MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Simone, Simone...basta crederci e anche gli asinelli volano...

Da tempo ho compreso che i fan/fanatico-integralisti convinti delle loro verità assolute non li 'sposti' di un millimetro neanche con l'evidenza, per cui anch'io non mi sarei disturbato a risponderti.
Avrei lasciato volentieri perdere l'inutile discussione su queste misere cifre di vendita di un 'monumento' come Mina (da qualsiasi parte le si analizzino sono deprimenti) se all'ultimo rigo del tuo messaggio non avessi letto quell'esilarante chiusa in cui asserisci -con la solita spocchiosa sicurezza e ufficialità con cui enunci sempre le tue personali verità- che se fosse uscito a fine ottobre "Piccolino" con le sue modestissime 7.000 copie (tante poche ne ha vendute se in totale ad oggi sono 13.000 e nella seconda settimana asserisci che ne sono state vendute 6.000) "sarebbe stato primo senza problemi" (tu scrivi “sarebbe stata prima senza problemi” perché ti riferisci a Mina).

Peccato che circa dieci giorni dopo la fine di ottobre -diciamo attorno al 10 novembre, quando sarebbe entrata in classifica se fosse uscita nei negozi a fine ottobre, come dici tu- al 1° posto c'era -saldissimo- "Mylo Xyloto" dei Coldplay (con circa 12.000 copie vendute rispetto alla settimana precedente), al 2° posto risaliva "21" di Adele (con circa 10.000 copie smerciate rispetto alla settimana prima) e al 3° posto entrava "King del rap" di Marracash con circa 7.000/8.000 copie. "Piccolino" al massimo sarebbe potuto entrare al 4° posto, che non fa molta differenza col 6° in cui in effetti è poi entrato qualche settimana dopo.

La differenza certo l'avrebbe fatta un ingresso al 1° posto, come tu spacci per probabile se il disco fosse uscito a fine ottobre, proprio perché ormai sono anni che Mina non aggancia più un 1° posto, neanche nella prima settimana che è quella di maggior vendita.

Ma poi, mi chiedo, davvero Mina è 'ridotta' a guardare prima quali dischi si pubblicano (e in quali giorni) e poi decidere la sua data di uscita?

E dato che sono qui voglio aggiungere un'ulteriore considerazione: io trovo veramente singolare che molti fan/fanatici integralisti non vogliano farsi una semplicissima domanda e cioè come mai Mina oggi non vada più oltre le 40/50 mila copie vendute, cioè circa 100.000/120.000 copie in meno di quello che vendeva solo dai 5 ai 10 anni fa.

Dov'è finito quell'enorme numero di acquirenti che oggi manca costantemente all'appello di ogni nuova uscita e che si è sempre ritenuto fosse il suo zoccolo duro?
Tutti morti per vecchiaia? Hanno tutti problemi a spendere 15 euro una volta l'anno per il disco di Mina?

O si sono rotti i coglioni di essere presi per il culo dal signor Massimiliano Pani?
(per la cronaca, io sto in questa terza ipotesi)
Gab.

Re: Simone, Simone...basta crederci e anche gli asinelli volano...

