Adoro Adele.
Se leggi il mio articolo "21", il capolavoro di Adele" (lo posto qui sotto) che ho scritto un anno fa quando era appena uscito il suo disco te ne potrai rendere conto: ha una voce splendida che sa usare in maniera perfetta e con la quale canta canzoni bellissime che lei stessa si scrive: un talento completo e immenso, di quelli che nascono con rara frequenza (e ultimamente quasi sempre in Inghilterra).

Lei e Amy Winehouse (altra splendida Artista britannica) sono state -a mio parere- le Voci femminili più belle che ci ha regalato la prima decade di questo nuovo secolo (e millennio): una purtroppo non potrà più 'crescere', ma l'altra ha il potenziale per regalarci ancora tantissime emozioni.

Nulla, però, è paragonabile alla Mina degli anni d'oro, se per anni d'oro intendi gli anni che vanno dalla fine dei sessanta alla fine dei settanta (e in seguito anche ottanta): in quel ventennio Mina ha avuto in assoluto la Voce femminile più bella mai sentita in Italia e fra le più belle di sempre nel mondo.

Semmai c'è da sottolineare che Adele oggi ha quasi 23 anni (e 21 quando ha inciso il suo ultimo album) e Mina alla fine degli anni sessanta ne aveva quasi 30, quindi era già nel periodo più maturo. E quando Mina aveva 21 anni (nel 1961) non possedeva di certo quella vocalità così bella e 'corposa' che invece Adele ha già.
Ecco, forse la differenza sta solo qui.
Gab.


--->>> "21", il capolavoro di Adele (30 gennaio 2011)

E' davvero un album di rara bellezza il nuovo di Adele intitolato semplicemente "21", come la sua età. A tre anni dal successo planetario di "19" -il disco che l'ha fatta conoscere al mondo e che conteneva i bellissimi singoli 'Chasing Pavements' e 'Hometown glory'- la singer/songwriter londinese torna con un lavoro molto bello e ricco di canzoni che, nella sintesi di un giudizio, hanno il dono raro di non scendere mai sotto l'ampia sufficienza e di svettare spesso come ottime, vestite da una voce piena di colori e sfumature degne di una cantante adulta e matura dopo anni di onorata carriera. Ma ciò che forse colpisce più di ogni altra cosa in "21" è la consapevolezza -che cresce ad ogni ascolto- di trovarsi di fronte ad un inaspettato tesoro tutto sorprendentemente riunito nello stesso disco in tempi, quelli di oggi, in cui è già grasso che cola riuscire a scovare un paio di valide canzoni in un album mediamente buono e di successo.

Oltre al bel singolo 'Rolling in the deep' che imperversa anche nelle radio italiane, molti sono in questo disco i brani di eccellente fattura: 'Rumor has it', 'Turning tables', Set fire to the rain, 'Take it all', 'I'll be waiting', 'One and only' fanno a gara nel contendersi lo scettro del colore più scintillante in un'ipotetica tavolozza toccata dalla magica benevolenza di una miracolata creatività sempre in bilico fra soul e blues. Che tocca il suo apice nelle struggenti ballads 'Don't you remember' e 'Someone like you', due grandi scritture -e interpretazioni- che scatenano forti emozioni nei momenti forse più intensi dell'album. Se poi a tutto questo si aggiunge -come ciliegina finale- una spiazzante rivisitazione in chiave malinconica di una bellissima 'Love song' dei Cure, allora si ha l'assoluta certezza di trovarsi di fronte ad un capolavoro, la rarità di uno scrigno pieno di perle che non passerà inosservato neanche dalle nostre parti, dove ormai è davvero raro trovare dischi di eccellente qualità come questo.
Gab.

sono d'accordo con te e soprattutto con quanto hai sottolineato: e cioè che in effetti Adele ha già ora poco più che ventenne una maturità artistica ed espressiva impressionante che certo la Mina del 1961 ancora non aveva pur essendo anche lei ventenne già grande.
grazie
ciao
mario

CIAO GABBBBBBBBBBBB
VERO UNA MINA COSI' NON RITONERA' mai piu' x il momento in Italia non si vede nessuna Mina aLL'ORIZZONTE tempi bellissimi x LEI ma anche x noi
vincent vintage dj

non sono allineato con l'analisi in questione ma non è un problema; dico solo che Mina a 21 anni e quindi nel 61 aveva già esplorato diversi mondi musicali e dato prova di maturità artistica fuori da qualsiasi paragone.
Sono altresì contrario a qualsiasi paragone tra artisti anche perchè se sei un artista devi distinguerti dagli altri e non essere una fotocopia......e mi fermo qui