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La manfrina del Molleggiato che grida alla censura in Rai

Claudia Mori annuncia sul blog del Clan: la Lei non vuole Celentano a Sanremo. Ma Viale Mazzini smentisce subito. Ed è solo la prima puntata della telenovela...

di Laura Rio


Ci risiamo. Succede ogni volta che Celentano accetta di tornare in Tv: in questo caso a Sanremo. Preparatevi a un lungo tira e molla. La questione è sempre la stessa: lui chiede libertà editoriale, che significa fare e dire quel che gli pare. In più questa volta lo esige in qualunque momento, buttando all’aria scalette e pubblicità. La Rai, o una parte della Rai, pur di averlo e pur di tener su il Festival, all’inizio dice: certo, nessun problema. Ma, poi alla resa dei conti, quanto bisogna mettere giù compensi, contratti e orari, si scatena il putiferio. E, come da prassi, interviene la moglie, Claudia Mori, a urlare alla censura e a ritirare il marito dalla trasmissione. Conseguenza: un gran can can, tanta pubblicità per il Festival, e vedremo come andrà a finire.
È stata la Mori ieri pomeriggio a postare sul blog ufficiale del Clan, la società di produzione della famiglia Celentano, il messaggio: «Siamo venuti a conoscenza che il direttore generale della Rai Lorenza Lei avrebbe comunicato al direttore di Raiuno Mauro Mazza e al signor Gianmarco Mazzi, direttore artistico di Sanremo che “Adriano Celentano sarebbe fuori dal Festival 2012“. Ci riserviamo di verificare la veridicità di tale notizia e di effettuare ogni conseguente valutazione». A stretto giro di lancio di agenzie, l’ufficio stampa della Rai ha smentito qualsiasi comunicazione di questo tipo. Anzi da parte dell’azienda di Stato si ribadisce la totale disponibilità nei confronti del grande cantante, ormai guru dell’ambientalismo. In particolare si sottolinea che non si sarebbe chiesto «nessun controllo editoriale sui testi fermo restando il rispetto della legge e del codice etico dell’azienda». Ma in serata il Clan sul blog «ribadisce integralmente quanto da noi indicato nel nostro precedente messaggio». In più si aggiunge: «Smentiamo quanto affermato dagli “ambienti Rai“ che palesano la solita “manfrina“ della Rai, quando si trovano a trattare con personaggi scomodi come Adriano Celentano che, in cuor loro, non vorrebbero mai che apparisse sulle loro reti e per giustificarlo cercano motivazioni non veritiere». Ma quale sarebbero, nella sostanza, i motivi della discordia? Ci sarebbero delle richieste difficilmente accoglibili. Un esempio: il Molleggiato vorrebbe entrare in scena quando gli pare, senza decidere né giorno né orario, in base all’ispirazione del momento. E senza essere interrotto dagli spot pubblicitari. In sostanza i break dovrebbero essere spostati a secondo delle sue esigenze. Ma questo è difficile da realizzare perché ci sono contratti pubblicitari da rispettare. Certo, verrebbe da commentare: quale inserzionista pubblicitario si lamenterà mai di essere stato spostato per «colpa» di Celentano visto che la sua presenza farà triplicare gli ascolti?
Intanto gli spot che annunciavano la presenza di Celentano al Festival da sabato non vengono più mandati in onda, a dimostrazione che un’interruzione della trattativa nel weekend c’è stata. Insomma, anche se la Lei non ne avrebbe dato una comunicazione all’entourage dell’artista, un chiaro segnale di stop c’è stato.
Comunque Celentano (e soprattutto sua moglie) da tempo ci ha abituati a questi tira e molla: ai tempi di Rockpolitik si andò avanti per settimane. Anche allora il tema dello scontro era la libertà assoluta. La questione finì con l’autosospensione da parte del direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce dalla responsabilità sul programma. Lorenza Lei non sembra certo la persona che si sollevi da qualsiasi responsabilità. Alle prossime puntate.

www.ilgiornale.it

24.01.2012