Vedi qual è la differenza tra noi due? Se anche io avessi scritto una minchiata e tu l'avessi evidenziata, non è che mi sarei messo ad insultarti e a denigrarti (di cacchiate ne scrivo a bizzeffe, figuriamoci). Cosa che fai ripetutamente ogni volta che interloquisci con me. Non le conto davvero più le offese velate e non velate in questi ultimi anni (e mi dispiace dirlo, ma Paolo ha grandi responsabilità da questo punto di vista, considerato che non muove una paglia per abbassare i toni). Non ho nessuna presunzione di essere un maestrino dalla penna rossa, non me ne frega nulla di salire in cattedra, nè di arringare le folle. Hai scritto due inesattezze nel tuo messaggio e le ho sottolineate, visto e considerato che non mi piace essere additato per uno che "mente sapendo di mentire". Ma poi, a che pro? Ti informo che nelle mie tasche non me ne viene niente. Non percepisco stipendi o assegni da Lugano, quindi se stiamo qui è solamente per pura passione musicale. Ed è curioso che tu affermi che non avresti risposto su questioni che si basano sui numerini, visto che non parli d'altro ogni volta che esce un suo disco. Il senso della mia ultima frase era piuttosto evidente (e non è che mi sono messo col calendario in mano per vedere le uscite discografiche): se Piccolino fosse uscito in un altro periodo dell'anno, discograficamente meno concorrenziale, avrebbe raggiunto posizioni molto più alte, sia alla prima che alla seconda settimana (ed è altrimenti bizzarro che debba giustificare e correggere le mie, eventuali, inesattezze, quando le tue le fai passare in cavalleria come fossero del tutto scontate). Come evidente è la risposta alla tua domanda sulle 200.000 copie ed è lo stesso motivo per cui Ramazzotti non vende più 1.000.000 di dischi e Vasco idem, nonostante ingenti promozioni e marchette varie. Ma, in fondo, a te non interessa nulla di tutto questo. Ti sta sulle palle Loris, ti sta sulle palle il fan club, ti sta sulle palle chiunque nutra ancora oggi una passione per Mina. Mi sfugge davvero il senso di tutto questo rancore, per quanto mi riguarda so solo di averti risposto a qualche messaggio, quindi, lo trovo del tutto ingiustificato, ma tant'è. Se tu e Vincent (come dimenticarlo..) vi divertite così, sono molto felice per voi. In questi tempi di crisi economica, ogni motivo di ilarità e distensione è cosa buona e giusta..quindi lunga vita a noi fan isterici, ai fan club integralisti, ai flop di Mina e all'incapacità di Max Pani. .

Buona serata!

Domanda: Uno acquista un CD perché è primo in classifica o perché gli piace?

Io credo che la possibilità di acquisto di un CD solo perché è al primo posto in classifica sia piuttosto remota. Starebbe a significare che uno non ha propri gusti personali, ma dal momento che una cosa è comperata da tanti, sarà sicuramente bella.
Un po’ d promozione per far conoscere il prodotto ci vuole. E’ innegabile, ma chi ci dice poi che la gente compera tutto ciò che le radio programmano a mo’ di lavaggio del cervello e non quello che gli pare e piace?

Simone, tu hai comperato Maria Gadu con la sua “Shimbalaiê" che in base alle classifiche avrebbe dominato l'estate qui da noi?

Francamente non faccio i salti di gioia, sapendo che Tizio o Caio al momento sono primi in classifica e non gioisco se Sempronia, assente dalle scene da decenni, sia nelle retrovie e venda sempre di meno.
Tu Simone sai perfettamente che le classifiche, soprattutto I-Tunes sono taroccate da acquisti pilotati e ti ricordo solo en passant quell’iniziativa sconcertante che fu il “Solo se sai rispondere Day”
E’ l’espediente per cui piccole case discografiche possono decidere di acquistare un tot di canzoni al giorno per i propri artisti (a conti fatti buona parte dei 99 centesimi gli ritorna visto che sono dischi autoprodotti) in modo da farli salire in classifica e guadagnare popolarità.
Non entro nel merito delle rilevazioni di questo blog di Zago (che non conosco) o della Fimi. Ancora in passato ho dichiarato la mia totale disinformazione in materia.
Pertanto leggo l’esposizione di Gabriele, leggo la tua, ma non ho conoscenze tali per poter correggere il tiro dell’uno o dell’altro.
I toni non mi sembrano da rissa. Animati, ma non offensivi. Perché invocare il mio intervento?

Si è parlato di mancata pubblicizzazione di quest’ultimo lavoro, ma forse non ricordate la ”vicenda” di “Questa canzone” e le “centinaia di migliaia” di persone, secondo un entusiasta Massimiliano Pani, che ad ottobre si diedero da fare su Facebook, Twitter e blog vari per cercare di arrivare a scoprirne gli autori?

