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Laura Pausini: «Il mio Inedito racconto privato»

Un album ispirato al mondo sentimentale della popstar, pronta per un tour mondiale in cento tappe

di Antonella Galli



Laura torna, e non da sola. Inedito, il suo undicesimo album, debutta in tutto il mondo l'11/11/11 (e la cabala sia con noi). Da due anni non la si vedeva, ed eccola con un album carico di promesse e in buona compagnia. Come quella di Ivano Fossati, che da buon mago della musica, apre l'estensione vocale di Laura a toni bassi e alti a cui non eravamo abituati (e che guadagno!). E c'è Gianna Nannini, che duetta con la cantautrice romagnola nel brano rock che dà il titolo all'album. Ci sono Nick Ingman (che ha firmato la colonna sonora del Discorso del re e di Billy Eliott) con la Royal Philarmonic Orchestra, e Marco Balich alla regia del tour mondiale di Inedito, che partirà a dicembre da Milano.

Eccola, quindi, la Laura di sempre, ma carica di voglia di raccontarsi e in compagni di artisti e performers di grandissimo livello. Milano ha visto con un flash-mob in piazza Duomo, il lancio mondiale dell'album, presentato anche nella versione in spagnolo, e che era stato anticipato dal singolo Benvenuto; il prossimo 22 dicembre da Milano partirà, praticamente a ridosso dell'album, il tour mondiale che per un anno la porterà in giro per tutto il mondo, sui palchi più prestigiosi con uno spettacolo confezionato dai migliori professionisti del settore.
Grandi novità, quindi, per Laura. Che però si presenta con la semplicità che l'ha sempre caratterizzata. «Io sono una ruspante – confessa - mi piace essere elegante, ma il mio stile è quello di una ragazza genuina».
Ragazza, però, non lo è più: è una professionista matura, che negli ultimi due anni di ritiro, presso la casa di famiglia, ha compiuto un percorso di ritorno alle origini, di riscoperta delle cose semplici (come fare la spesa, fare colazione con la mamma e uscire a cena con i compagni di classe), e delle persone care. «A diciotto anni me ne sono andata, e non mi sono più fermata; avevo bisogno di riscoprire le mie origini, di silenzio e di una calma che non conoscevo». Che hanno il volto e la voce della mamma, della sorella Silvia (che duetta con Laura nel brano Nel primo sguardo), degli amici, qualcuno nuovo, qualcuno vecchio.

Così Laura crea un sound caldissimo, che sembra sgorgare direttamente dal cuore, per un album che è una raccolta di ballate punteggiata qua e là da brani ritmati, tutto in puro stile Pausini. Perché, confessa, «non c'è bisogno di cambiare per evolversi». La musica l'ha accompagnata in questo lungo lavoro di ricerca, selezione e registrazione: «Ho esaminato 256 canzoni, di cui ne ho provinate 74. Ho lavorato con nuovi produttori, come Corrado Rustici, che ha saputo valorizzare la mia vena rock. Alla fine ho scelto io i brani che compongono l'album. Se sbaglierò, sarà solo mia responsabilità. Ma ho pensato che non devo avere paura del giudizio dei critici». Anche perché il pubblico la ama sempre più, come hanno dimostrato le duecentomila copie prenotate dell'album.

Inedito è un fiume di musica che scorre senza intoppi, a volte più in superficie, a volte in profondità. I punti di massima intensità Laura li raggiunge nel tandem con Ivano Fossati, che per lei ha scritto "Troppo tempo", una meditazione sul modo che hanno le donne di intendere l'amore. A questo proposito Laura è di disarmante semplicità: «Per me sarà sempre un onore pensare che un grande come Ivano Fossati ha pensato a me scrivendo una canzone. Quando l'abbiamo registrata, vedevo che stava in regia, ma che avrebbe avuto il desiderio di metterci del suo. Ho colto l'attimo e l'ho chiamato in sala mettendogli una chitarra in mano. L'assolo di chitarra elettrica è suo, e c'è anche la sua voce a duettare con la mia. So che smetterà di cantare, ma non di comporre. E voglio dirgli che io sono a sua disposizione per qualsiasi cosa, anche per un coro».
Un'altra novità assoluta per Laura è il team che la affianca nella realizzazione del tour mondiale. A cominciare da Marco Balich, direttore creativo e produttore esecutivo di grandi eventi e cerimonie (indimenticabile quella dei Giochi olimpici invernali di Torino del 2006). Balich, fresco di nomina come produttore esecutivo delle cerimonie olimpiche di Brasile 2016 (prima volta per un italiano), dichiara il suo entusiasmo per la nuova avventura con Laura Pausini: «È il mio debutto come regista di uno spettacolo musicale, e intendiamo realizzarlo ai massimi livelli. Laura è molto presente nelle scelte, e vogliamo mettere in piedi un tour che lasci un segno nella storia della musica».

Grandi ambizioni, quindi (e meno male che qualcuno ancora le ha!), supportate da una serissima esperienza e da collaboratori come Mark Fisher, architetto e stage designer che ha progettato spettacoli per Pink Floyd, U2, Rolling Stone, e come Patrick Woodroffe, lighting designer dello spettacolo con collaborazioni che spaziano dalla classica al balletto, dalla Formula Uno al rock (Abba, AC/DC, Bob Dylan). Ogni brano avrà un suo effetto speciale, una storia scenica (su cui le bocche sono ancora cucite). E si può giurare, viste le premesse, che lascerà a bocca aperta i fortunati che vi assisteranno. Per la prima volta, saranno in scena anche sei ballerini con le coreografie del celebre Nikos Lagousakos. L'arte farà spettacolo, per incoronare la voce e il mondo sonoro di Laura. Una vera popstar tutta italiana, che non nasconde di amare la mamma, la sua famiglia e i sentimenti più semplici. Da manuale.

http://www.luxury24.ilsole24ore.com/PeopleParties/2011/11/intervista-laura-pausini_1.php