MUSICA




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Re: Simone, sono anni ormai che ci interroghiamo sullo stesso argomento

CARO SIMONE
MINA E' MINA IO ADDETTO AI LAVORI visto che lavoro in radio da ben 36 anni di diSchi di Mina ne ho avuto da lanciare, pensa che in Toscana avevo solo io in anteprima nei mitici 70 e 80 il disco DI MINA E REGOL.ARMENTE LO PRESENTAVO IN RADIO PEZZO X PEZZO.
BE IO DISCUTO DELLA MANCANZA DI RISPETTO DI MINA O CHI X LEI VERSO IL PUBBLICO, come dice GAB la spocchia il menefreghismo della DITTA MAZZINI che pensa solo a fatturare, niente soldi x la puibblicita',il PUBBLICO QUELLO CHE L'AMAVA E AMA CREDIMI LA VECCHIA MINA DELLE SUE GRANDI CANZONI UNICHE, OGGI IL NUOVO PUBBLICO LA CONOSCE POCO IL VECCHIO NON SOPPORTA QUESTO REPERTORIO FATTO DA CANZONCINE ,SCRITTE PIU' O MENO DA NIPOTI FIGLI ECC.
COUMNQUE CONTENTA LEI chi se ne frega....Piccolino e' un buon disco con 3o 4 canzoni belle ma niente piu' LA SIGNORA COME HO GIA' DETTO HA UN PASSATO MUSICALE ENORME UNICO CHE NON REGGE IL CONFRONTO CON QUELLO ATTUALE
RISULTATO SIAMO APPENA A 13000 COPIE VENDUTE E CREDIMI A ME SPIACE visto che ho avuto l'onore di vedere MINa in concerto ben 5 volte
VINCENT VINTAGE DJ

Re: Simone, sono anni ormai che ci interroghiamo sullo stesso argomento

Rispondo a due domande/affermazioni che poni:
la prima riguarda le persone che hanno seguito l'uscita di Questa canzone e che, sull'onda di quel servizio avrebbero dovuto interrogarsi sull'uscita del disco. Per il lavoro che faccio, ti posso assicurare che le persone sono assolutamente pigre e che, se non le imbocchi, da sole non vanno a cercare le informazioni. Roba che, tanto per fare un esempio, da settimane la pagina facebook di Mina è piena di messaggi della redazione che segnalano le modalità per spedire i brani inediti e non passa giorno in cui qualcuno non chieda come fare per entrare in contatto con Mina. In più il brano è passato pochissimo in radio e in tv, a parte questo servizio, non è che ci siano stati spot e quant'altro. Inoltre il pezzo è assai particolare per essere un primo singolo di un disco di inediti, poco ruffiano e radiofonico, assolutamente fuori dalle mode del momento. Direi che sarebbe il caso di considerare anche questo aspetto..Se la Pausini, e non stiamo parlando della ragazzina appena uscita da Amici, ha attivato una campagna promozionale da gennaio per lanciare il suo disco, con cartelloni pubblicitari, campagne marketing aggressive, vuol dire che per vendere c'è bisogno di presenza ***** e continua, non certo un servizio su un tg (tra l'altro in un telegiornale in calo d'ascolti come non mai) e stop.

La seconda risposta riguarda questa tua affermazione: "E con Mina che ha dominato la scena televisiva in lungo e in largo per due decenni, mi sembra veramente livoroso parlare di marchette degli altri cantanti, che per bene che vada oggi riescono ad avere un passaggio in televisione alle tre del pomeriggio di domenica, in una miriade di proposta di reti televisive.". Sorvolo sul livoroso (detto poi da chi mette in discussione, con toni che definire accesi è un eufemismo, qualsiasi cosa esca da Lugano è assai curioso, dubitando anche delle affermazioni della stessa Mina), ma è un'affermazione assai priva di riscontri. Vogliamo parlare della promozione dei dischi che sono davanti a Mina nelle classifiche? La Mori domenica era da Fazio (e Celentano andrà a Sanremo), Bublè ha girato tutti i programmi di prima serata, Alessandra Amoroso, Pausini, Ferro, Venditti e compagnia idem. Non ci sono spazi? Forse ti riferisci a non so quali altri colleghi, perchè da Fiorello sono passati molti intepreti, così come da Zalone, Fazio, Scotti, Clerici, tutti programmi seguitissimi e in prima serata.