E al momento dell’acquisto del disco o del brano su I-Tunes si sono dissolti tutti?






Io non credo che la Sony si rifiuti di fare promozione. Non credo che la Sony adotti comportamenti diversissimi per gli artisti che ha sotto contratto in materia di promozione. Credo che, come per tutti gli artisti sia disposta a farlo, se c’è un accordo, uno storno di percentuali che vada a compensare il lavoro di pubblicizzazione. Se l’artista o chi lo rappresenta declina l’offerta dicendo che “non intende spartire la torta” e che provvede da sé alla pubblicizzazione, facendo leva solo sulla notorietà del nome, risultati diversi non se ne possono avere.

Re: Domanda: Uno acquista un CD perché è primo in classifica o perché gli piace?

Veramente, caro Paolo, questa domanda dovresti girarla a Gabriele e Vincent i quali, ogni qual volta esce un disco di Mina, associano la popolarità e il gradimento dei dischi di Mina alle vendite.

Non sto qui a farla lunga, ma è evidente che la promozione serva a vendere i dischi. Non sempre grandi marchette equivalgono a grandi vendite, dipende ovviamente da come il pubblico recepisce il disco, ma converrai che se nessuno ne parla è un po' difficile ottenere risultati.
E poco calzante è l'esempio del lancio di "Questa canzone", che era legato alla scoperta degli autori del pezzo e non al disco che infatti non viene citato mai (considerato che solo a fine ottobre è stato diramato il comunicato stampa con il titolo e la tracklist). Sulla promozione, dubito che si tratti di questioni di percentuali, ma soltanto di comodo. La Sony sa perfettamente che Mina, a costo zero, riesce a vendere una quantità di dischi che le permette di andare in guadagno. Questa è la vera ragione. Poi, dato che seguite con attenzione il blog, vi sarete resi conto che molti hanno espresso perplessità sui singoli scelti e sulla cattiva gestione della pagina facebook e del sito, cosa che ho fatto anch'io tra l'altro. Ma questo ovviamente non viene notato.

In merito al tuo intervento su queste infinite polemiche, caro Paolo, non so davvero che rispondere. Se per te è normale intavolare una discussione con persone che continuamente ti appellano come bugiardo, integralista, incapace di intendere e volere, riportando da altri blog affermazioni snaturate, giusto per aizzare la polemica, mi dispiaccio per te. Io non sono abituato a relazionarmi con le persone in questo modo, manco fossimo in uno studio della De Filippi. Toni poi, che tu definisci animati, assolutamente sproporzionati alla materia trattata. Perchè se intervengo e dico la mia devo essere sempre trattato come un imbecille? Dove sta scritto? E tra l'altro, se Gabriele e Vincent hanno l'urgenza di rispondere alle mie fesserie, perchè non si prendono la briga di scrivere sul blog del club, invece di scrivere qui? Ti sembrano comportamenti civili? Io li trovo veramente infantili e mi sarei anche un po' scocciato di dover essere sempre citato a sproposito. Nessuno di noi ha più 15 anni e mi piacerebbe relazionarmi con le persone, anche sul web, in modo pacato e tranquillo. Non stiamo parlando di crisi economica, non abbiamo per le mani i destini del mondo, quindi perchè non abbassare i toni? Non vi frega nulla di quello che scrivo? Bene, non leggetelo, ma se dovete citare, contestare quello che scrivo, sarebbe bene farlo con lealtà e correttezza. Alla fine, visto che lo spazio è gestito da te, caro Paolo, in queste beghe, volente o nolente, finisci per entrarci anche tu, se non intervieni mai e mi sorge spontaneo il dubbio (ribadisco, dubbio, che spero venga smentito dai fatti e dalle parole) che in fondo tutto questo non ti dispiaccia.

