un napoletano.
Però l'uomo ribattezzato genialmente dalla Cagnalis Ugenio Finardi proprio non lo capisco. Sarò tardo io. Sarà che è tarda l'ora. Però io non capisco come qualcuno possa considerare quest'uomo un cantante.
(voto 6 a Noa, voto zero assoluto a Ugenio Finardi)



Dolcenera, My Life is Mine (Vita Spericolata) con Professor Green
Professor Green è un po' una versione inglese di Eminem, sebbene nemmeno da lontano ai livelli di Eminem, e con Dolcenera ha già fatto la versione italiana della sua ultima hit "Read All About It", che in originale è cantata da Emeli Sandé.
Dolcenera tra gli "artisti" presenti al Festival è una delle mie preferite, però la sua versione urlata di Vita spericolata con il rap che non c'entra nulla di Prof. Green non è proprio il massimo.
Professor Green tra l'altro alla fine saluta Vasco Rossi come se fosse passato a miglior vita... Grande Prof. Green! Grande!
Ma anche se a vederlo non sembra, Vasco è ancora vivo.
Va meglio comunque quando lasciano Vasco e fanno il loro pezzo nuovo.
(voto 6,5)




Noemi, To Feel In Love (Amarsi Un Pò) con Sarah Jane Morris
E per chiudere in bruttezza arriva Noemi con una stella (???) del jazz come Sarah Jane Morris.
Ma chi è sto mostro di Sarah Jane Morris? E che voce c'ha?
Se mi stuprano Battisti, mi in*****...
Se mi stuprano Battisti, mi in*****...
Me l'hanno stuprato.
Mi in*****!
E visto che sta Sarah Janes Morris nella sua carriera ha fatto manco mezza canzone famosa, manco mezza Boombastic, senza motivo cantano "Fast car" di Tracy Chapman. Ma peeeeeerché?
Andate via, streghe!
(voto 2-)




Per questa terza serata di Sanremo non è ancora finita, nonostante si siano fatte le 4 del mattino.
Ivana Zoccolova balla sulle note di "Feeling Good" di Nina Simone, però non mi piace sta ragazza. Non mi convince.
Ok, va bene, salvo le sue due tettone. Però per il resto è davvero inutile.
Ma una Giorgia Surina proprio non vogliamo chiamarla? E sono stato attento e per una volta ho pronunciato pure correttamente il suo cognome.

Tempo di ripescaggi e tempo di rifare le 4 canzoni in ballottaggio. Eh ma che palleeeee, di nuovo? Gente, è notte. Le canzoni le conosciamo già e 3 su 4 fanno uno schifo totale, quindi passiamo direttamente alla votazione a facciamola finita.
Tra l'altro, Morandi precisa che al momento per i soliti problemi tecnici non è possibile impedire l'abuso di televoto e i truschini da parte dei call center. Che è come dire: "Se volete fare i magheggi col televoto, questo è il momento buono!".
Pierdavide Carone con Dalla fa andar giù la mutanda, pure quella invisibile di Belen.
Loredana Berté e Gigi D'Alessio già da soli sono ridicoli, ma insieme sono una barzelletta.
Irene Fornaciari oltre che uno scherzo della natura è un insulto al buon gusto e i Marlene Kuntz... i Marlene Kuntz non son più quelli di una volta, però sono gli unici a salvarsi. E per questo non verranno mai ripescati. In più con loro stasera c'è pure la gradita ospitata di Samuel dei Subsonica. No, sono troppo bravi. Si sono presi il premio per la miglior interpretazione della serata insieme a Patti Smith, però non saranno mai e poi mai ripescati.
Ricordo ad esempio come nelle passate edizioni ad essere ripescati siano stati gente come Al Bano e Pupo con Emanuele Filiberto e quell'altro tizio che gridava.
E infatti i ripescati di quest'anno sono...
Cannibal Nostradamus l'aveva predetto molto facilmente già ieri:
Lucio Dalla + Amico della Maria.
Loredana Berté + Amico della camo... ehm, marito della Tatangelo.
Fine di questa mara-maravenier-maratona.
Adesso sogni d'oro. O meglio, dopo aver visto Ugenio Finardi, Sarah Jane Morris e Irene Fornaciari, incubi d'oro!

http://pensiericannibali.blogspot.com/