Non giudico le strategie della Sony, se non interessa a Mina figuriamoci quanto può fregare a me, ma dato che si parla continuamente del perchè Mina non venda più come un tempo, le risposte vanno cercate in questa direzione. Ovvero, mancanza totale promozione/passaggi radiofonici inesistenti/marketing quasi nullo.

Infine, noto con dispiacere che non hai speso nemmeno una parola sulle questioni che ho sollevato nella seconda parte del mio messaggio. A questo punto, mi sembra evidente che forse il dubbio posto non sia tanto peregrino.

Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

“Alla fine, visto che lo spazio è gestito da te, caro Paolo, in queste beghe, volente o nolente, finisci per entrarci anche tu, se non intervieni mai e mi sorge spontaneo il dubbio (ribadisco, dubbio, che spero venga smentito dai fatti e dalle parole) che in fondo tutto questo non ti dispiaccia”

Io sono intervenuto per quanto potevo dire in merito a rilevazioni di classifiche di vendita (che non è un argomento che conosca e che segua quanto te).
Ho letto Gabriele, ho letto te, ho letto Vincent. Nei limiti del tempo disponibile, ho cercato di spiegare il mio pensiero.
Non è che abbia l’amore per la polemica e che goda nel vedere salire il numero dei messaggi e delle letture degli stessi in questo mio forum. Ci credi?
Se non ti è piaciuto il termine “livoroso”, non so che farci. Ma questa è l’impressione che si ha leggendo messaggi in cui si dà delle mezze calzette a tutti.
Se gli altri fanno promozione è il loro lavoro, caro Simone.
Non so chi siano gli artisti (attori, cantanti, acrobati, trapezisti) che non muovono il sedere se vogliono assicurarsi la pagnotta.
Hanno chiamato Bublè? Significa che fa audience. La Pausini è da un anno che si sta organizzando per il lancio del suo disco. Ma guarda!
Anche Massimiliano Pani è nel programma della Clerici e l’anno scorso, inaspettatamente, si è visto omaggiare con il microfono utilizzato dalla madre quando nel 1968 cantò all’Auditorium della RAI di Napoli a “Senza Rete”.
Evidentemente di più non si può fare e per quanto si è fatto i risultati sono questi.
E come te concludo dicendo che se non interessa a Mina vendere, figuriamoci quanto può importare a me e se debbo fare crociate perché la gente acquisti il suo disco. Andiamo!

Re: Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

"..Io sono intervenuto per quanto potevo dire in merito a rilevazioni di classifiche di vendita (che non è un argomento che conosca e che segua quanto te).
Ho letto Gabriele, ho letto te, ho letto Vincent. Nei limiti del tempo disponibile, ho cercato di spiegare il mio pensiero.."

Ovviamente non richiedevo il tuo intervento per parlare delle vendite, ma per moderare i toni della conversazione. Se per te è normale farsi dare del bugiardo, nel vedere ogni volta i propri scritti, postati in altri lidi, snaturati della loro natura e appiccicati altrove, mi viene da chiedere come sei abituato ad interagire col prossimo. Dato che non credo tu sia una persona bellicosa, pensavo che in uno spazio che vorrebbe essere di confronto musicale, questo tipo di polemiche e comportamenti infantili fossero quantomeno stigmatizzati. Evidentemente così non è. Ne prendo atto.

Dov'è poi che avrei dato delle mezze-calzette a tutti? Ho solo detto che gli altri fanno marchette a destra e a manca e allora? Questo vuol dire automaticamente esprimere un giudizio sul loro lavoro? Ma perchè dovete sempre attribuirmi frasi e affermazioni che non ho mai detto? Ho come tutti pareri positivi e negativi sui cantanti, la Pausini-Celentano-Amoroso e via dicendo non mi piacciono, sono libero di dirlo oppure per forza deve essere letto nell'ottica di Mina? Guarda un po' non sento solo Lei, nell'ipod ho di tutto. Da Sia, che adoro, all'ultima Lana del Rey (bravissima), da Adele a Elisa (quella dei primi dischi, ora mi sembra arenata su posizioni molto meno intriganti).
A chi starei dando della mezza calzetta?
Boh..