Simone, sono anni ormai che ci interroghiamo sullo stesso argomento

E nessuno mai è intervenuto con chiarezza a dire come stanno esattamente le cose.

Nonostante il vibrante intervento di Mina, la quale ha scritto che lei non ha bisogno di mezzucci come quello della perdita del bigliettino allegato alla cassetta con la registrazione di “Questa canzone”, il dubbio che si sia trattato di una trovata non felicissima per fare un po’ di pubblicità a costo zero è rimasto.

Se ci fosse stato il reale interesse e aggiungerei, gradimento, per quella canzone incisa da Mina, io credo che, compatibilmente agli affanni ed alle difficoltà del periodo, visto che in qualche modo, anche con cifre lontane dai fasti d’un tempo, qualcuno riesce ancora a vendere decine di migliaia di copie di un CD, un riscontro maggiore in termini di mercato ci sarebbe stato.

“Scusi è uscito il CD di Mina di cui hanno trasmesso un servizio al TG 1 a metà ottobre?"

Questa la domanda classica d’un acquirente di dischi fino a una quindicina d’anni fa, in tempi non internettiani.

Ma dal momento che Pani parla di un riscontro eccezionale di centinaia di migliaia di utenti della rete che si sono dati da fare con il tam-tam per la ricerca dell’autore, si dà per scontato che questi non abbiano bisogno di essere informati con squilli di trombe sull’uscita di un CD, perché basta un click e se l’argomento Mina interessa davvero tanto ci sono i video di You Tube e ci sono i blog, per documentarsi meglio e per informare.

Quanto alla promozione, ammettendo, ma non ne siamo certi, che il costo debba essere sostenuto interamente dalla major, se io fossi un operatore della Sony mi comporterei come stanno facendo. Guardo chi mi può assicurare maggior guadagno ,chi può contare su importanti ed utili appoggi e investo su di lui.

Perché immagino che a fine anno o in corso d’anno un mio superiore mi chiami a rendere conto del raggiungimento del budget che mi era stato assegnato. Al di là dell’altisonanza del nome, Mina è un personaggio troppo difficile da gestire

Fossimo ancora negli anni sessanta e settanta, con Mina regina di tutti i sabati sera possibili e immaginabili, con un unico canale televisivo, avrei investito solo su di lei.

Oggi, al di là della bravura dell’interprete, se mi dà minore guadagno rispetto ad altri, avendo il mio budget da rispettare, la lascio perdere.

E con Mina che ha dominato la scena televisiva in lungo e in largo per due decenni, mi sembra veramente livoroso parlare di marchette degli altri cantanti, che per bene che vada oggi riescono ad avere un passaggio in televisione alle tre del pomeriggio di domenica, in una miriade di proposta di reti televisive.


Io comunque continuo a sostenere che un cantante, quand’anche avesse il manager più bravo del mondo, non è in grado di fare da sé promozione. Dev’esserci per forza di cose l’intervento della major, la quale chiaramente chiederà uno storno dei benefit per coprire i costi.

La Sony non è un’opera pia di assistenza e se è in grado di comperare la Emi, lo fa attraverso i ritorni dagli investimenti che fa. Senza ritorni non si fa niente.


Ciao!

