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Celentano, i 7 sindaci e la nomination dei poveri

il format s'intitola "I magnifici7": Sette sindaci dovranno selezionare la famiglia più povera della loro città



Davvero i sette sindaci di sette importanti città italiane risponderanno alla richiesta di Adriano Celentano? Al momento Luigi De Magistris l’ha fatto sul serio...”Ho sentito al telefono Adriano Celentano – ha detto all'Adnkronos il sindaco di Napoli - Mi ha chiesto di individuare una famiglia napoletana che vivesse in condizioni d’indigenza. Ci siamo già attivati per individuarla ed entro questa settimana comunicheremo la risposta.”

Ecco nato da una polemica il nuovo format televisivo fanta-benefico, che ha anche un nome: “Magnifici 7”, come se i poveracci fossero pistoleri. Celentano ha deciso di dare in beneficenza il suo compenso a Sanremo, una cifra “notevole” che aveva fatto indire persino campagne di boicottaggio del Festival su Twitter, promosse da indignati che giudicavano il suo ricco cachet un intollerabile schiaffo alla crisi generale del Paese.

E’ forse la grande idea per il rilancio del social-festival, il colpo di genio che vorrebbe tacitare tutti, magari dare pure un sapore quasi miracoloso alla discesa del Molleggiato sul palco del teatro Ariston. A suggello dell’accordo concluso il benefattore Adriano coinvolgerà i primi cittadini di altrettante città italiane come “segnalatori” di famiglie particolarmente povere, alle quali sarà destinata parte del suo compenso sanremese.

L’ha comunicato al mondo il direttore artistico del Festival di Sanremo, Gianmarco Mazzi: “Celentano una settimana fa ha cominciato a contattare quelli i sette sindaci con estrazioni culturali diverse e poco legati ai partiti, affinché possano segnargli famiglie che vicino in condizioni di assoluta povertà.” I sindaci scelti da Adriano, oltre a Luigi de Magristis di Napoli sono: Flavio Tosi sindaco di Verona, Giuliano Pisapia sindaco di Milano, Matteo Renzi di Firenze, Gianni Alemanno di Roma, Michele Emiliano di Bari e Massimo Zedda di Cagliari.

Il format, come annunciato, prevedrebbe che siano loro in persona a consegnare alle famiglie individuate i fondi, naturalmente alla presenza di Claudia Mori o di una persona di fiducia di Celentano, che potrebbe essere lo stesso Mazzi o Gianni Morandi. Inutile ricordare quanto sia bello l' altruismo silenzioso. Sicuramente la carità (perché di questo si tratta) non dovrebbe essere accompagnata dalla grancassa. L’atto di generosità di un privato nemmeno dovrebbe coinvolgere pubblicamente i sindaci nel casting della famiglia più povera.

L’annuncio dei “Magnifici7” sembra piuttosto essere l’ idea portante di un format tele-assistenziale, un’apoteosi della felice triangolazione tra gara canora, istituzioni e sacerdotale mediazione di Celentano. Un' inedita forma di altruismo mediatico, riducibile una nomination tra famiglie bisognose, tra cui vincerà chi dimostrerà più evidenti (e televisivamente rappresentabili?) stigmate di miseria e sofferenza. Che sorta di reality sarà mai questo? Forse è la risposta creativa al Grande Fratello nel tempo della crisi?

La grande idea sembra suggerire un revival di Umberto D, un nuovo eroe televisivo che nasce dalle ceneri di tutte le possibili combinazioni di giovanotti tatuati e ragazze canottate. Forse un adattamento su territorio nazionale della gara dei disperati morti di fama. Poveri veri e sconosciuti, dopo quei poveretti, ex famosi, ritinti e rabberciati, che si rotolano nel fango d’isole tropicali, spiagge di sofferenza dove si accapigliano da anni per contendersi assieme a una noce di cocco anche il diritto di rientrare nello star system che li aveva dimenticati.

Quali saranno le prove delle famiglie povere italiane per guadagnarsi la ricca posta in palio? Cosa mai dovranno dimostrare i poveri doc per essere premiati dal loro sindaco, assieme a Celentano, Claudia Mori e Morandi? Magari il premio lo riceveranno in gettoni d’oro, meglio sarebbe l’ultima sera del Festival, l’apoteosi sarebbe con un bacio di Belèn, ma meglio ancora con uno stacco sulla lacrima commossa della Ferilli sul sofà. Tutto tra musica, coriandoli dal cielo e tutta la platea in piedi che batte le mani.



http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplRubriche/obliquamente/grubrica.asp?ID_blog=347&ID_articolo=51&ID_sezione=752