Fare marchette

Caro Simone, lo so che tu sei molto giovane. Vorrei solo evidenziare che il termine “fare marchette” veniva usato per indicare un gettone che il cliente di una casa di tolleranza ritirava alla cassa pagando in anticipo la prestazione, e che successivamente lasciava alla prostituta con la quale s'intratteneva.
Questo successivamente consentiva a detta prostituta di riscuotere il compenso che le spettava.
Il termine è sempre stato riferito all'ambito della prostituzione.
E’ stato disinvoltamente utilizzato nel blog dove scrivi e dove non ti ho mai visto invocare interventi censori da parte di Tizio o Caio.
Pertanto, tu automaticamente hai qualificato gli altri artisti, che per presentare il loro lavoro vanno in televisione, come gente che fa “marchette”.

Salvo abbagli io non ho visto tuoi scritti copia-incollati e postati qui. Non mi sembra nemmeno di aver letto: “Simone” o “Minafan” si è espresso così o cosà”.
Hai un certo modo di vedere le cose, condiviso da certuni, che cozza contro il modo diametralmente opposto che hanno altri. Ma mi sembra che nessuno abbia fatto espressamente il tuo nome. Sei arrivato, sei intervenuto, hai avuto tutto lo spazio per replicare, pertanto, confermando la tua impressione di non essere persona bellicosa, ti inviterei cordialmente a chiuderla qui.

Come ultimissime considerazioni potrei aggiungere solo che evidentemente a Paolo Limiti non è bastato lo zuccherino ammannito per tacitarlo con "Questa canzone", tentando di comporre una spiacevole querelle nata dopo la messa in onda di
"Minissima". Sulle pagine di Sorrisi e Canzoni aveva riferito chiaramente di una telefonata di insulti irripetibili con cui l'aveva ripagato Massimiliano Pani per la trasmissione "Minissima". Ascoltata dai suoi collaboratori, in quanto era a viva voce.

Nei giorni in cui c’era la caccia agli autori di “Questa canzone” era stato ospite di Geppi Cucciari al G-Day e alla domanda specifica della conduttrice non aveva dato alcuna risposta.

Recentemente in una trasmissione del sabato pomeriggio si è espresso negativamente per Mina e per quel suo articolo sulla Stampa del marzo 2010 in cui Mina diceva di essere sopravvissuta alla propria autopsia.
Anziché parlare della rinata (favorita dal caso o il caso è stato aiutato?) collaborazione, ha rincarato la dose, dicendo che se uno non vuole apparire ci sono ottomila mestieri che garantiscono l’anonimato: dalla commessa all’impiegata.

All’epoca Alberto, un frequentatore di questo forum era intervenuto in questi termini:

“I fans, al pari dei clienti di un negoziante, non possono disturbare. O meglio, se i clienti disturbano, non si sta al pubblico.

Nessuno obbliga a pubblicare dischi o altro. Chi vuole il silenzio, deve essere il primo a tacere. Ma, ciò nonostante, continui a scrivere e pubblicare, godendo, giustamente, dei benefici, ma insofferente agli oneri.

Ho letto di Massimiliano che dice della tua superiorità rispetto al denaro ecc.. In verità anch'io lo sono. Ma lo sono diventato da quando ho molto più di ciò che mi serve.

Diverso è per i poveri cristi che non arrivano alla fine del mese e che quotidianamente, a differenza di te e di me, devono sporcarsi le mani ed altro per portare a casa un pezzo di pane.

Loro sì che saprebbero dire grazie.