Re: Simone, sono anni ormai che ci interroghiamo sullo stesso argomento

CARO SIMONE
MINA E' MINA IO ADDETTO AI LAVORI visto che lavoro in radio da ben 36 anni di diSchi di Mina ne ho avuto da lanciare, pensa che in Toscana avevo solo io in anteprima nei mitici 70 e 80 il disco DI MINA E REGOL.ARMENTE LO PRESENTAVO IN RADIO PEZZO X PEZZO.
BE IO DISCUTO DELLA MANCANZA DI RISPETTO DI MINA O CHI X LEI VERSO IL PUBBLICO, come dice GAB la spocchia il menefreghismo della DITTA MAZZINI che pensa solo a fatturare, niente soldi x la puibblicita',il PUBBLICO QUELLO CHE L'AMAVA E AMA CREDIMI LA VECCHIA MINA DELLE SUE GRANDI CANZONI UNICHE, OGGI IL NUOVO PUBBLICO LA CONOSCE POCO IL VECCHIO NON SOPPORTA QUESTO REPERTORIO FATTO DA CANZONCINE ,SCRITTE PIU' O MENO DA NIPOTI FIGLI ECC.
COUMNQUE CONTENTA LEI chi se ne frega....Piccolino e' un buon disco con 3o 4 canzoni belle ma niente piu' LA SIGNORA COME HO GIA' DETTO HA UN PASSATO MUSICALE ENORME UNICO CHE NON REGGE IL CONFRONTO CON QUELLO ATTUALE
RISULTATO SIAMO APPENA A 13000 COPIE VENDUTE E CREDIMI A ME SPIACE visto che ho avuto l'onore di vedere MINa in concerto ben 5 volte
VINCENT VINTAGE DJ

Re: Simone, sono anni ormai che ci interroghiamo sullo stesso argomento

Rispondo a due domande/affermazioni che poni:
la prima riguarda le persone che hanno seguito l'uscita di Questa canzone e che, sull'onda di quel servizio avrebbero dovuto interrogarsi sull'uscita del disco. Per il lavoro che faccio, ti posso assicurare che le persone sono assolutamente pigre e che, se non le imbocchi, da sole non vanno a cercare le informazioni. Roba che, tanto per fare un esempio, da settimane la pagina facebook di Mina è piena di messaggi della redazione che segnalano le modalità per spedire i brani inediti e non passa giorno in cui qualcuno non chieda come fare per entrare in contatto con Mina. In più il brano è passato pochissimo in radio e in tv, a parte questo servizio, non è che ci siano stati spot e quant'altro. Inoltre il pezzo è assai particolare per essere un primo singolo di un disco di inediti, poco ruffiano e radiofonico, assolutamente fuori dalle mode del momento. Direi che sarebbe il caso di considerare anche questo aspetto..Se la Pausini, e non stiamo parlando della ragazzina appena uscita da Amici, ha attivato una campagna promozionale da gennaio per lanciare il suo disco, con cartelloni pubblicitari, campagne marketing aggressive, vuol dire che per vendere c'è bisogno di presenza ***** e continua, non certo un servizio su un tg (tra l'altro in un telegiornale in calo d'ascolti come non mai) e stop.

La seconda risposta riguarda questa tua affermazione: "E con Mina che ha dominato la scena televisiva in lungo e in largo per due decenni, mi sembra veramente livoroso parlare di marchette degli altri cantanti, che per bene che vada oggi riescono ad avere un passaggio in televisione alle tre del pomeriggio di domenica, in una miriade di proposta di reti televisive.". Sorvolo sul livoroso (detto poi da chi mette in discussione, con toni che definire accesi è un eufemismo, qualsiasi cosa esca da Lugano è assai curioso, dubitando anche delle affermazioni della stessa Mina), ma è un'affermazione assai priva di riscontri. Vogliamo parlare della promozione dei dischi che sono davanti a Mina nelle classifiche? La Mori domenica era da Fazio (e Celentano andrà a Sanremo), Bublè ha girato tutti i programmi di prima serata, Alessandra Amoroso, Pausini, Ferro, Venditti e compagnia idem. Non ci sono spazi? Forse ti riferisci a non so quali altri colleghi, perchè da Fiorello sono passati molti intepreti, così come da Zalone, Fazio, Scotti, Clerici, tutti programmi seguitissimi e in prima serata.

Non giudico le strategie della Sony, se non interessa a Mina figuriamoci quanto può fregare a me, ma dato che si parla continuamente del perchè Mina non venda più come un tempo, le risposte vanno cercate in questa direzione. Ovvero, mancanza totale promozione/passaggi radiofonici inesistenti/marketing quasi nullo.

Infine, noto con dispiacere che non hai speso nemmeno una parola sulle questioni che ho sollevato nella seconda parte del mio messaggio. A questo punto, mi sembra evidente che forse il dubbio posto non sia tanto peregrino.

Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

“Alla fine, visto che lo spazio è gestito da te, caro Paolo, in queste beghe, volente o nolente, finisci per entrarci anche tu, se non intervieni mai e mi sorge spontaneo il dubbio (ribadisco, dubbio, che spero venga smentito dai fatti e dalle parole) che in fondo tutto questo non ti dispiaccia”

Io sono intervenuto per quanto potevo dire in merito a rilevazioni di classifiche di vendita (che non è un argomento che conosca e che segua quanto te).
Ho letto Gabriele, ho letto te, ho letto Vincent. Nei limiti del tempo disponibile, ho cercato di spiegare il mio pensiero.
Non è che abbia l’amore per la polemica e che goda nel vedere salire il numero dei messaggi e delle letture degli stessi in questo mio forum. Ci credi?
Se non ti è piaciuto il termine “livoroso”, non so che farci. Ma questa è l’impressione che si ha leggendo messaggi in cui si dà delle mezze calzette a tutti.
Se gli altri fanno promozione è il loro lavoro, caro Simone.
Non so chi siano gli artisti (attori, cantanti, acrobati, trapezisti) che non muovono il sedere se vogliono assicurarsi la pagnotta.
Hanno chiamato Bublè? Significa che fa audience. La Pausini è da un anno che si sta organizzando per il lancio del suo disco. Ma guarda!
Anche Massimiliano Pani è nel programma della Clerici e l’anno scorso, inaspettatamente, si è visto omaggiare con il microfono utilizzato dalla madre quando nel 1968 cantò all’Auditorium della RAI di Napoli a “Senza Rete”.
Evidentemente di più non si può fare e per quanto si è fatto i risultati sono questi.
E come te concludo dicendo che se non interessa a Mina vendere, figuriamoci quanto può importare a me e se debbo fare crociate perché la gente acquisti il suo disco. Andiamo!

Re: Scusa Simone, ma dovevo rispondere a questo punto?

"..Io sono intervenuto per quanto potevo dire in merito a rilevazioni di classifiche di vendita (che non è un argomento che conosca e che segua quanto te).
Ho letto Gabriele, ho letto te, ho letto Vincent. Nei limiti del tempo disponibile, ho cercato di spiegare il mio pensiero.."

Ovviamente non richiedevo il tuo intervento per parlare delle vendite, ma per moderare i toni della conversazione. Se per te è normale farsi dare del bugiardo, nel vedere ogni volta i propri scritti, postati in altri lidi, snaturati della loro natura e appiccicati altrove, mi viene da chiedere come sei abituato ad interagire col prossimo. Dato che non credo tu sia una persona bellicosa, pensavo che in uno spazio che vorrebbe essere di confronto musicale, questo tipo di polemiche e comportamenti infantili fossero quantomeno stigmatizzati. Evidentemente così non è. Ne prendo atto.

Dov'è poi che avrei dato delle mezze-calzette a tutti? Ho solo detto che gli altri fanno marchette a destra e a manca e allora? Questo vuol dire automaticamente esprimere un giudizio sul loro lavoro? Ma perchè dovete sempre attribuirmi frasi e affermazioni che non ho mai detto? Ho come tutti pareri positivi e negativi sui cantanti, la Pausini-Celentano-Amoroso e via dicendo non mi piacciono, sono libero di dirlo oppure per forza deve essere letto nell'ottica di Mina? Guarda un po' non sento solo Lei, nell'ipod ho di tutto. Da Sia, che adoro, all'ultima Lana del Rey (bravissima), da Adele a Elisa (quella dei primi dischi, ora mi sembra arenata su posizioni molto meno intriganti).
A chi starei dando della mezza calzetta?
Boh..