Resta la grandezza di un'artista che parte del pubblico, le malignità, hanno fatto forse soffrire, ma alla quale il successo sembra conferire una sciocca preziosità che ci fa capire come tutti siamo fragili e come l'arte poco abbia a che fare con le nostre spigolosità, la nostra immensa piccolezza, come, in fondo, il successo, prima o poi dà, a chiunque, alla testa”.

Detto questo, non saprei che altro aggiungere.

Re: Fare marchette

E' capitato spesso e ricapiterà che i miei scritti vengano copiati-incollati e citati in modo errato:

"Per cui chi strombazza ai quattro venti (sempre nel blog) che questo disco stia andando come "Caramella" (e ripeto, già sarebbe un risultato deludente) mente sapendo di mentire: va molto peggio.."

Questo è il messaggio riportato da Gabriele Firenze inerente un mio intervento nel blog di qualche giorno fa in cima a questa discussione. Qui non è libera opinione, quello che afferma lui è che io sarei un bugiardo e che sparo cavolate.
Comunque, dato che anche tu rispondi parlando di Limiti (quindi spingendomi implicitamente a replicare) e allo stesso tempo invitandomi a chiuderla qui, vi lascio alle vostre dissertazioni pacate, obiettive, scevre da ogni risentimento e astio (sì, sì come no!).
L'errore più grande è nuovamente il mio, visto e considerato che avrei dovuto lasciare nuovamente correre. Imparerò anche da questo.
A mai più risentirci.

Se ti fa piacere andare avanti con i paraocchi, accomodati

Caro Simone, partire dal presupposto che Mina è sempre e comunque come la moglie di Cesare, che non ha armi per difendersi e replicare, e che gli altri sì, i disonesti, che hanno mangiato sulle sue spalle, ora hanno l’ardire di sputare nel piatto dove hanno mangiato, non mi sembra sia indice di apertura mentale.
Non mi sembra sia voler ascoltare anche le ragioni dell’altro. Ritengo che Limiti facendo certe affermazioni, senza essere smentito, una volta per tutte abbia dato la dimostrazione di non essere l’autore dimenticato, che parla per risentimento o astio, ma qualora Mina lo chiamasse accorrerebbe come un cagnolino.
Puoi constatare da te che se ora Mina o chi la rappresenta tendono la mano per voler ricucire, lui non è più disponibile.
Può cantare “Questa canzone” e anche “Quell’altra canzone” che a lui non può importare di meno.
Penso che con “risentimento e astio” tu ti riferissi a lui e non a me, in quanto io mi sono limitato unicamente a riportare i fatti.

Una volta espresso il mio parere sull’album, di cui un paio di canzoni mi sembrano buone, anche se non brani che passeranno alla storia, io ritenevo il discorso chiuso. Mi ero soffermato su valutazioni mie personali sulla voce, trovandola molto buona in certi punti e piuttosto logorata in altre, avevo considerato il prezzo eccessivo della confezione Deluxe e per me non c’era altro da aggiungere. Non c’era il desiderio di imbarcarmi in polemiche senza fine.

Per quanto riguarda quel passo: “"Per cui chi strombazza ai quattro venti (sempre nel blog) che questo disco stia andando come "Caramella" (e ripeto, già sarebbe un risultato deludente) mente sapendo di mentire: va molto peggio..." può essere come dici tu che il preso di mira fossi tu. Anzi credo che sia sicuramente così, perché credo tu sia l’unica voce fuori dal coro. Generalmente sono piagnistei per come stanno andando le vendite del CD, ma si era levata una voce autorevole a dire che nelle classifiche discografiche, per l’importanza che possono avere, è sufficiente vedere chi occupa le prime posizioni e riflettere a quante marchette televisive (e daje! e poi sarei io quello che deve smorzare i toni accesi!) e notevoli investimenti in termini di promozione si nascondano dietro tali successi. E di come i risultati di Mina a costo promozione zero dopo oltre mezzo secolo di carriera, di cui trentatré anni di invisibilità, siano straordinari!

Pertanto se a lei basta così, di che stiamo a discutere ancora?

Ciao ciao!

P.S. - Puoi fare a meno di restare aggrappato alla tenda - che fa tanto cinema muto - con sotto la didascalia "A mai più risentirci".