Fare marchette

Caro Simone, lo so che tu sei molto giovane. Vorrei solo evidenziare che il termine “fare marchette” veniva usato per indicare un gettone che il cliente di una casa di tolleranza ritirava alla cassa pagando in anticipo la prestazione, e che successivamente lasciava alla prostituta con la quale s'intratteneva.
Questo successivamente consentiva a detta prostituta di riscuotere il compenso che le spettava.
Il termine è sempre stato riferito all'ambito della prostituzione.
E’ stato disinvoltamente utilizzato nel blog dove scrivi e dove non ti ho mai visto invocare interventi censori da parte di Tizio o Caio.
Pertanto, tu automaticamente hai qualificato gli altri artisti, che per presentare il loro lavoro vanno in televisione, come gente che fa “marchette”.

Salvo abbagli io non ho visto tuoi scritti copia-incollati e postati qui. Non mi sembra nemmeno di aver letto: “Simone” o “Minafan” si è espresso così o cosà”.
Hai un certo modo di vedere le cose, condiviso da certuni, che cozza contro il modo diametralmente opposto che hanno altri. Ma mi sembra che nessuno abbia fatto espressamente il tuo nome. Sei arrivato, sei intervenuto, hai avuto tutto lo spazio per replicare, pertanto, confermando la tua impressione di non essere persona bellicosa, ti inviterei cordialmente a chiuderla qui.

Come ultimissime considerazioni potrei aggiungere solo che evidentemente a Paolo Limiti non è bastato lo zuccherino ammannito per tacitarlo con "Questa canzone", tentando di comporre una spiacevole querelle nata dopo la messa in onda di
"Minissima". Sulle pagine di Sorrisi e Canzoni aveva riferito chiaramente di una telefonata di insulti irripetibili con cui l'aveva ripagato Massimiliano Pani per la trasmissione "Minissima". Ascoltata dai suoi collaboratori, in quanto era a viva voce.

Nei giorni in cui c’era la caccia agli autori di “Questa canzone” era stato ospite di Geppi Cucciari al G-Day e alla domanda specifica della conduttrice non aveva dato alcuna risposta.

Recentemente in una trasmissione del sabato pomeriggio si è espresso negativamente per Mina e per quel suo articolo sulla Stampa del marzo 2010 in cui Mina diceva di essere sopravvissuta alla propria autopsia.
Anziché parlare della rinata (favorita dal caso o il caso è stato aiutato?) collaborazione, ha rincarato la dose, dicendo che se uno non vuole apparire ci sono ottomila mestieri che garantiscono l’anonimato: dalla commessa all’impiegata.

All’epoca Alberto, un frequentatore di questo forum era intervenuto in questi termini:

“I fans, al pari dei clienti di un negoziante, non possono disturbare. O meglio, se i clienti disturbano, non si sta al pubblico.

Nessuno obbliga a pubblicare dischi o altro. Chi vuole il silenzio, deve essere il primo a tacere. Ma, ciò nonostante, continui a scrivere e pubblicare, godendo, giustamente, dei benefici, ma insofferente agli oneri.

Ho letto di Massimiliano che dice della tua superiorità rispetto al denaro ecc.. In verità anch'io lo sono. Ma lo sono diventato da quando ho molto più di ciò che mi serve.

Diverso è per i poveri cristi che non arrivano alla fine del mese e che quotidianamente, a differenza di te e di me, devono sporcarsi le mani ed altro per portare a casa un pezzo di pane.

Loro sì che saprebbero dire grazie.

Resta la grandezza di un'artista che parte del pubblico, le malignità, hanno fatto forse soffrire, ma alla quale il successo sembra conferire una sciocca preziosità che ci fa capire come tutti siamo fragili e come l'arte poco abbia a che fare con le nostre spigolosità, la nostra immensa piccolezza, come, in fondo, il successo, prima o poi dà, a chiunque, alla testa”.

Detto questo, non saprei che altro aggiungere.

Re: Fare marchette

E' capitato spesso e ricapiterà che i miei scritti vengano copiati-incollati e citati in modo errato:

"Per cui chi strombazza ai quattro venti (sempre nel blog) che questo disco stia andando come "Caramella" (e ripeto, già sarebbe un risultato deludente) mente sapendo di mentire: va molto peggio.."

Questo è il messaggio riportato da Gabriele Firenze inerente un mio intervento nel blog di qualche giorno fa in cima a questa discussione. Qui non è libera opinione, quello che afferma lui è che io sarei un bugiardo e che sparo cavolate.
Comunque, dato che anche tu rispondi parlando di Limiti (quindi spingendomi implicitamente a replicare) e allo stesso tempo invitandomi a chiuderla qui, vi lascio alle vostre dissertazioni pacate, obiettive, scevre da ogni risentimento e astio (sì, sì come no!).
L'errore più grande è nuovamente il mio, visto e considerato che avrei dovuto lasciare nuovamente correre. Imparerò anche da questo.
A mai più risentirci.

Se ti fa piacere andare avanti con i paraocchi, accomodati

Caro Simone, partire dal presupposto che Mina è sempre e comunque come la moglie di Cesare, che non ha armi per difendersi e replicare, e che gli altri sì, i disonesti, che hanno mangiato sulle sue spalle, ora hanno l’ardire di sputare nel piatto dove hanno mangiato, non mi sembra sia indice di apertura mentale.
Non mi sembra sia voler ascoltare anche le ragioni dell’altro. Ritengo che Limiti facendo certe affermazioni, senza essere smentito, una volta per tutte abbia dato la dimostrazione di non essere l’autore dimenticato, che parla per risentimento o astio, ma qualora Mina lo chiamasse accorrerebbe come un cagnolino.
Puoi constatare da te che se ora Mina o chi la rappresenta tendono la mano per voler ricucire, lui non è più disponibile.
Può cantare “Questa canzone” e anche “Quell’altra canzone” che a lui non può importare di meno.
Penso che con “risentimento e astio” tu ti riferissi a lui e non a me, in quanto io mi sono limitato unicamente a riportare i fatti.

Una volta espresso il mio parere sull’album, di cui un paio di canzoni mi sembrano buone, anche se non brani che passeranno alla storia, io ritenevo il discorso chiuso. Mi ero soffermato su valutazioni mie personali sulla voce, trovandola molto buona in certi punti e piuttosto logorata in altre, avevo considerato il prezzo eccessivo della confezione Deluxe e per me non c’era altro da aggiungere. Non c’era il desiderio di imbarcarmi in polemiche senza fine.

Per quanto riguarda quel passo: “"Per cui chi strombazza ai quattro venti (sempre nel blog) che questo disco stia andando come "Caramella" (e ripeto, già sarebbe un risultato deludente) mente sapendo di mentire: va molto peggio..." può essere come dici tu che il preso di mira fossi tu. Anzi credo che sia sicuramente così, perché credo tu sia l’unica voce fuori dal coro. Generalmente sono piagnistei per come stanno andando le vendite del CD, ma si era levata una voce autorevole a dire che nelle classifiche discografiche, per l’importanza che possono avere, è sufficiente vedere chi occupa le prime posizioni e riflettere a quante marchette televisive (e daje! e poi sarei io quello che deve smorzare i toni accesi!) e notevoli investimenti in termini di promozione si nascondano dietro tali successi. E di come i risultati di Mina a costo promozione zero dopo oltre mezzo secolo di carriera, di cui trentatré anni di invisibilità, siano straordinari!

Pertanto se a lei basta così, di che stiamo a discutere ancora?

Ciao ciao!

P.S. - Puoi fare a meno di restare aggrappato alla tenda - che fa tanto cinema muto - con sotto la didascalia "A mai più risentirci".